• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05844 la Sardegna è la regione in Italia che paga maggiormente il prezzo dell'isolamento non solo per la sua condizione geografica ma anche per un sistema di trasporto aereo che costringe i residenti...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05844presentato daMURA Rominatesto diGiovedì 18 giugno 2015, seduta n. 445

MURA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
la Sardegna è la regione in Italia che paga maggiormente il prezzo dell'isolamento non solo per la sua condizione geografica ma anche per un sistema di trasporto aereo che costringe i residenti a recarsi negli scali della penisola – diversi da Roma e Milano le cui tratte sono coperte dalle tariffe in continuità territoriale 1 (CT1) – con elevati costi economici e sociali;
occorre uno sforzo per superare, come richiamato nelle mozioni approvate dai due rami del Parlamento, e da ultimo dal Consiglio regionale della Sardegna, gli svantaggi derivanti dall'insularità attraverso un modello di continuità aerea che sia molto più ampia di quella attuale;
il mancato avvio della cosiddetta continuità territoriale 2 (CT2) — che copre le tratte tra la Sardegna e le città diverse da Roma e Milano — costringe i viaggiatori sardi a recarsi a Torino, Verona, Bologna, Napoli e Palermo con le compagnie low cost che, affidandosi alle logiche del libero mercato, non sono sottoposte a nessun obbligo di garanzia dei voli e di tariffe calmierate;
senza un accordo tra le istituzioni, anche nazionali, e le compagnie aeree, i disagi per i passeggeri sardi sono destinati ad aumentare, con la prevedibile cancellazione di alcune rotte, la diminuzione della frequenza dei voli e il conseguente incremento delle tariffe;
la Francia, per garantire la continuità territoriale aerea e marittima della Corsica (poco più di 350 mila abitanti) investe quasi 130 milioni di euro l'anno. La Sardegna, che ha quattro volte gli abitanti della Corsica, per la continuità aerea ne spende, totalmente a carico del proprio bilancio, meno di 50;
occorre quindi garantire il diritto alla mobilità dei sardi tutto l'anno, con tariffe agevolate da e per le più importanti città della penisola, senza al contempo penalizzare gli utenti non residenti;
un sistema agevolato di tariffe per i non residenti, soprattutto nei periodi di bassa stagione, è infatti considerato un fattore capace di far crescere il turismo nell'isola e aiutare l'economia regionale;
un modello misto che assicuri la mobilità e insieme lo sviluppo turistico deve quindi necessariamente prevedere sia la CT1 sia la CT2, con lo scopo di consentire ai sardi di viaggiare in piena libertà (anche per ragioni di lavoro e salute) e incentivare l'arrivo di turisti che possono consentire alle imprese locali di poter offrire prodotti e servizi a un mercato più ampio di quello attuale;
quali iniziative intenda assumere per assicurare ai sardi il diritto alla mobilità che l'attuale regime di continuità territoriale limita fortemente;
se non ritenga opportuno convocare un tavolo con la regione Autonoma della Sardegna, i vettori aerei e le parti sociali per la definizione di un modello di continuità territoriale, che consenta a tutti – sardi e non – di viaggiare a costi sostenibili tutto l'anno, assicurando la mobilità da un lato e lo sviluppo turistico dall'altro, un sistema di continuità, che al pari di quello che la Francia assicura alla Corsica, possa contare su un importante apporto finanziario da parte dello Stato;
quali iniziative intenda assumere affinché le rotte dalla Sardegna verso importanti città come Torino, Verona, Bologna, Napoli e Palermo siano coperte da tariffe agevolate attraverso un modello di continuità territoriale che oggi è assicurato solo per le città di Roma e Milano. (5-05844)