• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00711 premesso che: il mercato europeo dei permessi di emissione (European Union Emissions Trading Scheme – EU-ETS) è stato creato per ridurre le emissioni europee di gas a effetto serra...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00711presentato daBIANCHI Stellatesto diMercoledì 24 giugno 2015, seduta n. 449

L'VIII Commissione,
premesso che:
il mercato europeo dei permessi di emissione (European Union Emissions Trading Scheme – EU-ETS) è stato creato per ridurre le emissioni europee di gas a effetto serra prevedendo un tetto massimo alle emissioni prodotte dai settori industriali più inquinanti;
in base al funzionamento del sistema EU-ETS una certa quantità di «permessi di emissione», ciascuno corrispondente ad una tonnellata di CO2 equivalente, viene distribuita ai principali emettitori, in alcuni casi gratuitamente in altri attraverso delle aste, che possono poi scambiarli con gli altri soggetti partecipanti al mercato;
sebbene, la quantità totale di emissioni consentite venga determinata da un'autorità esterna, per rispettare il vincolo ambientale, l'allocazione dei permessi viene invece determinata dal mercato, con una riduzione delle emissioni. Ogni impresa può scegliere se investire nella riduzione delle proprie emissioni adottando migliori tecnologie e vendendo sul mercato l'eccesso di permessi che rimane a sua disposizione, oppure comprare i permessi da altri operatori;
in questo modo le aziende più inquinanti acquistano più permessi pagando per l'inquinamento prodotto. Si auspica così la creazione di un sistema incentivante per le imprese che scelgono di investire nella riduzione delle proprie emissioni, adottando migliori tecnologie che possono poi vendere l'eccesso di permessi che rimane a disposizione;
nel tempo tuttavia si è creato uno squilibrio tra l'offerta e la domanda di permessi sul mercato che ha fatto scendere il prezzo del carbonio e spinto gli investitori ad evitare di investire in tecnologiche alternative e organizzative a basse emissioni di carbonio. Tale eccedenza ha portato ad un eccessivo ribasso del prezzo del carbonio che ha disincentivato gli investimenti in nuovi sistemi di produzione a basso impatto ambientale e che ha conseguentemente intaccato il ruolo dell'ETS nell'offrire una conveniente riduzione di gas serra a lungo termine;
l'attuale eccesso di offerta di permessi sul mercato, facendo scendere il prezzo del carbonio, ha indebolito il mercato EU-ETS nella sua ragion d'essere; questo drastico ridimensionamento del prezzo del carbonio ha avuto effetti negativi anche nel nostro Paese causando il ritardo nel riconoscimento dei crediti ai cosiddetti «nuovi entranti» e riducendo i cespiti provenienti dalle aste destinabili a finalità di contrasto ai cambiamenti climatici e al giusto riconoscimento delle competenze dei componenti del comitato Ets;
al fine di limitare l'eccesso di offerta di carbonio e per garantire la stabilità del sistema nel lungo termine la Commissione europea ha previsto l'introduzione del Market Stability Reserve (MSR), introdotta per garantire un costante aumento del prezzo del carbonio e reintrodurre così la fiducia degli investitori nel mercato delle emissioni come strumento per dare un vero segnale di prezzo che orienti le scelte sia nel breve che soprattutto nel lungo periodo;
sono in corso in sede europea negoziazioni per arrivare ad una riforma che renda efficace il sistema di scambio di emissioni nella sua funzione di rendere onerose per le imprese le attività economiche che comportino consistenti emissioni di CO2;
è sempre più evidente la necessità di introdurre un sistema efficace di carbon tax come sottolineato da numerose organizzazioni internazionali tra le quali la Banca mondiale; è infatti opportuno introdurre un sistema di tassazione del carbonio con regole chiare, coerenti, uniformi e stabili nel tempo per dare al sistema delle imprese il giusto incentivo per indirizzare le proprie scelte di investimento verso tecnologie e attività economiche a bassissime emissioni di carbonio,

impegna il Governo:

ad assumere le iniziative di competenza per sanare nel minor tempo possibile la questione dei crediti spettanti ai cosiddetti «nuovi entranti»;
a destinare gli introiti ricavati dalle aste a finalità di contrasto ai cambiamenti climatici, fatta salva la quota di adeguata e contenuta retribuzione dei membri del comitato Ets;
ad adoperarsi in sede europea per rafforzare le misure di riforma del sistema EU-ETS al fine di renderne efficace il funzionamento complessivo e a promuovere la definizione nelle sedi opportune di misure fiscali di tassazione del carbonio in modo da costruire un sistema di regole e disincentivi economici coerente e stabile nel tempo che consenta di rendere onerose le attività economiche che comportano consistenti emissioni di gas serra, in modo da indirizzare le scelte di investimento delle imprese verso tecnologie e attività economiche a bassissime emissioni di carbonio.
(7-00711) «Stella Bianchi, Borghi, Braga, Bratti, Carrescia, Cominelli, Mariani, Morassut, Manfredi, Giovanna Sanna, Arlotti, Gnecchi, Amato, Lodolini, Marchi, Piazzoni, La Marca, Venittelli».