• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/09780 la legge 15 marzo 2010, n. 38, recante Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09780presentato daANZALDI Micheletesto diGiovedì 9 luglio 2015, seduta n. 458

ANZALDI e BURTONE. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
la legge 15 marzo 2010, n. 38, recante Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore;
in particolare, al comma 2 dell'articolo 1, della legge n. 38 del 2010 si legge: «È tutelato e garantito, in particolare, l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato [...] nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza»;
ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto-legge 28 dicembre 1998, n. 450, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1999, n. 39, sono state stanziate risorse alle regioni, vincolate alla realizzazione di strutture residenziali per le cure palliative;
similmente, con le leggi finanziarie 2007 e 2009 (rispettivamente legge 27 dicembre 2006, n. 296, e legge 22 dicembre 2008, n. 203), sono state stanziate ulteriore risorse volte alla realizzazione di strutture residenziali per le cure palliative;
anche a fronte di tali interventi normativi, e posto che la regione Calabria (soprattutto nella provincia di Catanzaro) era sprovvista di un modulo di cure palliative residenziale – hospice, necessario al fine del rispetto dei cosiddetti livelli essenziali di assistenza (LEA), la Fondazione «Villa della Fraternità – Onlus», organizzazione non lucrativa di utilità sociale con sede in Sant'Andrea Apostolo dello Jonio (Catanzaro), nel mese di luglio 2009 propone un progetto di riconversione del suo Centro di Riabilitazione, Diagnosi e Terapia «Nuova Calabria», centro polifunzionale diagnostico e terapeutico, intendendo istituirvi un modulo di 12 posti letto per le cure palliative residenziali, valutato positivamente dal dipartimento tutela della salute della regione Calabria in apposita conferenza dei servizi nel settembre del 2009;
al fine di dare risposte inevase sul territorio in materia di cure palliative, a giugno 2010 sono completati i lavori dell'Hospice come modernissima struttura residenziale socio-sanitaria, attrezzata con 12 posti degenza per persone affette da malattia in stadio avanzato non più suscettibile di trattamenti specifici e non assistibili presso il proprio domicilio;
ad agosto 2010, l'ex governatore della Calabria, nonché commissario ad acta per Piano di rientro della stessa regione, Giuseppe Scopelliti, insieme a Gerardo Mancuso, commissario dell'Azienda sanitaria provinciale (ASP) di Catanzaro, visitano la struttura ed auspicano un rapido percorso della stessa verso l'accreditamento presso il servizio sanitario regionale, al fine di renderla operativa in tempi brevi in quanto suscettibile di soddisfare l'intera utenza del catanzarese, ancora altrimenti sprovvista di questa tipologia di strutture;
in data 19 novembre 2014, con decreto del commissario ad acta Luciano Pezzi, la fondazione «Villa della Fraternità – Onlus» ottiene l'autorizzazione all'esercizio della struttura Sant'Andrea Hospice – richiesta sin dal mese di agosto 2010;
successivamente, nel mese di marzo del 2015, il Sant'Andrea Hospice inizia la sua attività;
come previsto dalla legge regionale 18 luglio 2008, n. 24, recante Norme in materia di autorizzazione, accreditamento, accordi contrattuali e controllo delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private, dopo due mesi di attività, la fondazione «Villa della Fraternità – Onlus», presenta la domanda di accreditamento del Sant'Andrea Hospice;
in data 8 giugno 2015, la regione Calabria non accoglie la richiesta di, accreditamento del Sant'Andrea Hospice, e rinvia all'articolo 1 del decreto del Presidente della giunta regionale del 24 agosto 2010, n. 4, recante Disposizioni in materia sanitaria relative alla delibera del Consiglio dei ministri del 30 luglio 2010 di cui al comma a), punto 9), e comma b), che recita «Fino alla formalizzazione della nuova rete ospedaliera, laboratoristica e specialistica ambulatoriale, è sospeso il rilascio di provvedimenti di autorizzazione alla realizzazione, di autorizzazione sanitaria all'esercizio, accreditamento istituzionale ai sensi degli articoli 8-ter e 8-quater del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni, tranne quelle necessarie al piano di rientro» –:
se il Ministro interrogato sia conoscenza dei fatti esposti in premessa;
se e quali iniziative di competenza anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario intenda assumere al fine di salvaguardare il diritto di tutti i cittadini di accedere alle cure palliative residenziali. (4-09780)