• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
S.2/00290 CIOFFI, MARTON, SCIBONA, MONTEVECCHI, GIROTTO, NUGNES, LUCIDI, BOTTICI, GAETTI, CAPPELLETTI, CRIMI, SANTANGELO, MORRA, LEZZI, MORONESE, BLUNDO, FUCKSIA, BULGARELLI, PAGLINI, PUGLIA,...



Atto Senato

Interpellanza 2-00290 presentata da ANDREA CIOFFI
mercoledì 8 luglio 2015, seduta n.479

CIOFFI, MARTON, SCIBONA, MONTEVECCHI, GIROTTO, NUGNES, LUCIDI, BOTTICI, GAETTI, CAPPELLETTI, CRIMI, SANTANGELO, MORRA, LEZZI, MORONESE, BLUNDO, FUCKSIA, BULGARELLI, PAGLINI, PUGLIA, CASTALDI, VACCIANO, TAVERNA, CATALFO, ENDRIZZI, DONNO, AIROLA, MARTELLI, MANGILI, PETROCELLI, BUCCARELLA, GIARRUSSO, BERTOROTTA, CIAMPOLILLO, COTTI, SERRA, CANDIANI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:

la Cassa Depositi e Prestiti SpA (C.D.P.) è una società per azioni, partecipata per l'80,1 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze, per il 18,45 per cento da diverse fondazioni bancarie e per il restante 1,5 per cento con azioni proprie, la cui mission è gestire l'ingente risparmio postale italiano;

attualmente la carica di presidente della Cassa Depositi e Prestiti è ricoperta dal professor Franco Bassanini, mentre Giovanni Gorno Tempini ricopre la carica di amministratore delegato;

la gestione suddetta ha prodotto negli anni un bilancio sempre in attivo e assicurato dividendi agli azionisti impegnati nel capitale; l'ultimo utile di esercizio da bilancio 2014 è di 2,17 miliardi di euro. Nonostante ciò, da mesi è nota la volontà del Presidente del Consiglio dei ministri e dei suoi consulenti economici di procedere, prima della naturale fine del mandato, ad un cambio di vertice "targato" Claudio Costamagna e Fabio Gallia, provenienti dal mondo della finanza speculativa internazionale;

notizie di stampa, ormai copiose sull'argomento, sostengono che questo cambio al vertice deriverebbe dalla volontà del Governo di voler imprimere un'accelerazione ad alcuni dossier, a cominciare dal progetto per la rete a banda ultralarga, su cui il team del Governo e il professor Bassanini si sarebbero trovati su posizioni divergenti così come sul ruolo di Cassa Depositi e Prestiti in Telecom Italia. Le dichiarazioni rilasciate dal consulente Andrea Guerra confermano di fatto quella che prima era solo una indiscrezione giornalistica, difatti lo stesso sostiene: "ricordiamoci che la Deutsche Telecom ha la cassa depositi tedesca tra i soci e Orange-France telecom ha la cdp francesce. Secondo me l'aria è cambiato il momento, è cambiata l'era, secondo me bisogna essere più incisivi e forse persone diverse possono essere più incisive" (dal sito internet "Formiche" del 2 luglio 2015);

la coppia scelta da Andrea Guerra con il benestare del Ministro Padoan e del Presidente del Consiglio dei ministri Renzi, è con buona probabilità di grande fiducia del manager, considerando che nel suo passato in Luxottica, Costamagna ricopriva la carica di presidente del comitato risorse umane cui spettano, tra le altre cose, le proposte per la definizione di una politica per la remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche;

inoltre, risulta agli interpellanti che mentre il Governo non rende noti e trasparenti i motivi che spingono alle citate dimissioni collettive anticipate, si profilerebbero per C.D.P. alcune modifiche statutarie di rilievo tra cui l'abolizione della nota "clausola etica" voluta dalla cosiddetta "direttiva Saccomanni" del 2013, che vieta la nomina in caso di rinvio a giudizio. L'imminente modifica statutaria dovrebbe dunque permettere la nomina di Fabio Gallia, attuale amministratore delegato di Bnl-Bnp Paribas al posto dell'attuale amministratore delegato Tempini. Inoltre, su Gallia pende ad oggi un rinvio a giudizio da parte della procura della Repubblica di Trani per un processo sui derivati che ne rende al momento impossibile la nomina;

attualmente la nomina del presidente è a carico delle fondazioni bancarie che esprimono nella propria lista 3 nominativi, mentre l'amministratore delegato è in capo al Ministero dell'economia e delle finanze che presenta una lista di 6 nominativi;

la scelta di presentare in sede di assemblea dei soci un'unica lista (di maggioranza e di minoranza) per il rinnovo dei vertici avverrà solo successivamente in sede di assemblea ordinaria, mentre saranno discusse nell'assemblea di venerdì 10 luglio 2015 le modifiche dello statuto, che dovrebbero accogliere le richieste avanzate dagli azionisti di minoranza per una maggiore garanzia sul rendimento degli investimenti;

come si rileva da alcuni organi di informazione si profilerebbe per Cassa Depositi e Prestiti la possibilità di divenire la bad bank dei crediti inesigibili delle banche;

sull'operazione, informa il quotidiano "la Repubblica" del 19 giugno 2015, l'Eurostat (istituzione europea posta in essere proprio per vigilare sulle istituzioni economiche) è particolarmente attenta, considerando che qualora vi fossero i profili di un'agenzia pubblica questa dovrebbe mutare l'attuale status di market unit rientrando dopo ben diciassette anni nel perimetro del settore pubblico;

considerato infine che, a giudizio degli interroganti:

la strada delle dimissioni da parte dei consiglieri e dei vertici comporterebbe, tra l'altro, un esborso di buonuscite a carico degli italiani, considerando che si tratta di contratti rescissi anzitempo senza giusta causa;

il Ministro Padoan, nelle rare volte in cui si è espresso sul "Caso CDP", sembra aggirare le insistenti domande, che giungono con modalità bipartisan da diversi gruppi politici e dalla società italiana, tentando di "gettare acqua sul fuoco", come avvenuto nel caso della risposta fornita all'atto di sindacato ispettivo 3-01584 presentato alla Camera, in cui ha sostenuto che "il ruolo di Cdp come operatore di mercato rimane invariato oggi e lo sarà anche in prospettiva futura" e "che non vi saranno oneri aggiuntivi per CdP", annunciando dunque che tutto il consiglio di amministrazione sarà azzerato;

il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti riveste una consistente importanza strategica anche in considerazione delle ingenti risorse provenienti dal risparmio privato,

si chiede di sapere:

quali siano le reali motivazioni alla base del cambio di vertici all'interno di Cassa Depositi e Prestiti e con quali modalità si procederà al percorso di rinnovo;

quali siano le modifiche statutarie che si intendono apportate e quale sarà il nuovo piano industriale della Cassa stessa e quali le garanzie che saranno offerte ai risparmiatori;

se il Governo non ritenga di essere stato leso nelle sue prerogative dalle dichiarazioni rese da un proprio consulente.

(2-00290 p. a.)