• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02006 DONNO, BERTOROTTA, CAPPELLETTI, MORRA, MORONESE, CRIMI, PAGLINI, SANTANGELO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico - Premesso che: il gruppo...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02006 presentata da DANIELA DONNO
martedì 23 giugno 2015, seduta n.470

DONNO, BERTOROTTA, CAPPELLETTI, MORRA, MORONESE, CRIMI, PAGLINI, SANTANGELO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico - Premesso che:

il gruppo Teleperformance, presente in 62 Paesi, si occupa di offrire servizi di contact center, telemarketing ecall center attraverso 230 contact center e l'impiego di oltre 175.000 risorse. Nel territorio nazionale l'azienda ha 3 contact center con sede a Roma, Fiumicino e Taranto per un totale di 2.290 dipendenti e 950 collaboratori. Come emerge dal documento presentato dai rappresentanti di Teleperformance Italia, auditi in data 22 luglio 2014 durante lo svolgimento di un'indagine conoscitiva, presso la Camera dei deputati, sui rapporti di lavoro presso i call center presenti sul territorio italiano, si enumerano 2.310 postazioni, di cui 1.750 a Taranto, 430 a Fiumicino e 130 a Roma. Sotto il profilo occupazionale, inoltre, l'azienda dichiara di essere il secondo datore di lavoro nella provincia di Taranto;

nonostante l'azienda abbia dichiarato, a fine 2010, ricavi globali pari a 72 milioni di euro, a partire proprio dallo stesso anno le perdite di fatturato per le sedi italiane hanno determinato il ricorso agli ammortizzatori sociali nonché la chiusura della sede di Roma. All'uopo, in data 23 ottobre 2012, Teleperformance apriva una procedura di licenziamenti collettivi per 785 dipendenti, 164 nella sede di Fiumicino e 621 a Taranto;

in data 11 gennaio 2013 Teleperformance Italia dichiarava di aver raggiunto un accordo con le rappresentanze sindacali per il superamento della vertenza riguardante le sedi di Fiumicino Parco Leonardo e di Taranto. L'accordo, nello specifico, prevedeva «nuovamente il ricorso alla Cig in deroga per una durata di sei mesi per 525 lavoratori nella sede di Taranto e di tre mesi per 110 lavoratori nella sede di Fiumicino». Venivano inoltre previsti incentivi per lavoratori che avessero voluto avvalersi della collocazione in mobilità;

l'azienda francese dei call center, dal 2008 a oggi, ha goduto dei benefici previsti dalla legge per la stabilizzazione dei lavoratori. Tra questi la fruizione di circa 36 mesi di ammortizzatori sociali in deroga, dopo la sottoscrizione di un importante accordo sindacale che ha permesso all'azienda di abbattere del 12 per cento il costo del lavoro, consentendole un innegabile vantaggio competitivo nel settore. L'incentivo è riconosciuto nel limite massimo di 8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016;

il 2 luglio 2014 la dirigenza di Teleperformance annunciava, nel corso di una conferenza stampa aziendale, la possibile chiusura della sede di Taranto a vantaggio diretto di una filiale in Albania. Le motivazioni proposte, non convincenti, sarebbero da imputarsi, tra le altre, al rilevante ammontare dei costi del personale e alla supposta elevata incidenza dell'assenteismo dei lavoratori;

da fonti di stampa del 3 giugno 2015 (si veda, online, "Tarantobuonasera"), veniva reso noto che «Teleperformance Italia in previsione della scadenza dell'accordo sindacale previsto il prossimo 30 giugno 2015 ha incontrato nuovamente presso la sede dell'Unione Industriali del Lazio le rappresentanze sindacali», incontro in cui veniva confermata la necessità di realizzare un percorso di sostenibilità e rilancio della filiale italiana;

con un comunicato del 10 giugno 2015 Teleperformance Italia rendeva noto quanto segue: «Teleperformance Italia (In & Out SpA) ha ufficializzato l'avvio del processo di "societarizzazione" che, se confermato secondo i tempi tecnici di tale procedura, vedrà la creazione di due differenti realtà: una newco che gestirà le commesse "Corporate", frutto di accordi commerciali del Gruppo a livello mondiale, presso la sede di Fiumicino (Parco Leonardo - Roma)». Dall'altro lato, per la società In & Out SpA, in riferimento alle sedi di Roma e Taranto, veniva annunciata «la trasformazione degli attuali contratti ed il passaggio alle 20 ore settimanali»;

il 18 giugno 2015, secondo quanto diffuso dal "Corriere del Mezzogiorno", i sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Tlc proclamavano a partire dal 19 giugno fino al 26 giugno, «uno sciopero di due ore per ogni turno (le prime due o le ultime due a scelta dei lavoratori) nel call Center Teleperformance di Taranto»;

a parere degli interroganti, in vista dell'imminente scadenza dell'accordo sindacale siglato a gennaio 2013, prevista il 30 giugno 2015, urge un'immediata azione di tutela delle risorse umane che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro;

considerato che:

in data 10 febbraio 2015 veniva presentata un'interrogazione dalla prima firmataria del presente atto sul tema (4-03397), indirizzata ai Ministri in indirizzo al fine di accertare l'effettivo adempimento, da parte dell'azienda, degli obblighi normativamente previsti riguardo alla delocalizzazione nonché all'assunzione di urgenti iniziative per tutelare la stabilità lavorativa delle risorse umane di Teleperformance Italia;

ad oggi l'atto di sindacato ispettivo non ha ricevuto risposta,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;

quali urgenti iniziative intendano assumere al fine di tutelare la stabilità lavorativa delle risorse umane di Teleperformance Italia, con particolare attenzione alle sedi la cui attività è messa a rischio;

se non ritengano doveroso accertare l'effettivo adempimento, da parte dell'azienda, degli obblighi normativamente previsti riguardo alla delocalizzazione e, nel caso di mancata osservanza, provvedere, per quanto di competenza, all'assunzione di idonee determinazioni e sanzioni che, in ogni caso, non penalizzino la condizione dei lavoratori.

(3-02006)