• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/09578 con l'approvazione della delibera 1-600, dello scorso 19 novembre 2014 integrata con quella dello scorso 23 gennaio 2015, la giunta regionale del Piemonte, ha indicato le linee d'indirizzo per...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09578presentato daNASTRI Gaetanotesto diMercoledì 24 giugno 2015, seduta n. 449

NASTRI, FALCONE, ALLASIA, GRIBAUDO e SIMONETTI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
con l'approvazione della delibera 1-600, dello scorso 19 novembre 2014 integrata con quella dello scorso 23 gennaio 2015, la giunta regionale del Piemonte, ha indicato le linee d'indirizzo per lo sviluppo della rete territoriale e degli adeguamenti della rete ospedaliera in coerenza con gli standard richiesti dalla legge n. 135 del 2012 e del Patto per la Salute 2014/2016;
la suindicata delibera 1-600, a giudizio degli interroganti, sebbene si prefigga l'obiettivo di applicare il cosiddetto «Regolamento Balduzzi», utilizza una metodologia per il calcolo dei posti letto ospedalieri normalizzati, di cui all'Allegato A della deliberazione medesima, palesemente incoerente con tale finalità;
nel conteggio dei posti letto, si considerano infatti le giornate di degenza erogate nel 2013 e non del numero dei casi (con il criterio di appropriatezza) assegnati che dovrebbero essere moltiplicati per il parametro della degenza media regionale per singola disciplina (con il criterio di efficienza);
a tal fine, gli interroganti evidenziano, che l'articolo 15, comma 13, lettera c) del decreto-legge n. 6 luglio 2012 n. 95, convertito con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012 n. 135, stabilisce che le Regioni adottino provvedimenti di riduzione dello standard dei posti letto accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale «(...) sulla base e nel rispetto degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera fissati, entro il 31 ottobre 2012, con regolamento approvato ai sensi dell'articolo 1, comma 169, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 ...». e che a seguito del medesimo intervento legislativo è stato successivamente emanato dal Ministero interrogato, il decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70 (cosiddetto «Regolamento Balduzzi»);
il Regolamento Balduzzi, al punto 3.2 dell'allegato, individua le modalità per la determinazione del numero di posti letto per disciplina. In particolare, la metodologia individuata dal Regolamento parte «dai ricoveri appropriati per ciascuna disciplina», considerando «per ciascuna disciplina, la degenza media per ricoveri ordinari e per ricoveri diurni e il tasso di occupazione standard», per calcolare il numero regionale totale di posti letto;
gli interroganti rilevano altresì che all'interno del «Regolamento Balduzzi», al quale la regione Piemonte si ricollega nei principi dei suoi deliberati, si provveda alla corretta «pesatura» della popolazione residente, anche in base alle sue caratteristiche, quindi, a dare coerenza alla determinazione del fabbisogno per singole specialità, come espressamente stabilito dai punti 1, 2, 3 e 4 dell'Allegato 1 del Regolamento medesimo, nonché al punto 3.2, punto 1 che prevede: «Identificare, partendo dai ricoveri appropriati per ciascuna disciplina, il tasso di ospedalizzazione che, prendendo in considerazione la struttura della popolazione e la mobilità attività/passiva “strutturale”, porta complessivamente ad un dato compatibile con l'obiettivo nazionale»;
a giudizio degli interroganti, risulta ineludibile constatare che la corretta determinazione, per ciascuna disciplina specialistica, del tasso di degenza media in base a requisiti di appropriatezza dei ricoveri, consiste nell'accertamento preliminare indispensabile per provvedere alla corretta stima del fabbisogno, e per procedere con la stessa coerenza alla riduzione di posti letto per ogni disciplina;
al riguardo la suindicata procedura, a parere degli interroganti, impone la verifica che il richiamato decreto-legge n. 95 del 2012 da cui trae origine il «Regolamento Balduzzi», si pone nell'ottica di provvedere alla riduzione dei posti letto in base all'effettivo fabbisogno territoriale di ricoveri e prestazioni;
la metodologia invece utilizzata dalla regione Piemonte per il calcolo dei posti letto ospedalieri normalizzati, in apparente difformità con quanto previsto dal citato regolamento, a parere degli interroganti, parte dalle giornate di degenza, invece che dal numero di ricoveri, senza effettuare alcuna analisi specifica di disciplina, né per la degenza media, né per il tasso di occupazione;
la deliberazione in oggetto pertanto prescinde completamente da una stima del fabbisogno effettivo ma determina l'esigenza del servizio sanitario regionale sulla base del dato storico delle percentuali di occupazione dei posti letto accreditati;
a giudizio degli interroganti inoltre tale metodologia, penalizzando i comportamenti virtuosi (indice comparativo di performance <h 1) e premiando le inefficienze organizzative (indice comparativo di performance >g 1), determina risultati fuorvianti in termini di fabbisogno di posti letto ospedalieri per acuzie, tanto da concludere che, in Piemonte, siano sufficienti 2,6 posti letto per mille abitanti, a fronte dei 3, individuati dalla programmazione nazionale come standard di riferimento, ma soprattutto, a fronte degli attuali 2,9 (dato inferiore a quello ritenuto congruo dalla legge n. 135 del 2012, che la Deliberazione della Giunta Regionale 19 novembre 2014, n. 1-600 intende attuare in Piemonte);
con riferimento alla soglia di accredito, indicata nel Regolamento Balduzzi il limite di 60 posti letto per acuti è da intendersi sul numeri di posti letto accreditati al 1o gennaio 2014 e non sul numero di posti letto normalizzati derivante dall'applicazione del Regolamento come è invece intervenuta la regione Piemonte;
la sopradescritta metodologia di calcolo piemontese utilizzata nella delibera 1-600 in considerazione delle norme dettate dalla disciplina nazionale, che prevedono che l'accreditamento ai privati non è concedibile per strutture con numero di letti inferiore ad 80 e determinerà in definitiva, a parere degli interroganti, (per la maggior parte delle strutture già accreditate) un numero di posti letto nettamente inferiori, determinando dunque, quale sconcertante effetto indotto perfino la perdita dell'accreditamento –:
di quali elementi disponga e quali iniziative intenda assumere in relazione alla puntuale attuazione di quanto stabilito dal decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70, con particolare riferimento alle decisioni assunte dalla regione Piemonte descritte in premessa;
se, essendo la regione Piemonte in regime di piano di rientro dal disavanzo sanitario, le scelte descritte in premessa abbiano effetti sull'andamento della spesa sanitaria e sull'erogazione dei livelli essenziali di assistenza;
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di eventuali deroghe previste per la regione Piemonte nell'applicazione del decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70, cosiddetto «Regolamento Balduzzi», e, in caso affermativo, se intenda renderne noto il contenuto. (4-09578)