• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05993 è al vaglio dell'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, la possibilità di realizzare nel nostro Paese la consegna della posta a domicilio per giorni alterni; tale...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05993presentato daARLOTTI Tizianotesto diMartedì 7 luglio 2015, seduta n. 456

ARLOTTI, BECATTINI, MARCO DI MAIO, ROTTA, TERROSI, MARCHI, INCERTI, GADDA, ROMANINI, ZARDINI, MARIANI, FAMIGLIETTI, TIDEI, MANFREDI, MORANI, MARIANO, FRAGOMELI, GNECCHI, FABBRI, GALPERTI, GRASSI, CENNI, TINO IANNUZZI, AMATO, D'OTTAVIO, PATRIARCA, OLIVERIO, TARICCO, VENITTELLI, LODOLINI, MANZI, VERINI, LATTUCA, CAPONE e BERGONZI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
è al vaglio dell'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, la possibilità di realizzare nel nostro Paese la consegna della posta a domicilio per giorni alterni;
tale cambiamento colpirebbe in 3 tranche il 25 per cento dei comuni italiani sotto i 30 mila abitanti e sotto i 200 abitanti di densità km/q, coinvolgendo oltre 5.200 comuni su poco più di 8.000 e oltre 15 milioni di cittadini;
nella sola provincia di Rimini, a titolo di esempio, sarebbero interessati 14 comuni su 26, ovvero tutta l'alta Valmarecchia e la Valconca con i comuni già più svantaggiati;
con l'adozione di questo nuovo piano da parte di Poste, l'Italia rischierebbe una procedura d'infrazione da parte dell'Unione europea, come anticipato a Poste e all'Agcom in una lettera informale fatta recapitare nei primi giorni di giugno, il cui contenuto è stato diffuso dai media;
lo Stato da tempo versa alle Poste un contributo per coprire parte dei costi del servizio universale;
la Federazione italiana settimanali cattolici ha già espresso la propria contrarietà all'eventuale recapito a giorni alterni dei «prodotti editoriali periodici quotidiani» ipotizzato dal documento «Consultazione pubblica sull'attuazione di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel servizio universale» del 27 marzo 2015;
senza il servizio universale (la consegna a domicilio 5 giorni su 7) vi sarebbero conseguenze pesanti sulla consegna dei quotidiani e di periodici a casa degli abbonati, con la penalizzazione dei giornali quotidiani e settimanali, spediti via posta, che basano il loro rapporto con gli abbonati sulla puntualità del recapito domiciliare;
la preoccupazione di FISC è stata ribadita dal suo presidente Francesco Zanotti anche in una recente riunione a Roma con i vertici di Poste italiane spa;
non pare appropriata la proposta di applicare la tariffa prioritaria, ritenuta dalla FISC provocatoria e fuori mercato –:
se il Ministro non ritenga opportuno intervenire urgentemente, per quanto di competenza, al fine di continuare a garantire il servizio postale universale in quella parte d'Italia già svantaggiata e per mantenere in vita le voci del territorio e quelle che favoriscono il pluralismo e la democrazia. (5-05993)