• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00853 martedì 7 maggio 2013, i comitati AmbienteVenezia, Medicina Democratica, Comitato NO Grandi Navi e Laguna Bene Comune hanno inviato una segnalazione al comune di Venezia, alla capitaneria di...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00853presentato daMALISANI Giannatesto diMartedì 6 agosto 2013, seduta n. 66

MALISANI, MARTELLA, ZOGGIA, MOGNATO e MURER. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
martedì 7 maggio 2013, i comitati AmbienteVenezia, Medicina Democratica, Comitato NO Grandi Navi e Laguna Bene Comune hanno inviato una segnalazione al comune di Venezia, alla capitaneria di porto e all'Agenzia regionale protezione e prevenzione ambientale del Veneto (ARPAV), denunciando gli «evidenti e ripetuti episodi di inquinamento atmosferico provocato dalle navi da crociera in transito all'interno della laguna di Venezia e dentro la città di Venezia»;
la stessa denuncia era partita il 23 marzo 2013 per MSC Divina, il 31 marzo per MSC Fantasia, il 2 aprile per Nave Zenith, il 7 aprile per MSC Fantasia ed il 21 aprile per MSC Fantasia;
l'ultima segnalazione in ordine di tempo riguarda, invece, i molteplici casi d'inquinamento atmosferico avvenuti durante la giornata di lunedì 6 maggio 2013, provocati da navi in fase di entrata in laguna alla mattina, in fase di stazionamento alla Marittima e in fasi di uscita nel pomeriggio;
i «palazzi galleggianti» mettono in pericolo il delicato equilibrio della Laguna e della fragile città di Venezia;
è passato più di un anno dalla tragedia del Giglio, che ha indotto i ministri pro tempore delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a emanare ai primi di marzo del 2012 un decreto che, per Venezia, vieta il passaggio delle navi di stazza lorda superiore alle 40 mila tonnellate in Canale della Giudecca e in Bacino di San Marco. Tuttavia, l'attuazione di tale divieto rimane subordinato alla «disponibilità di vie di navigazione alternative a quelle vietate, come individuate dall'Autorità marittima con proprio provvedimento»;
il sindaco di Venezia ha incontrato nei primi giorni di maggio a Roma il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ponendogli l'urgenza di affrontare il tema del passaggio delle «grandi navi» in Bacino di San Marco anche alla luce del richiamato «decreto rotte» del marzo 2012;
Governo, magistrato alle acque, capitaneria di porto, comune, ciascuno per le proprie competenze sono chiamati in causa affinché siano presi provvedimenti a tutela della sicurezza della città, della salute dei cittadini, del recupero ambientale della laguna;
è a rischio uno dei patrimoni culturali più rilevanti e significativi del mondo e deve essere interesse prioritario di tutta la nazione la sua tutela e conservazione;
il 7-8-9 giugno 2013 si sono svolte le giornate di mobilitazione internazionale, con lo slogan «No Grandi navi a Venezia», a tutela della laguna, del patrimonio architettonico della città di Venezia, dell’habitat, della sicurezza degli edifici e delle persone;
il drammatico incidente all'interno del porto di Genova ha evidenziato in tutta la sua gravità i rischi connessi alla navigazione e alla manovra di navi di stazza medio-grande all'interno dei bacini acquei;
il passaggio, documentato con foto e video dai presenti, della Carnival Sunshine del 27/7 a pochi metri dalle Rive dei Sette Martiri e degli Schiavoni ha evidenziato in modo clamoroso che le preoccupazioni relative al passaggio delle grandi navi sono da tenere nella massima considerazione, così come evidenziato dal Ministro Orlando che ha dichiarato che l'episodio della nave da crociera Carnival Sunshine «conferma la presenza di un alto rischio»;
la diffusione in tutto il mondo delle immagini del passaggio delle «grandi navi» e i rischi connessi determinano un grave pregiudizio per la credibilità del Paese, basti pensare a quali furono le reazioni e gli effetti che si produssero a seguito dei crolli di Pompei –:
se non sia opportuno – a garanzia della sicurezza della navigazione e a tutela del contesto cittadino attraversato dalle navi – assumere una soluzione a breve termine, adeguatamente verificata, che preveda interventi immediati di riduzione del rischio, tenendo in debita considerazione quanto proposto dal comune di Venezia, in vista della individuazione della soluzione definitiva. (5-00853)