• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
S.2/00281 PADUA, CIRINNA', CUCCA, FASIOLO, FAVERO, GIACOBBE, LUCHERINI, MINEO, PAGLIARI, PEZZOPANE, RICCHIUTI, SILVESTRO, SOLLO - Al Ministro dell'interno - Premesso che: nel corso del 2014 sono...



Atto Senato

Interpellanza 2-00281 presentata da VENERA PADUA
martedì 23 giugno 2015, seduta n.470

PADUA, CIRINNA', CUCCA, FASIOLO, FAVERO, GIACOBBE, LUCHERINI, MINEO, PAGLIARI, PEZZOPANE, RICCHIUTI, SILVESTRO, SOLLO - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

nel corso del 2014 sono sbarcate sulle coste dell'Italia meridionale circa 170.000 persone e nei primi 2 mesi dell'anno in corso il ritmo è cresciuto del 43 per cento in relazione ai dati del primo bimestre 2014 (7.882 a fronte di 5.506, nel 2013 erano stati 449);

gli stranieri presenti nelle strutture d'accoglienza nel mese di febbraio 2015 erano 67.128 con presenze più numerose in Sicilia (circa 14.000 persone, ovvero il 21 per cento del totale nazionale) e nel mese di maggio si è arrivati ad un totale di 73.883 con oltre 16.000 migranti sull'isola (22 per cento del totale nazionale); in via generale, l'andamento degli arrivi di migranti sulle coste italiane ha fatto registrare 62.692 arrivi nel 2011, 13.267 nel 2012, 42.925 nel 2013 e 170.100 nel 2014;

da un punto di vista sovranazionale, anche come hanno riportato funzionari dell'alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, auditi dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani vigenti in Italia e nella realtà internazionale, nel 2014 sono arrivati in Europa circa 220.000 rifugiati e migranti rispetto ai 63.000 dell'anno precedente; inoltre, durante i primi 4 mesi del 2015, è stato riferito l'arrivo di circa 46.000 persone, segnando una crescita pari al 25 per cento rispetto al 2014;

l'articolo 1, comma 319, della legge n. 147 del 2013, ha stabilito che, "Al fine di fronteggiare la grave situazione socio-economica nell'isola di Lampedusa, determinatasi a seguito dell'eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Mediterraneo, e rafforzarne la dotazione di infrastrutture, finalizzata ad una maggiore efficienza dei servizi", il Comitato interministeriale per la programmazione economica assegnasse al Comune di Lampedusa e Linosa 20 milioni di euro per il triennio 2014-2016 (a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020), previa presentazione, entro il 31 marzo 2014, di un piano di interventi, da sottoporre in seguito all'approvazione del CIPE stesso, di miglioramento dell'efficienza della rete idrica, di riqualificazione urbanistica e di potenziamento e ammodernamento dell'edilizia scolastica;

in data 29 aprile 2015 il CIPE ha approvato il piano di interventi presentato dal Comune di Lampedusa e Linosa, conferendo, quindi, la somma assegnata dalla legge di stabilità per il 2014; il piano, in particolare, prevede la destinazione di 5,8 milioni di euro alla rete idrica e fognaria, 7,9 milioni di euro per la riqualificazione urbana e territoriale, 5,7 milioni per l'ammodernamento dell'edilizia scolastica e delle dotazioni urbane per attività civiche e 550.000 euro per l'assistenza tecnica;

nel corso degli ultimi 3 anni il Governo ha stanziato molte risorse per fronteggiare l'emergenza immigrazione; nel 2013, ad esempio, ha introdotto alcune disposizioni d'urgenza al riguardo con il decreto-legge n. 120 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 137 del 2013, recante misure di riequilibrio della finanza pubblica e in materia di immigrazione, che ha previsto, all'articolo 1, un incremento di 20 milioni di euro per l'anno 2013 del Fondo nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati ed ha istituito, presso il Ministero dell'interno, uno specifico fondo per far fronte ai problemi indotti dal fenomeno dell'immigrazione, con una dotazione di 190 milioni di euro per il 2013 (inoltre è stata prevista la possibilità di utilizzare le somme dei fondi non utilizzate nell'esercizio in corso nell'anno seguente);

altre risorse sono state stanziate dalla legge di stabilità per il 2014 (legge n. 190 del 2014) così come dal decreto-legge n. 119 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 146 del 2014. In particolare quest'ultimo ha incrementato per il 2014 di 50,8 milioni di euro il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo ed ha creato un nuovo fondo per fronteggiare l'eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale, destinandovi 62,7 milioni di euro per il 2014 (art. 6). Infine, tra le altre misure, anche la legge di stabilità per il 2015 ha incrementato di 187,5 milioni di euro lo stesso fondo (art. 1, comma 179);

considerato che:

tra le misure, l'intervento di sostegno ad hoc in favore del Comune di Lampedusa e Linosa è sicuramente apprezzabile nei suoi intenti, visti anche i momenti veramente drammatici vissuti dall'amministrazione e della popolazione isolana; tuttavia la situazione attuale degli sbarchi dei migranti, ovvero quella relativa all'anno in corso e a quello precedente, pone di fronte a situazioni emergenziali altrettanto complesse e meritevoli di una tutela adeguata in altrettante zone del Paese;

ad esempio, come ha riferito il 5 maggio 2015 presso la 1a Commissione permanente (Affari costituzionali) del Senato il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, nell'ambito del ciclo di audizioni svolto sui temi dell'immigrazione, nella sola cittadina sicula si sono registrati nel 2014 quasi 30.000 arrivi (a fronte di un comune con neanche 20.000 abitanti) mentre, solo all'inizio del 2015, sono arrivati circa 3.500 migranti nel centro di prima accoglienza (CPSA), collaudato per l'accoglienza di circa 180 persone (essendo poi tale numero sempre abbondantemente superato si è costretti a mettere materassi ai fini dell'accoglienza);

inoltre al CPSA di Pozzallo (i centri di primo soccorso ed assistenza sono strutture localizzate in vicinanza dei luoghi di sbarco destinate all'accoglienza degli immigrati per 24-48 ore) vi sono solamente 3 assistenti sociali e si è in grande difficoltà nella gestione dei minori non accompagnati, giunti nel 2014 nel numero di circa 1.100; altre questioni "aperte" poi, in termini prettamente economici, riguardano, ad esempio, il vestiario dei migranti che, smaltito come rifiuto speciale, ha un costo elevato per l'amministrazione, o il processo di smaltimento dei rifiuti solidi urbani del centro di accoglienza, sempre a carico del Comune per circa 4 milioni di euro annui;

nel 2014 Pozzallo è divenuto a tal punto il porto simbolo degli sbarchi dei migranti, giunti in numeri eccezionali, che Cisl, Uil e Cgil hanno deciso di celebrare ivi la giornata del 1° maggio;

altra questione che preme rimarcare è che l'accoglienza e la solidarietà dimostrata finora rischiano seriamente di far passare in secondo piano una questione assolutamente cruciale, come quella del turismo, che è questione essenziale per l'economia cittadina; non è una casualità, infatti, che la registrazione di un calo di presenze non indifferente sia avvenuta a seguito della diffusa opinione circa la presenza dei migranti per le strade di Pozzallo;

per fronteggiare in modo più adeguato questa continua emergenza è stato recentemente proposto un piano dalla Commissione europea, sul tavolo dei lavori del Consiglio europeo del 25-26 giugno 2015, che ha proposto una redistribuzione dei migranti in Europa; tuttavia quest'ultima riguarderà solo i nuovi arrivi e sarà limitata, come riportano numerose fonti di stampa, sia nel numero che in relazione alla nazionalità degli immigrati;

la Commissione ha anche chiesto all'Italia di provvedere all'adempimento di nuove procedure per l'identificazione tramite l'entrata in funzione di centri di smistamento, hotspot, in cui le autorità italiane dovranno collaborare con rappresentanti di Europol, Easo e Frontex; i centri (con capienza di 300-400 posti) sarebbero in via di predisposizione vicino ai luoghi di sbarco, ovvero Lampedusa, Pozzallo, Augusta, Porto Empedocle e Taranto (ovvero in 4 centri siciliani e uno pugliese);

i finanziamenti europei, come si apprende ancora da fonti di stampa, sarebbero di circa 60 milioni di euro per le ricollocazioni e di 50 per l'assistenza,

si chiede di sapere:

come il Ministro in indirizzo intenda assicurare un'adeguata efficienza e funzionalità di tali centri di smistamento nelle località suddette qualora la disponibilità economica delle risorse europee non fosse sufficiente, al fine di non gravare di ulteriori costi o oneri aggiuntivi Comuni già in difficoltà e che si stanno distinguendo per un impegno costante nell'accoglienza;

se non ritenga opportuno intervenire, per le proprie competenze, al fine di destinare adeguate risorse a favore di quei Comuni che si sono distinti nell'ambito dell'accoglienza dei migranti nel corso del 2014 come, ad esempio, Pozzallo;

se non ritenga altresì opportuno promuovere, di concerto con la Regione Siciliana, specifiche campagne mediatiche volte al rilancio dell'immagine turistica di Pozzallo e di quei comuni che, a fronte di una localizzazione geografica per cui il turismo è elemento di primaria importanza, scontano gravi ricadute negative, soprattutto in termini economici, derivanti dal fenomeno dell'immigrazione.

(2-00281)