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Atto a cui si riferisce:
C.5/00859 con sentenza n. 18368 del 31 luglio 2013, la Corte di cassazione, sezione lavoro, ha confermato in via definitiva la sentenza della corte di appello di Potenza che ha sancito l'antisindacalità...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 agosto 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00859

Passo ad illustrare l'atto parlamentare presentato dagli onorevoli Placido, Airaudo e Di Salvo, relativo al reintegro dei tre operai della Fiat Sata di Melfi a seguito della recente pronuncia della Corte di Cassazione.
Come riferito dagli onorevoli interroganti, la sezione lavoro della Corte di Cassazione ha infatti confermato in via definitiva la sentenza della Corte di appello di Potenza che aveva sancito l'antisindacalità del licenziamento senza preavviso di tre operai dello stabilimento Fiat Sata di Melfi.
I medesimi interroganti fanno riferimento a notizie di stampa secondo cui i lavoratori in questione non sono stati al momento reintegrati ma piuttosto sarebbero pagati dall'INPS con la Cassa Integrazione Straordinaria senza rotazione.
Sulla vicenda mi limito a riportare le informazioni attualmente in possesso della competente Direzione Generale del Ministero che rappresento e gli elementi forniti dall'INPS.
In particolare faccio presente che con decreto direttoriale del 18 giugno 2013 è stato approvato il programma di ristrutturazione aziendale per il periodo dall'11 febbraio 2013 al 31 dicembre 2014 della Sata Spa con sede e unità produttiva in Melfi. Con il medesimo decreto è stata anche autorizzata la corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore dei lavoratori dipendenti per un massimo di 5541 unità lavorative dell'unità produttiva di Melfi, per il periodo dall'11 febbraio 2013 al 10 agosto 2014.
Per tali prestazioni non è previsto il pagamento diretto da parte dell'INPS, quanto piuttosto il successivo conguaglio delle prestazioni anticipate dall'azienda. Sulla base delle informazioni fornite dall'INPS, non risulta al momento pervenuta all'Istituto la relativa richiesta di autorizzazione al conguaglio.
Con riferimento al quesito posto dagli onorevoli interroganti, faccio presente che al momento non risulta pervenuta ai competenti uffici del Ministero che rappresento alcuna richiesta da parte dell'azienda finalizzata a ricomprendere i tre lavoratori in questione tra quelli interessati al programma di ristrutturazione aziendale già autorizzato.