• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01606 il 9 gennaio 2015 – appresa la notizia che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti pro tempore Lupi aveva avviato la procedura per far approvare il progetto della Valdastico con...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01606presentato daOTTOBRE Maurotesto diMercoledì 8 luglio 2015, seduta n. 457

OTTOBRE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
il 9 gennaio 2015 – appresa la notizia che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti pro tempore Lupi aveva avviato la procedura per far approvare il progetto della Valdastico con delibera del Consiglio dei ministri il presidente della provincia autonoma di Trento Rossi e l'assessore alle infrastrutture della provincia, Gilmozzi ebbero modo di ribadire che come provincia autonoma di Trento «Siamo stati e continuiamo a essere contrari alla realizzazione della Valdastico», richiamando anche quanto la giurisprudenza costituzionale ed i pareri istruttori del Cipe affermano in ordine alla obbligatoria necessità di un'intesa preventiva sulla fattibilità dell'opera;
l'11 novembre 2014 il Cipe «ha assunto motivate determinazioni in ordine all'esigenza di superare il dissenso manifestato dalla provincia autonoma di Trento sulla localizzazione dell'Autostrada A31 Valdastico Nord, 2o Lotto di completamento – da Valle dell'Astico alla A22 (Besenello) e di proseguire nello svolgimento della apposita procedura prevista dall'articolo 165, comma 6, lettera a) del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 (Codice dei contratti pubblici)»;
il 25 giugno 2015 nell'incontro fra il presidente della provincia autonoma di Trento Rossi, il Ministro delle infrastrutture e trasporti Delrio e il presidente della regione Veneto Zaia, si è giunti a valutare, ad avviso della provincia autonoma di Trento, le procedure possibili per un confronto sul progetto, al fine di valutare «la rispondenza del tronco autostradale A31-Valdastico nord agli obiettivi strategici dei trasporti e della mobilità»;
a tale riguardo in una nota la provincia autonoma di Trento afferma: «come non vi sia alcuna intesa da parte della provincia autonoma di Trento per la realizzazione della Valdastico... la provincia autonoma comunica di non avere espresso alcun pronunciamento a proposito, ricordando nel contempo che il proprio atteggiamento sul tema rimane quello assunto fin dal 2010, improntato cioè a un principio di leale collaborazione all'interno delle procedure di legge»;
il 20 maggio 2015 il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Delrio ebbe a ricordare che in ordine al progetto della Valdastico Nord «o si supera con un'intesa l'opposizione della provincia di Trento, oppure sia la Costituzione italiana sia la Commissione Europea renderanno impossibile l'opera»;
come è noto la proroga della concessione al 31 dicembre 2026, concordata nel 2009 con la Commissione europa, si regge solo se entro il 30 giugno 2015 fosse stato approvato il progetto definitivo della Valdastico Nord;
nella fase in cui la realizzazione della Galleria ferroviaria del Brennero e delle relative tratte di accesso è il maggiore progetto strategico cofinanziato dall'Unione europea, come opera in grado di tutelare l'eco sistema alpino e nel contempo di collegare l'Italia all'Europa nell'ambito dei corridoi TENT-T, non vi sono in realtà nuove ragioni per rivalutare il progetto della Valdastico Nord, che in sé non avrebbe alcun valore strategico in Trentino. Al contrario tale progetto appare del tutto contraddittorio con il giusto obiettivo di ammodernare i collegamenti infrastrutturali in Europa al fine di incentivare il trasporto su ferro rispetto a quello su gomma;
il 29 giugno 2015 fra i progetti chiave di alto valore aggiunto europeo, in particolari quelli transfrontalieri, l'Unione europea ha indicato la galleria di base del Brennero come uno dei progetti chiave di alto valore aggiunto europeo, per il quale è stato raccomandato un ulteriore finanziamento Cef (Connecting Europe Facility) pari a 1,2 miliardi di euro, che accresce così il margine di cofinanziamento dell'opera da parte dell'Unione europea, al fine di migliorare in modo significativo la capacità, efficienza economica e impatto ambientale del trasporto merci;
in merito all'uscita della Valdastico Nord dalle opere della legge obiettivo, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Delrio ebbe ad affermare che «le Grandi opere sono i grandi corridoi, i grandi porti, i grandi aeroporti: le grandi infrastrutture strategiche del Paese;
il 13 maggio 2015 nel corso del question time alla Camera, il Ministro Delrio ebbe ad affermare, in risposta ad un'interrogazione sulla Valdastico, che «è oggetto di un contenzioso sul quale occorrerà ancora attendere gli esiti, nel senso che è ancora in corso la trattativa con la provincia autonoma di Trento, che non ha ancora espresso intesa sulla opera in sé, cioè un assenso alla realizzazione dell'opera. Questa intesa è richiesta sia rispetto all'individuazione dell'opera che alla sua localizzazione, in base alla legge obiettivo e al codice degli appalti pubblici, nonché rispetto al tracciato, sulla base delle norme attuative dello statuto speciale della Regione Trentino Alto Adige di rango costituzionale... Alla luce della giurisprudenza costituzionale, non risulta possibile porre in essere al momento concreti atti di realizzazione dell'opera in esame, senza avere preventivamente acquisito l'intesa della provincia autonoma che potrà anche essere unica, ma comunque dovrà sussistere a doppio titolo: da una parte, ex legge n. 443 del 2001 e articolo 165 del decreto legislativo del 2006; dall'altra, ex decreto del Presidente della Repubblica n. 381 del 1974»;
«Invero-concluse il Ministro nel question time come confermato dal Presidente del Consiglio dei ministri, la procedura di cui all'articolo 165 consente di superare solo la carenza di consenso sulla localizzazione dell'opera, ossia sull'individuazione di quello che dovrà essere il corridoio lungo il quale sviluppare il tracciato dell'arteria autostradale, ma non può superare la carenza di quello che è richiesto da norme attuative dello statuto speciale»;
il progetto della Valdastico Nord, come più volte è stato indicato e confermato in questi anni, avrebbe pesanti e insostenibili effetti legati all'inquinamento ambientale e acustico che su un territorio alpino avrebbero un impatto di tre-cinque volte superiore rispetto alle zone di pianura;
la giunta della provincia autonoma di Trento, in data 23 febbraio 2015, ha approvato correttivi a legge sulle procedure di valutazione di impatto ambientale (Via) con l'introduzione di una procedura coordinata, dunque rafforzativa, dei controlli anche in materia di tutela dell'ambiente dagli inquinamenti –:
se il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti abbia dati aggiornati in materia all'impatto ambientale del progetto o se abbia avviato un esame delle possibili conseguenze ambientali, in particolare in ordine alla diffusione nell'aria di PM 10 (materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche) connesse in primo luogo al traffico su gomma;
quali siano gli orientamenti del Ministero in ordine alla valutazione del progetto della Valdastico Nord con primario riferimento alla valutazione delle incompatibilità ambientali nel territorio della provincia di Trento. (3-01606)