Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/06015 l'amministratore delegato di Poste Italiane Caio ha presentato il nuovo piano industriale che prevede tra l'altro il reclutamento di ulteriori ottomila unità lavorative, senza tuttavia spiegare...
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-06015presentato daRIBAUDO Francescotesto diMercoledì 8 luglio 2015, seduta n. 457
RIBAUDO, CULOTTA e CATALANO. —
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
l'amministratore delegato di Poste Italiane Caio ha presentato il nuovo piano industriale che prevede tra l'altro il reclutamento di ulteriori ottomila unità lavorative, senza tuttavia spiegare modalità, tempi e processi di reclutamento;
l'Agcom nei giorni scorsi, ha dato il via libera a detto piano, in vista dell'ormai prossima privatizzazione di quote della società;
Poste italiane come ogni anno sta procedendo alla selezione ed assunzione di personale a tempo determinato per far fronte alle esigenze stagionali, al fine di garantire il servizio pubblico di committenza;
anche le società controllate dall'azienda Poste italiane continuano ad operare con le stesse modalità praticate negli anni precedenti per il reclutamento di nuovo personale, rivolgendosi ad agenzie interinali e stipulando contratti di somministrazione, eludendo secondo l'interrogante ogni forma di trasparenza nelle assunzioni e facendo lievitare i costi del 20 per cento in più;
con un'interpellanza urgente in aula (n. 2-00656), era stato già denunciato il modus operandi adottato negli anni dalla società di Stato;
la materia è stata oggetto di inchiesta da parte della stampa nazionale, con la campagna mediatica denominata «La Parentopoli delle Poste» (La Repubblica, il Fatto Quotidiano — a partire da settembre 2014);
il tentativo di Caio di portare nell'azienda una ventata di rinnovamento e cambiamento volto all'efficientamento e all'ammodernamento della struttura, ha comportato la sostituzione di navigati dirigenti al vertice della società, ed è stato fortemente osteggiato da chi aveva costruito in Poste italiane un vero e proprio feudo di clientele;
nonostante gli innegabili segni di cambiamento della nuova gestione nella società Poste, rimangono ancora, in diversi settori, incrostazioni del vecchio sistema che vogliono continuare con la passata metodologia;
infatti anche quest'anno, da notizie apprese per vie informali, risulta che l'azienda Poste italiane e le dirette controllate, stiano procedendo alla stipula di contratti di somministrazione attraverso agenzie di lavoro interinale eludendo, nei fatti, l'avviso pubblico, lasciando nella disillusione migliaia di giovani che avevano avanzato la candidatura attraverso il portale –:
se risulti che la società Poste italiane le società dirette controllate continuano ancora oggi a fare assunzioni attraverso agenzie interinali con contratti di somministrazioni;
se i Ministri interrogati siano a conoscenza di dette assunzioni, anche per l'anno 2015, e del numero dei contratti di somministrazione a tempo determinato stipulati o che si intendono stipulare;
quanti dei contratti già esistenti a tempo determinato saranno trasformati a tempo indeterminato;
quali iniziative intende assumere alla luce della situazione relativa alle assunzioni di cui in premessa, per rendere più trasparente il sistema di reclutamento, affermando principi di legalità e pari opportunità in una società a totale capitale pubblico;
se non si ritenga altresì opportuno procedere, per coprire le carenze di personale, attingendo dal portale web, dove migliaia di giovani hanno avanzato la propria candidatura, applicando però un metodo di selezione con criteri oggettivi e trasparenti, evitando ancora una volta la disillusione di chi si è proposto nel portale web. (5-06015)