• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05868 recenti articoli di stampa hanno riportato l'attenzione dell'opinione pubblica sull'annoso problema della circolazione sulle autostrade siciliane nei mesi estivi, perché ridotte sempre più a...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05868presentato daCURRÒ Tommasotesto diMartedì 23 giugno 2015, seduta n. 448

CURRÒ. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
recenti articoli di stampa hanno riportato l'attenzione dell'opinione pubblica sull'annoso problema della circolazione sulle autostrade siciliane nei mesi estivi, perché ridotte sempre più a cantieri perennemente aperti e quasi mai conclusi;
gli ultimi avvenimenti, in particolare il crollo di un viadotto, che ha di fatto «tagliato» l'intera regione, è solo l'atto conclusivo di una rete autostradale deteriorata al punto da doversi considerare obsoleta e non più idonea a sostenere i traffici moderni;
sulla autostrada Messina – Palermo, da oltre quarant'anni esiste il casello di Villafranca Tirrena che di fatto sovraccarica la parte iniziale della A20, già pesantemente intasata dal «restringimento» del viadotto Ritiro; al punto che il Consorzio autostrade siciliane ha chiesto ed ottenuto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la riduzione del pagamento del pedaggio autostradale nella tratta Messina centro sino al casello di Villafranca, del 50 per cento dell'ammontare dello stesso;
detta riduzione opera solo limitatamente ai possessori di Telepass, escludendo quindi coloro che utilizzano il pagamento con carta ed in contanti e solo per le fasce orarie dalle 21,00 alle 8,00 e dalle 14,00 alle 16,00 e solamente nei mesi di luglio ed agosto;
lo stesso CAS ha giustificato la summenzionata richiesta con la seguente motivazione: «necessità di decongestionare il più possibile la viabilità della tratta che ricade nel viadotto Ritiro distribuendo la circolazione in orari alternativi alle consuete ore di punta»;
il Consorzio autostrade siciliane incassa, dal pagamento del pedaggio dello svincolo di Villafranca, lungo soli 11 chilometri, mediamente la somma di 2.800.000,00 euro in un anno, a fronte del pagamento del ticket di 1,20 euro pari a circa 15 centesimi per chilometro, che per tale motivo, è da considerarsi tra i più costosi pedaggi autostradali italiani;
lo stesso Consorzio ha più volte affermato che il pagamento di detto pedaggio è vincolato e/o obbligato dalla concessione Ministeriale;
lo svincolo autostradale non possiede le caratteristiche tecniche previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti per essere definito tale, visto che detto era stato progettato in origine solo per i mezzi commerciali che si muovevano da e per la Pirelli di Villafranca, per evitare che utilizzassero lo svincolo di Rometta e intasassero la via Nazionale;
a maggior dimostrazione di quanto sopra detto, lo svincolo di Villafranca permette solo l'entrata e l'uscita da e per Messina, mentre non è possibile dirigersi verso Palermo; infatti detto svincolo è costituito semplicemente da due bretelle di collegamento non essendo stato né previsto né costruito il classico svincolo cosiddetto a «tromba»;
lo svincolo autostradale denominato Villafranca posto sulla A20 serve de facto le località di Orto Liuzzo, Rodia, Gesso, Tarantonio, San Saba, Piano Torre, Acqualadrone, Spartà e Mortelle e queste sono tutte frazioni del comune di Messina;
i cittadini messinesi utilizzano la tratta da Sud (Tremestieri) a Nord (Ponte Gallo) per raggiungere il centro della città e che per le tratte autostradali che si sviluppano all'interno dello stesso comune, come è quella segnata in oggetto, con raccordi, bretelle e tangenziali, non è dovuto alcun pedaggio:
dette frazioni, sono collegate tra loro e Messina centro solo tramite una strada statale con ridotte capacità di viabilità e per di più interessata a continui smottamenti e frane perché soggetta a gravi fenomeni di dissesto idrogeologico; ciò rende oltremodo difficile raggiungere il centro della città soprattutto nei mesi invernali;
gli abitanti delle summenzionate frazioni sono costretti ad utilizzare il tratto autostradale in questione al fine di recarsi quotidianamente a Messina centro per lavoro, per motivi di studio ed anche per motivi di salute al fine di raggiungere la struttura ospedaliera più vicina –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti e delle circostanze sopra esposti e se il pagamento del pedaggio dello svincolo attualmente denominato «Villafranca» sulla A20 rispetti o meno quanto previsto dalla normativa in materia;
se la misura di riduzione del pedaggio così come autorizzata sia idonea a garantire il perseguimento degli obiettivi di decongestionamento della tratta in questione. (5-05868)