• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06041 relativamente alla annosa questione della chiusura del punto nascite di Cefalù una recente nota del Ministero ha stabilito il monitoraggio dei punti nascita di Cefalù e di Termini Imerese, per...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06041presentato daDI VITA Giuliatesto diLunedì 13 luglio 2015, seduta n. 460

DI VITA, LOREFICE, GRILLO, SILVIA GIORDANO, MANTERO, BARONI, MANNINO, NUTI, LUPO e DI BENEDETTO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
relativamente alla annosa questione della chiusura del punto nascite di Cefalù una recente nota del Ministero ha stabilito il monitoraggio dei punti nascita di Cefalù e di Termini Imerese, per stabilire quale dei due dovrà restare aperto dopo il 31 dicembre 2016. L'assessorato regionale veniva invitato a provvedere a tale monitoraggio una prima volta al 31 dicembre 2015 e una seconda volta definitivamente al 31 dicembre 2016;
per quanto riguarda il punto nascite di Cefalù così si esprime il Ministero: «si concorda con la richiesta di deroga, con la prescrizione di un attento monitoraggio della attività dello stesso Punto nascita, da verificare congiuntamente al monitoraggio del PN di Termini Imerese: i due PN devono essere monitorati al 31 dicembre di ogni anno, con termine ultimo il 31 dicembre 2016, per verificare l'andamento delle nascite; successivamente la regione, sulla base dei volumi di attività dei PN, come anche dei volumi totali di attività dei due Presidi ospedalieri, ne dovrà valutare il mantenimento in funzione, anche in base a quanto indicato dal decreto interministeriale recante “Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera”»;
l'assessorato, si apprende soltanto da fonti locali, avrebbe invero già nominato il 26 giugno 2015 detta Commissione di vigilanza regionale (nominata appunto per verificare il percorso della struttura cefaludese e di quella termitana), della quale risulterebbero far parte due figure professionali attualmente operanti presso la struttura sanitaria di Termini Imerese, i dottori Giuseppe Canzone, direttore UOC del reparto ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Termini Imerese e Domenico Cipolla, direttore UOC del reparto di pediatria e neonatologia dello stesso ospedale;
tale circostanza ragionevolmente appare quantomeno destinata a suscitare sospetti e polemiche, con ogni consequenziale valutazione in termini di opportunità ed obiettività; una corretta trasparenza e più che motivi di opportunità, si ritiene, avrebbero dovuto indurre a scelte diverse sul piano della «terzietà» dell'organo giudicante;
si apprende dalla medesima fonte che lo stesso 26 giugno 2015 i succitati dottori dell'ospedale di Termini Imerese Giuseppe Canzone e Domenico Cipolla; Gaetano Desti e Gasperino Como, congiuntamente ai dottori dell'ospedale di Cefalù Rosario Squatrito, responsabile pronto soccorso; Giovanni Malto, responsabile anestesia e rianimazione; Francesco Andolina, direttore pediatra e Sarah Tardino, responsabile facente funzione UO del reparto ginecologia e ostetricia, avrebbero proceduto al primo controllo previsto per il monitoraggio dell'ospedale G. Giglio di Cefalù, con particolare riferimento al suo centro nascite;
il verbale stilato a conclusione del sopralluogo così addebiterebbe al punto nascite di Cefalù: «Per ciò che attiene l'area neonatale si evidenzia che non è stata identificata la figura del responsabile organizzativo e gestionale dell'area neonatale»;
occorre rilevare che la citata nota del Ministero, che stabilisce il monitoraggio degli ospedali di Termini e Cefalù, si chiudeva con queste precise parole: «Relativamente al nuovo assetto dei Punti nascita così come concordato con il Ministero della salute, si suggerisce che la regione siciliana promuova una attività di comunicazione trasparente con la popolazione, per consentire maggiore chiarezza e trasparenza nelle motivazioni che sottendono a tale processo di riorganizzazione»;
ebbene a tal proposito, malgrado la nota ministeriale suggerisse chiaramente la trasparenza nella procedura di monitoraggio, le medesime fonti locali hanno invece evidenziato sino ad ora la totale assenza di informazione e comunicazione trasparente sia da parte della regione che da parte del consiglio di amministrazione della fondazione Giglio, a partire già dal semplice fatto che i cittadini interessati sarebbero stati tenuti all'oscuro della nomina della commissione regionale e dei suoi componenti, che dovranno monitorare gli ospedali di Termini e di Cefalù, per decidere quale dei due centri nascita dovrà rimanere aperto –:
se sia al corrente dei fatti citati in premessa;
se quanto riportato dagli organi di informazione locale risponda al vero;
se qualora la citata nota del Ministero non avesse trovato seguito, laddove essa prescriveva totale trasparenza nella procedura di monitoraggio dei due ospedali, se intenda assumere iniziative in merito. (5-06041)