• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06037 la mancanza di chiarezza in merito al rapporto tra Inalca (gruppo Cremonini) ed il Consorzio cooperativo euro 2.000 pone a serio rischio occupazionale e retributivo i 950 soci lavoratori; ...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06037presentato daGUIDESI Guidotesto diVenerdì 10 luglio 2015, seduta n. 459

GUIDESI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
la mancanza di chiarezza in merito al rapporto tra Inalca (gruppo Cremonini) ed il Consorzio cooperativo euro 2.000 pone a serio rischio occupazionale e retributivo i 950 soci lavoratori;
Inalca – si ricorda – è la prima azienda in Italia e fra le prime in Europa nella macellazione e lavorazione di carni bovine; il rapporto con Consorzio euro 2.000 è nato oltre quindi anni fa, con una serie di cooperative consorziate che in questi anni hanno cambiato nome ben 5 volte: una «girandola» di nomi da confondere chiunque abbia tentato di ricostruire la vicenda; Inalca e Consorzio 2000 sono socie di GESCAL Srl, società di intermediazione di appalti negli stabilimenti Inalca;
come si apprende anche dalla stampa, il 27 giugno 2015 è emerso un buco di 12 milioni di euro al bilancio del Consorzio euro 2.000, il tutto all'insaputa dei soci che, in questi anni, non hanno mai votato un bilancio, partecipato agli utili o ad un consiglio di amministrazione, e all'insaputa del committente Inalca;
alle domande del perché è stato creato un buco di tale entità sembrerebbe siano state date timide e vaghe risposte inerenti a «un mancato pagamento di un conguaglio da parte di Inalca», un mancato adeguamento delle tariffe in altri appalti e circa 8 milioni dei 12 per crediti che il Consorzio vantava verso le cooperative che erano associate;
ancor meno chiare sono le ragioni per cui, dopo quindici anni di strettissima collaborazione, l'Inalca ha disdettato il contratto d'appalto con il Consorzio euro 2.000 a decorrere dal 31 maggio 2015;
ai sindacati è stato comunicato che, per continuare a lavorare, i dipendenti di Consorzio euro 2.000 avrebbero dovuto dare le dimissioni per giusta causa (mancato pagamento degli stipendi) ed accettare di essere assunti con contratto a termine per sei mesi da un'agenzia di lavoro interinale, la società di somministrazione Trenkwalder Srl, garantendo anche un acconto di 1.000 euro sulle mensilità ancora da percepire;
la maggior parte dei lavoratori coinvolti sono operativi nella Bassa Lodigiana, basti pensare che su circa 950 dipendenti ben 600 sono a Ospedaletto –:
se e quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, il Ministro intenda assumere per far luce sulla vicenda esposta in premessa a garanzia dei lavoratori interessati. (5-06037)