• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00744 premesso che: l'aeroporto internazionale di Parma «Giuseppe Verdi» si trova in una delle zone più industrializzate d'Europa, una posizione territorialmente strategica nel cuore del...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00744presentato daGANDOLFI Paolotesto diGiovedì 23 luglio 2015, seduta n. 467

La IX Commissione,
premesso che:
l'aeroporto internazionale di Parma «Giuseppe Verdi» si trova in una delle zone più industrializzate d'Europa, una posizione territorialmente strategica nel cuore del Nord Italia, tra Milano e Bologna, con i principali servizi autostradali nazionali e ferroviari a soli 2 miglia di distanza;
il Parma International Airport, accreditato con la concessione ventennale dello Stato rinnovata di recente, è gestito da SO.GE.AP spa, società con diversi azionisti, fra cui provincia e comune di Parma, camera di commercio e Unione degli industriali di Parma. Azionista di maggioranza al 64 per cento la Meinl Bank AG che, considerando tale attività non più strategica rispetto al proprio core business, nel 2012 ha annunciato il ritiro e messo in vendita il proprio pacchetto di azioni per un valore stimato di circa 10 milioni di euro;
la società ha chiuso il proprio bilancio in perdita nel 2012 con 5.400.000 euro e nel 2013 con una perdita di 3.700.000 euro, perdite completamente coperte grazie al capitale SO.GE.AP. Il protrarsi di tale situazione ha però fortemente minacciato il futuro dello scalo rendendolo sempre più incerto;
nonostante l'assidua ricerca di un investitore a fronte di una crisi ormai definitiva denunciata più volte dal presidente della Sogeap, gli aderenti all'Unione parmense degli industriali al termine di un loro consiglio direttivo svoltosi nel giugno 2015 hanno stanziato per l'aeroporto un aumento di capitale di 5 milioni di euro, in modo da bloccarne la chiusura per i prossimi due anni;
allo stato attuale si sta ricercando attivamente un partner adatto a rilevare il pacchetto di Meinl Bank, un forte investitore che sostenga lo sviluppo del piano elaborato da SO.GE.AP, un progetto per ampliare l'aeroporto dai 200 mila passeggeri attuali fino a 2.000.000 di persone trasportate ogni anno. Il potenziale di crescita dell'aeroporto potrebbe infatti essere molto elevato se si considera il bacino ipotetico di viaggiatori interessanti: un'area vasta che si estende dal l'Emilia occidentale alla bassa Lombardia, a una distanza massima di 30/45 minuti di auto dall'infrastruttura, con circa 3 milioni di potenziali viaggiatori;
questo obiettivo necessita di un'azione coordinata di sostegno da parte delle istituzioni – Governo regione e comune – mettendo in valore la potenza strategica di un territorio in cui si trova una sede universitaria antica e di prestigio e un'alta concentrazione di attività economiche tali da rendere questo territorio la food valley italiana dove non a caso ha sede l'EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare);
è inoltre importante osservare che una eventuale chiusura danneggerebbe anche gli scali aeroportuali vicini a quello di Parma dove in situazioni di maltempo atterranno aeromobili destinati ad altri scali momentaneamente impossibilitati a riceverli,

impegna il Governo

a sostenere, per quanto di competenza, l'azione della regione, delle istituzioni locali e delle realtà economiche nella ricerca di un nuovo partner industriale e di sinergie tra l'aeroporto di Parma e gli scali vicini tali da costruire una rete infrastrutturale efficiente e in grado di rispondere in modo adeguato alle esigenze del mercato dei passeggeri del Nord Italia.
(7-00744) «Gandolfi, Patrizia Maestri, Romanini».