• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02002 PANIZZA, LANIECE, ZIN - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che: la politica agricola comune (PAC) rappresenta l'insieme delle regole che l'Unione...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02002 presentata da FRANCO PANIZZA
martedì 23 giugno 2015, seduta n.470

PANIZZA, LANIECE, ZIN - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che:

la politica agricola comune (PAC) rappresenta l'insieme delle regole che l'Unione europea, fin dalla sua nascita, ha inteso darsi riconoscendo la centralità del comparto agricolo per uno sviluppo equo e stabile dei Paesi membri;

ai sensi dell'articolo 39 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la PAC persegue gli obiettivi di incrementare la produttività dell'agricoltura, di assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola, stabilizzare i mercati, garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori;

il 12 ottobre 2011 la Commissione europea ha adottato una serie di proposte legislative per la riforma della PAC valida per il periodo 2014-2020;

la nuova PAC si propone 3 obiettivi strategici, attraverso la semplificazione delle pratiche di accesso agli aiuti messi in campo dalla politica agricola: una produzione alimentare sostenibile, attraverso l'aumento della competitività del settore agricolo e la redditività delle produzioni; una gestione sostenibile delle risorse, per garantire la produzione di beni pubblici e il contrasto agli effetti del cambiamento climatico; uno sviluppo territoriale equilibrato, per valorizzare la differenziazione delle agricolture e delle aree rurali;

le proposte legislative presentate dalla Commissione il 12 ottobre 2011 costituiscono un insieme molto corposo di documenti, per un totale di 780 pagine, comprendente ben 7 regolamenti che hanno l'ambizione di disegnare la nuova PAC per una durata di ben 7 anni, a partire dal 1° gennaio 2014. Più precisamente, i 7 testi giuridici riguardano i seguenti aspetti: 1) pagamenti diretti: proposta di regolamento che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell'ambito della politica agricola comune. Sostituisce l'attuale regolamento (CE) n. 73/2009 e detta le norme per tutti i pagamenti accoppiati e disaccoppiati della PAC; 2) OCM unica: proposta di regolamento che stabilisce un'organizzazione Comune di mercato dei prodotti agricoli (OCM unica) che sostituisce l'attuale regolamento (CE) n. 1234/2007; 3) sviluppo rurale: proposta di regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo per lo sviluppo rurale (Feasr); sostituisce l'attuale regolmento (CE) n. 1698/2005, definendo gli interventi del secondo pilastro della PAC e le regole per la programmazione e gestione dei programmi di sviluppo rurale; 4) regolamento orizzontale: proposta di regolamento su finanziamento, gestione e monitoraggio della politica agricola comune; sostituisce l'attuale regolamento (CE) n. 1290/2005 stabilendo le norme per il funzionamento dei due fondi agricoli: il Feaga e il Feasr; 5) alcune misure di mercato: proposta di regolamento che determina le misure sulla fissazione di alcuni aiuti e rimborsi relativi all'OCM dei prodotti agricoli; 6) regolamento transitorio per il 2013: proposta di regolamento che modifica il regolamento del Consiglio (CE) n. 73/2009 relativamente all'applicazione dei pagamenti diretti agli agricoltori (misure transitorie) rispetto all'anno 2013; 7) trasferimento dei vigneti: proposta di regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) relativamente al regime di pagamento unico e al sostegno ai viticoltori;

il pacchetto legislativo consta dunque dei seguenti regolamenti di base: regolamento (UE) n. 1307/2013 recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune; regolamento (UE) n. 1308/2013 recante OCM dei prodotti agricoli; regolamento (UE) n. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale; regolamento (UE) n. 1306/2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della PAC; regolamento (UE) n. 1370/2013 recante misure per la fissazione di determinati aiuti e restituzioni connessi all'organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli; regolamento (UE) n. 1028/2012 che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007 in ordine al regime di pagamento unico e al sostegno ai viticoltori;

i ritardi nel negoziato hanno comportato il rinvio al 2015 (anziché a partire dal 2014) dell'entrata in vigore del regolamento sui pagamenti diretti agli agricoltori e di talune misure previste dal regolamento OCM Unica e, contestualmente, la necessità di prevedere un regolamento transitorio (n. 1310/2013) per garantire la prosecuzione degli aiuti anche per il 2014;

l'approvazione del Parlamento europeo sul QFP 2014-2020, ai sensi dell'art. 312 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, avvenuta il 19 novembre 2013 a seguito di un'intesa politica con il Consiglio, ha quindi consentito di sbloccare il successivo voto sui regolamenti di riforma della PAC;

considerato che:

con il decreto legislativo n. 165 del 1999 è stata istituita l'AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) per lo svolgimento delle funzioni di organismo di coordinamento e di organismo pagatore. L'AGEA, quale organismo di coordinamento, è, tra l'altro, incaricata di verificare la coerenza dell'attività degli organismi pagatori rispetto alle linee-guida comunitarie, nonché di promuovere l'applicazione armonizzata della normativa comunitaria e delle relative procedure di autorizzazione, erogazione e contabilizzazione degli aiuti comunitari da parte degli organismi pagatori, monitorando le relative attività;

in particolare, in attuazione dell'articolo 72, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1306/2013, gli organismi pagatori territorialmente competenti rendono disponibile al beneficiario o al suo delegato la domanda precompilata, basata sull'anagrafe e sul fascicolo aziendale, contenente le informazioni necessarie per consentirgli di presentare una domanda di aiuto o di pagamento corretta;

la domanda è precompilata in base al fascicolo aziendale, con particolare riferimento alle informazioni già a disposizione dell'amministrazione necessarie a determinare l'ammissibilità all'aiuto;

tenuto conto che:

i testi dei regolamenti legislativi demandano agli Stati membri una lunga serie di scelte che dovranno essere effettuate per l'applicazione della riforma;

la PAC 2014-2020 risulta essere la più complicata di sempre poiché la sua applicazione richiede una quantità considerevole di decreti applicativi;

per ogni giorno di ritardo nella presentazione da parte degli agricoltori della domanda unica di pagamento, i regolamenti prevedono una decurtazione del premio nella misura dell'1 per cento e del 3 per cento sulla richiesta di assegnazione di nuovi diritti all'aiuto;

per evitare la perdita di risorse a carico dell'agricoltura italiana si sta ora lavorando al fine di ottenere da Bruxelles un'ulteriore concessione di proroga, dopo lo spostamento della scadenza per la presentazione delle domande dal 15 maggio al 15 giugno. Ovvero la deroga al 10 luglio dell'applicazione delle penalizzazioni;

non si può non provare amarezza nel constatare il continuo affanno dell'Italia nella gestione delle risorse comunitarie soprattutto per ciò che concerne un settore importante per il Paese qual è l'agricoltura;

a oggi i programmi di sviluppo rurale 2014-2020 approvati sono solo 5; per contro alcune Regioni hanno visto respinto il loro piano, tornato al mittente con una "valanga" di osservazioni: più di 600, ad esempio, per Puglia e Basilicata. Realisticamente l'erogazione delle risorse legate ai PSR inizierà solamente a partire dalla seconda metà del 2016 e addirittura nel 2017 per le Regioni meno virtuose. Molte delle quali devono ancora spendere parte consistente del budget dello scorso programma 2007-2013: circa il 25 per cento la Basilicata e il 24 per cento l'Abruzzo;

in futuro i PSR saranno certamente più complicati e probabilmente più dotati di risorse, in virtù del progressivo spostamento dal primo al secondo pilastro della PAC,

si chiede di sapere:

quante domande PAC siano state raccolte dall'AGEA alla data del 15 giugno 2014;

quanti fascicoli aziendali gestisca l'AGEA e quante fossero le domande previste;

delle domande PAC presentate, quante siano state presentate in forma semplificata;

quante domande abbiano raccolto in maniera ordinaria e semplificata gli organismi pagatori delle Regioni e delle Province autonome;

se le circolari sulle domande semplificate di AGEA coordinamento e AGEA pagatore siano state emanate in accordo con il Ministero;

quando verranno fissati i titoli;

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno istituire un tavolo permanente per risolvere nodi cruciali, come i ritardi e l'inefficienza della spesa delle risorse PAC da parte di alcune Regioni e l'inadeguatezza dell'istituzione Conferenza Stato-Regioni.

(3-02002)