• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/01977/024/ ... in sede di esame del disegno di legge: "Conversione in legge del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali", premesso...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/1977/24/05 presentato da MICHELA MONTEVECCHI
martedì 14 luglio 2015, seduta n. 426

La Commissione,
in sede di esame del disegno di legge: "Conversione in legge del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali",
premesso che:
l'articolo 1, nel mentre ridetermina gli obiettivi del patto di stabilità interno di comuni, province e città metropolitane per il prossimo triennio, prevede altresì ulteriori disposizioni nel merito e, a tal fine, in particolare al comma 2, lettera b), vengono disciplinati gli spazi finanziari - nella misura di 40 milioni di euro per ciascun anno daI 2015 al 2018 - per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del territorio, connessi alla bonifica dei siti contaminati dall'amianto;
considerato che:
già con decreto ministeriale applicativo del 5 novembre 2013, n. 906, è stata stanziata la somma complessiva di 150 milioni (di cui al decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito in legge 98/2013, art. 18, commi 8-ter e ss. = fondi MIUR) per l'attivazione di circa 700 interventi di edilizia scolastica volti alla messa in sicurezza delle strutture con particolare riguardo alla bonifica dall'eventuale presenza di amianto. L'affidamento dei lavori doveva essere effettuato entro il 28febbraio 2014 ma il termine è stato poi prorogato al 30 maggio successivo;
nel medesimo decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito in legge 98/2013, art. 18, al comma 8 è stata prevista l'assegnazione per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, di 100 miliani di euro (=Fondi INAIL) per l'attivazione di un piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici;
con il decreto-Iegge 12 settembre 2013, n. 104, convertito in legge 8 novembre 2013 n. 128, art. 10, è stata stabilita - previa autorizzazione del MEF - la possibilità a livello regionale di accendere mutui trentennali con ammortamento totale a carico dello Stato per l'attivazione di opere di edilizia scolastica di varia natura;
il comma 206 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147(Stabilità 2014), ha da ultimo esteso la quota statale destinata all'8 per mille alla categoria dell'edilizia scolastica, ovvero alla "ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica";
considerato inoltre che:
è stata stabilita con decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in legge 17 dicembre 2012, n. 221, art. 11, commi da 4-bis a 4-octies - l'attivazione presso il MIUR del "Fondo unico per l'edilizia scolastica" in cui fa confluire tutte le risorse destinate a tali finalità;
è stata varata, con gestione diretta della Presidenza del Consiglio, una apposita "Struttura di Missione", con specifiche competenze in materia di edilizia scolastica;
da ultimo sono state riavviate e rilanciate - con il cosiddetto piano "La Buona Scuola" - le attività dell'Anagrafe dell'Edilizia scolastica, di concerto con le Amministrazioni regionali; sono state rafforzati i compiti dell'Osservatorio per l'edilizia scolastica in modo che lo stesso diventi, unitamente alla Struttura di Missione, un luogo di coordinamento e di definizione degli interventi in materia di edilizia scolastica, mentre dovrebbe essere ormai concluso - salvo ulteriori ritardi - l'aggiornamento della Normativa tecnica dell'Edilizia scolastica (ferma al 1975);
valutato altresì che:
i programmi per l'edilizia scolastica annunciati dal premier Renzi sono in parte stati avviati e finanziati, tuttavia, finora non si è riusciti a portare a termine l'operazione trasparenza dei molti rivoli di finanziamento attivati dalla legislazione vigente e sullo stato della spesa, nonché di coordinamento dei molti e disparati piani esistenti all'interno dell'esecutivo, sia di quelli per l'accelerazione dei vecchi progetti annunciati dal Governo con enfasi, sia di queIli riferiti a nuove costruzioni;
l'unità di missione insediata a palazzo Chigi era nata con l'intento di dare un segno di svolta in tempi rapidi con conseguente accelerazione della spesa, ma a tutt'oggi non si può certo dire che abbia centrato i risultati promessi;
la maggior parte delle risorse impegnate dai vari provvedimenti legislativi adottati nel corso degli anni, è ancora rimasta inutilizzata, ad esempio il cosiddetto "decreto Mutui" che consentiva di investire 940 milioni ed era stato previsto dall'allora ministro Carrozza (Governo Letta) è rimasto lettera morta a causa della mancata adozione dei decreti attuativi. Il meccanismo che renderà disponibili gli oltre 900 milioni per l'edilizia scolastica si sta rivelando molto più complesso del previsto, anche per gli stessi tecnici che lo hanno in gestione;
il risultato è che i tempi si sono già allungati rispetto alla tabella di marcia. A essere preoccupati sono soprattutto quei Comuni che, sanno di essere entrati nella graduatoria dei finanziamenti; e sono anche pronti a mandare in gara l'intervento ma non possono farlo perché manca ancora il decreto interministeriale che autorizza le regioni a stipulare i mutui, e manca soprattutto lo schema di contratto di mutuo che consente a ciascuna regione di aprire il rubinetto dei fondi;
è fermo anche il piano di efficientamento energetico degli edifici scolastici, in attesa dei decreti attuativi del ministro dell'Ambiente. Ancora più indietro è l'utilizzo dei 300 milioni dell'INAlL: si tratta della norma che risale al cosiddetto "decreto del Fare" del luglio 2013. Difficoltà tecnico-finanziarie hanno ostacolato la misura;
nell'arco del periodo che riguarda la programmazione dei fondi PON 2014-2020 il MlUR segnala che le scuole possono contare su 380 milioni di risorse: tutti fondi ancora da programmare sperando di non perderli come invece si rischia per una buona quota dei 240 milioni di risorse PON per 577 interventi finanziati dal MIUR e dei 405 milioni dei fondi POR in Calabria, Campania e Sicilia. In entrambi i casi i fondi dovranno essere spesi entro il 15 dicembre 2015;
sono trascorsi 19 anni tra la previsione di un'Anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica e la creazione di una banca dati aperta e aggiornabile in tempo reale. Era il 1996 quando con la legge n. 23 all'articolo 7 l'allora ministro Lombardi (Governo Dini) ne prevedeva l'istituzione come strumento conoscitivo fondamentale per la programmazione. Da allora ogni ministro che si è insediato al MIUR ha sempre dato per immediato il suo arrivo. A tutt'oggi però il censimento degli istituti scolastici italiani è sempre rimasto solo sulla carta;
impegna il governo:
a porre in essere, nel più breve tempo possibile, un deciso snellimento e una semplificazione delle procedure vigenti per la richiesta e l'attivazione delle risorse destinate all'edilizia scolastica, al fine di consentire la spesa delle somme già impegnate, entro il 15 dicembre 2015;
proprio al fine di operare rapidamente tale snellimento, nonché una relativa semplificazione nelle procedure, a rendere operativo e funzionale il Fondo unico per l'edilizia scolastica, di cui al decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in legge 17 dicembre 2012, n. 221, art. 11;
a dare immediata attuazione al comma 3 deIl'articolo 1 del D.M. 23 gennaio 2015 recante "Modalità di attuazione della disposizione legislativa relativa a operazioni di mutuo che le regioni possono stipulare per interventi di edilizia scolastica e residenziale";
ad attivare tempestivamenta una vera Anagrafe unica degli edifici scolastici al fine di programmare gli interventi necessari per il miglioramento dell'edilizia scolasica e indirizzare le risorse sugli edifici più bisognosi di cure.
(0/1977/24/5)
MONTEVECCHI, BULGARELLI, LEZZI, SERRA, BLUNDO, SCIBONA