• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00809 retItalia internazionale è una società a partecipazione pubblica, il cui capitale è interamente posseduto dall'ex Istituto nazionale per il commercio estero (Ice), attualmente Ice-Agenzia per...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00809presentato daBENAMATI Gianlucatesto diMercoledì 31 luglio 2013, seduta n. 62

BENAMATI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
retItalia internazionale è una società a partecipazione pubblica, il cui capitale è interamente posseduto dall'ex Istituto nazionale per il commercio estero (Ice), attualmente Ice-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane;
la società svolge analisi di fabbisogni, progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture, servizi e sistemi informativi a supporto dell'internazionalizzazione e dei processi gestionali interni all'Ice, consentendo la loro integrazione e interconnessione con sistemi esterni, nonché di fornitura di assistenza qualificata al personale dell'Ice e alle piccole e medie imprese italiane;
il Ministero dello sviluppo economico, nei mese di giugno dei 2011, ha assegnato alla società il progetto del portale «Made in Italy», un sistema di commercio elettronico dei prodotti italiani sul mercato internazionale, e, nell'aprile 2012, del progetto «International trade hub-Italia», un portale sponsorizzato dal «Tavolo strategico nazionale per la trade facilitation» che consente alle imprese italiane di accedere da un unico punto a i tutti processi relativi all'internazionalizzazione;
dopo la decisione di sciogliere l'ICE, che possedeva al cento per cento il pacchetto azionario di rettali internazionale, e la costituzione dell'Agenzia ICE, la proprietà dell'azienda è stata trasferita all'Agenzia medesima e al Ministero dello sviluppo economico;
nel mese di maggio del 2012, il Ministero dello sviluppo economico, nel periodo di gestione transitoria dell'ex ICE, ha dimezzato il contratto in essere tra ICE e retItalia internazionale (da 6.000.000 a 3.000.000 di euro IVA inclusa), con il risultato di spingere la società a mettere in atto una cassa integrazione ordinaria;
a ottobre 2012, a seguito della «spending review» il Ministero dello sviluppo economico, ha dato indicazione di provvedere all'alienazione di retItalia internazionale e ha posto come prerequisito una severa ristrutturazione della società, attualmente costituita da 67 lavoratori, un Dirigente e un Direttore Generale, al fine di renderla appetibile per il mercato;
nell'ambito della discussione del decreto-legge 18 ottobre 2012, n, 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, è stato accolto alla Camera dei deputati l'ordine del giorno 9/5626/33 che impegnava il Governo a valutare, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, l'opportunità «di procedere all'integrazione del personale a tempo indeterminato appartenente alla società RetItalia Internazionale S.p.a. nei ruoli dell'Agenzia per l'Italia digitale previa procedura selettiva, finalizzata al collocamento del personale all'interno dell'Agenzia»;
tale impegno veniva rinnovato dal Governo nell'ambito della discussione della legge di stabilità per il 2013, con raccoglimento dell'ordine del giorno 9/5534-bis-B/36, in cui veniva evidenziato che, alla luce degli incrementi di risorse destinati all'ICE-Agenzia previsti dalla legge di stabilità per il 2013, «sarebbe ipotizzabile che parte di quelle risorse potesse essere utilizzata al fine di garantire il mantenimento di quel patrimonio di know how ed expertise rappresentato dalla società RetItalia Internazionale S.p.a. e messo al servizio della pubblica amministrazione»;
il 10 aprile 2013 la dirigenza di RetItalia internazionale SpA ha evidenziato alle rappresentanze sindacali unitarie la necessità di usufruire di un periodo di 12 mesi di cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale;
il 30 aprile 2013 si è svolto l'esame congiunto tra le parti, finalizzato al completamento della richiesta di cassa integrazione straordinaria avviata dalla società nei confronti dei 67 lavoratori operativi presso l'unità produttiva di Roma, in occasione del quale non si è giunti ad alcuna comune intesa, ma che ha previsto la sospensione a zero ore dei lavoratori senza rotazione;
da maggio 2013 i dipendenti della società sono entrati in una cassa integrazione straordinaria, estremamente penalizzante, le professionalità e lo stesso patrimonio informatico in gestione a RetItalia internazionale SpA rischiano, in tal modo, di andare dispersi –:
quali siano le motivazioni che hanno condotto l'Ice-Agenzia ad autorizzare l'alienazione della società con le modalità e le procedure previste dalla spending review, e se, a legittimazione della scelta, sia stato prodotto un parere dal Ministero dello sviluppo economico;
se il Ministro interrogato ritenga opportuno specificare le motivazioni che hanno impedito alla società in house di rientrare nella deroga di cui al comma 3, dell'articolo 4 del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012;
quale sia la posizione del Ministro in indirizzo circa il futuro di RetItalia internazionale SpA e quali iniziative intenda intraprendere al fine di salvaguardare i 67 lavoratori di RetItalia internazionale, attraverso soluzioni alternative al procedimento di alienazione;
se si intenda dar seguito agli impegni assunti dal Governo, prevedendo l'eventuale integrazione del personale della società in house nelle strutture della pubblica amministrazione, al fine di salvaguardare le conoscenze maturate e la tenuta dei progetti già avviati, nonché di garantire un'opportuna continuità operativa segnatamente sul versante della integrazione ed interconnessione dei servizi e dei sistemi informativi con i sistemi esterni. (5-00809)