• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01605 il 1o agosto 2013, l'amministratore delegato di Finmeccanica, Alessandro Pansa, riguardo ad Ansaldo Breda, ha avanzato l'ipotesi della creazione di una bad company per le attività legate al...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01605presentato daFERRARA Francesco detto Cicciotesto diMartedì 6 agosto 2013, seduta n. 66

FERRARA e AIRAUDO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
il 1o agosto 2013, l'amministratore delegato di Finmeccanica, Alessandro Pansa, riguardo ad Ansaldo Breda, ha avanzato l'ipotesi della creazione di una bad company per le attività legate al trasporto regionale e i tram;
nel corso di un solo anno, sul futuro di Ansaldo Breda, sono state prospettate da parte dei vertici di Finmeccanica le più svariate soluzioni: dalla vendita totale, alla ricerca di una partnership industriale, alla chiusura di alcuni stabilimenti;
ad avviso degli interroganti, l'unica cosa che emerge con chiarezza è la troppa semplicità con cui si ritiene che il vero problema di Finmeccanica sia rappresentato da Ansaldo Breda, senza considerare le opportunità di mercato che proprio il trasporto regionale e le reti tranviarie possono avere nel mondo;
il piano annunciato da Pansa durante la presentazione dei risultati semestrali agli analisti prevede, in sostanza, di dividere in due Ansaldo Breda per far confluire in una bad company tutti i contratti da lui definiti «più complicati» per lasciare nella «nuova entità» le attività legate all'alta velocità ferroviaria e al trasporto metropolitano. In sintesi, ad avviso degli interroganti l'unica iniziativa straordinaria che l'amministratore delegato di Finmeccanica riesce a mettere in campo per risolvere le inefficienze strutturali e congiunturali dell'azienda sarebbe quella dello spacchettamento con la conseguente volontà del management di disfarsi di un settore strategico per il nostro Paese, salvaguardandone soltanto una minima parte definita «buona»;
sarebbe auspicabile che il Governo non favorisca la strada tracciata dall'attuale amministratore delegato di Finmeccanica, Alessandro Pansa che vorrebbe concentrare l'attività di Finmeccanica sui settori dell'aerospazio e difesa, quando invece occorrerebbe un intervento deciso per rilanciare tutto il settore civile del gruppo Finmeccanica, da AnsaldoBreda a Ansaldo STS, a Ansaldo Energia, a BredaMenarini, che rappresentano una ricchezza professionale, occupazionale e industriale per il nostro Paese, investendo quindi su processi e prodotti e rilanciando la progettazione;
il Governo, dunque, dovrebbe bloccare immediatamente qualsiasi processo di depotenziamento e alienazione della tecnologia che si otterrebbe attraverso la cessione degli asset civili o la creazione di bad company;
concentrare l'attività di Finmeccanica nel solo settore militare e della difesa, provocherebbe, ad avviso degli interroganti, una forte penalizzazione per l'intero gruppo Finmeccanica ed il Paese rimarrebbe privo di un patrimonio industriale strategico di primaria importanza;
per rilanciare Finmeccanica è necessario che il settore civile torni ad essere un punto di riferimento strategico per il gruppo e per il Paese;
vi è ad esempio la necessità che il Governo metta in atto politiche industriali volte a ricomporre la filiera del settore ferroviario e, AnsaldoBreda nella costruzione dei treni, Ansaldo STS nel segnalamento e sistemi, Ansaldo Energia nella produzione di energia, turbine a gas e a vapore, generatori e centrali elettriche complete e BredaMenarini nella produzione di autobus, sono aziende di eccellenza, rappresentando nel mercato mondiale un settore in netta crescita e produttivo di utili;
esattamente un mese fa il Governo, nel rispondere ad una interpellanza urgente presentata dal Gruppo Sinistra Ecologia e Libertà, (n. 2-00125) ha sottolineato: a) che l'amministratore delegato nei mesi scorsi ha fatto un lavoro molto importante di riorganizzazione dell'azienda stessa nel suo insieme; b) che il presidente nominato, Gianni De Gennaro, è persona di altissima qualità ed esperienza; c) che la nomina dell'ambasciatore Minuto Rizzo risponde esattamente ai criteri necessari a Finmeccanica; d) che il Governo stava seguendo con grande attenzione il processo di riorganizzazione del gruppo, nonché la focalizzazione degli investimenti del stesso Gruppo su alcuni settori strategici tra cui anche quello civile;
il Governo, peraltro, ha auspicato che qualsiasi decisione riguardante il perimetro di azione di Finmeccanica avvenga salvaguardando il radicamento direzionale e produttivo delle società controllate nel nostro Paese, e puntando soprattutto a salvaguardare la presenza territoriale degli impianti, le competenze, i livelli occupazionali, il know-how;
purtroppo, i dubbi degli interroganti di allora sono addirittura aumentati, perché se le uniche soluzioni proposte dal nuovo vertice sono solo legate a politiche di dismissione e «spacchettamenti», il tema di capire chi faccia la politica industriale in quel gruppo rimane e nel nuovo assetto continua a non essercene traccia;
vero è che ci sarebbe bisogno di una riorganizzazione profonda, a partire da Ansaldo Breda, ma il processo di riorganizzazione dovrebbe avvenire dentro una logica di mantenimento, di difesa e di sviluppo di queste aziende e, soprattutto, dentro il perimetro di Finmeccanica;
peraltro, dalle parole dello stesso Pansa emerge come sia sempre più evidente il fatto di voler utilizzare la Ansaldo Sistemi e Segnalamento per liberarsi di Ansaldo Breda. Infatti, un'altra ipotesi avanzata è quella di mettere sui mercato anche Ansaldo STS, sperando che, chi è interessato a quell'azienda, possa acquistare anche Ansaldo Breda, operazione che, ad avviso degli interroganti, sarebbe sicuramente sbagliata –:
quali azioni urgenti il Governo intenda assumere, in qualità di azionista di riferimento di Finmeccanica, affinché Finmeccanica stessa modifichi la propria strategia industriale attraverso investimenti e anche con trasferimento di tecnologie dal militare al civile, fermando qualsiasi ipotesi di cessione degli asset civili o di creazione di bad company, a partire da AnsaldoBreda, Ansaldo STS, Ansaldo Energia e BredaMenarini, così da garantire che le scelte della società vadano nella direzione dello sviluppo e del rilancio produttivo dei settori e degli stabilimenti che rappresentano un'importantissima risorsa strategica per il Paese e se il governo non intenda convocare immediatamente un tavolo di confronto per esaminare sin da subito la situazione del gruppo Finmeccanica e discutere sul futuro di AnsaldoBreda. (4-01605)