• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06059 nel maggio scorso è stato pubblicato dal Ministro della difesa il cosiddetto «libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa – La nostra Difesa» documento che, secondo le premesse...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06059presentato daTOTARO Achilletesto diMercoledì 15 luglio 2015, seduta n. 462

TOTARO e NASTRI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
nel maggio scorso è stato pubblicato dal Ministro della difesa il cosiddetto «libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa – La nostra Difesa» documento che, secondo le premesse ivi indicate, e le intenzioni più volte espresse dallo stesso Ministro in carica, costituisce iniziativa di analisi strategica e sintesi progettuale con il triplice scopo:
1) d'indicare quale strumento militare meglio possa affrontare le sfide e le opportunità di pertinenza del dicastero della difesa;
2) individuare quale modello di governance e di conseguente organizzazione meglio possa garantire al Dicastero la sua rispondenza a moderni criteri di efficacia, efficienza ed economicità;
3) sviluppare gli elementi culturali ed organizzativi che consentano alla Difesa di contribuire in modo organico allo sforzo del Paese per sviluppare l'indispensabile cornice di sicurezza;
per dichiarazione espressa, contenuta nelle stesse premesse del documento (Cap. 1, paragrafo 9) i suoi contenuti costituiscono la base per lo sviluppo delle soluzioni attuative che dovranno essere affinate e realizzate, per il processo di «trasformazione della Difesa e dello Strumento militare», in particolare, com’è ovvio, per quanto attiene alla revisione della governance, all'adeguamento del modello operativo quale complesso delle forze, alla politica del personale e alla politica scientifica, industriale e d'innovazione tecnologica della difesa, attraverso una serie di provvedimenti normativi, di natura legislativa, da sottoporre al Parlamento, secondo uno schema, con relativa tempistica riferita alle necessarie attività istruttorie e di predisposizione preliminare interna alla struttura ministeriale, specificato nell'ultimo capitolo (n. 10) dello stesso «Libro Bianco»;
nelle recenti due audizioni davanti alle Commissioni congiunte affari esteri e difesa della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, del 14 maggio e 4 giugno 2015, rispondendo anche ad alcune sollecitazioni specifiche di parlamentari intervenuti e conformemente a talune sottolineature sul punto del Presidente di una delle Commissioni coinvolte, la Ministra ha ribadito con chiarezza la necessità ordinamentale e giuridica, oltre all'assoluta opportunità politica, che le soluzioni attuative dei principi di carattere generale indicati dal «Libro Bianco» siano sottoposti alla valutazione ed alle determinazioni del Parlamento, attraverso l'adozione di future idonee disposizioni di legge, su corrispondente iniziativa del Governo ed eventualmente di membri stessi degli organismi legislativi, a cominciare dai componenti delle Commissioni competenti per materia;
viceversa, in queste ultime settimane, si stanno diffondendo notizie, provenienti da ambienti stessi del Ministero della difesa e dello Stato maggiore della difesa, secondo cui la Ministra avrebbe già impartito disposizioni per la predisposizione di nuove disposizioni normative, con cui si intenderebbe procedere all'attuazione immediata di parti rilevanti delle indicazioni di principio contenute nel cosiddetto «Libro Bianco», da inserire in un emanando decreto legislativo del Governo, in riferimento alla delega contenuta nella legge 31 dicembre 2012, n. 244, in materia di revisione in senso riduttivo dell'assetto strutturale ed organizzativo delle forze armate (cosiddetto «legge Di Paola»);
tale ultima legge, all'articolo 2, comma quinto, prevede che, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore dei decreti legislativi per l'attuazione della delega indicata all'articolo 1 della medesima norma, il Governo può adottare «disposizioni integrative» degli stessi decreti delegati, con le medesime modalità e nel rispetto dei medesimi principi e criteri direttivi;
il precedente Governo, presieduto dall'onorevole Enrico Letta e con Ministro della difesa il Senatore Mauro, ha dato attuazione alla delega ricevuta dal Parlamento con la legge n. 244 del 2012 in parola, tramite l'adozione del decreto legislativo 28 gennaio 2014, n. 7, il cui schema era stato precedentemente sottoposto alle Commissioni parlamentari di merito, che si erano espresse sul testo, subordinando il proprio parere favorevole a diverse condizioni espresse;
gli eventuali decreti legislativi indicati all'articolo 2, comma 5, della legge n. 244 del 2012 secondo il dettato delle stesse disposizioni, potrebbero essere emanati dal Governo soltanto per correggere ed integrare disposizioni già contenute nel decreto legislativo n. 7 del 2014, e non certo prevedendo nuove disposizioni per l'attuazione di un nuovo disegno strategico complessivo e di una riorganizzazione generale del settore della difesa, in attuazione ad un documento d'indirizzo, come il cosiddetto «Libro Bianco», semplicemente illustrato nei suoi contenuti al Parlamento, senza che questo abbia potuto nemmeno esprimersi sullo stesso con un voto delle Assemblee legislative;
l'inserimento di qualsivoglia disposizione attuativa di quanto indicato nel cosiddetto «Libro Bianco» in prossimi decreti legislativi correttivi e integrativi del decreto legislativo n. 7 del 2014 (cosiddetto «legge Di Paola») costituirebbe indubitabile violazione costituzionale per l'evidente illegittimità delle eventuali norme in parola per il vizio costituito dallo «eccesso di delega»;
l'attuazione di parti anche limitate delle previsioni del cosiddetto «Libro Bianco» attraverso l'indicato illegittimo artifizio normativo, sottrarrebbe comunque al Parlamento, la possibilità di un esame puntuale e idoneo del disegno complessivo del Governo in ordine alla futura politica della difesa e della sicurezza;
tutto ciò, al di là delle considerazioni di natura giuridico-costituzionale sopra espresse, appare del tutto inopportuno anche punto di vista meramente politico –:
se siano state effettivamente impartite disposizioni dal Ministro della difesa agli organi ministeriali e dello Stato Maggiore della difesa per la predisposizione di norme per l'attuazione di parti del cosiddetto «Libro Bianco» da inserire nel testo di un decreto legislativo di correzione ed integrazione del decreto legislativo n. 7 del 2014, di prossima imminente adozione, in base alla delega contenuta nella legge n. 244 del 2012 («legge Di Paola») e quali siano le ragioni di una tale scelta.
(5-06059)