• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00895 l'Associazione nazionale di categoria dei promotori finanziari (ANASF), vanta oltre 12.000 iscritti e sono circa 53.000 i promotori finanziari in attività; FEDERAGENTI CISAL è...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00895presentato daRIGONI Andreatesto diMercoledì 7 agosto 2013, seduta n. 67

RIGONI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
l'Associazione nazionale di categoria dei promotori finanziari (ANASF), vanta oltre 12.000 iscritti e sono circa 53.000 i promotori finanziari in attività;
FEDERAGENTI CISAL è un'associazione sindacale di rappresentanza degli agenti e rappresentanti del commercio con circa 40.000 iscritti su un totale di circa 260.000 appartenenti a tale categoria;
in tempi non recenti la questione relativa alla debenza o meno dell'IRAP da parte di promotori finanziari ed agenti di commercio è stata affrontata – in chiave generale – dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 156 del 2001) e, in modo specifico, per gli appartenenti alle due citate categorie, dalle sentenze della Corte di Cassazione nn. 12108, 12109, 12110, 12111 del 2009, sentenze cui si è poi allineata la stessa amministrazione finanziaria con la circolare ministeriale n. 28/E del 2010; quindi è stata abbandonata la preconcetta posizione secondo la quale gli appartenenti alle due categorie, per il sol fatto di esser qualificati come imprenditori individuali, dovessero pagare l'IRAP, richiedendosi, invece, la verifica, caso per caso, dell'esistenza del requisito dell'autonoma organizzazione;
tuttavia, proprio la vaghezza e l'assenza di oggettività nel criterio individuato dell'autonoma organizzazione ha, non solo per promotori ed agenti di commercio, ma in generale per l'intero mondo dei professionisti e degli imprenditori individuali, prodotto numerose difformità di posizioni ed interpretazioni;
in termini generali, la maggior parte degli appartenenti alle due categorie dispone di un'organizzazione di mezzi molto semplice rappresentata da un'auto, un personal computer e un telefono cellulare; in alcuni casi a ciò si aggiunge la disponibilità di un ufficio condiviso con altri colleghi o ricavato utilizzando promiscuamente parte dell'abitazione privata. L'organizzazione essenziale e l'assenza di uffici di rappresentanza è determinata dal tipo di attività, in quanto entrambe si svolgono attraverso la visita a domicilio dei clienti potenziali e clienti già acquisiti;
organizzazioni minimali di mezzi come quelle appena descritte evidenziano la presenza di beni strumentali per un valore compreso tra i 50.000 ed i 60.000 euro, in larga parte rappresentati dal costo di acquisto dell'auto, cui si aggiunge quello indiretto dato dall'IVA indetraibile;
l'articolo 4, comma 2, della legge delega per la riforma fiscale, assegna al Governo il compito di meglio delineare i contorni del presupposto «dell'autonoma organizzazione» ai fini IRAP;
nell'attesa di quanto verrà a regime introdotto in attuazione della sopra citata legge delega, l'articolo 1, comma 515, della legge n. 228 del 2012 (cosiddetta legge di stabilità 2013) ha introdotto, a partire dal 2014, una esclusione da per gli imprenditori individuali ed i professionisti che non dispongano di personale dipendente ed il cui valore dei beni strumentali utilizzati nella loro attività non superi un determinato valore soglia;
quanto al valore soglia, il citato articolo 1, comma 515, prevede che lo stesso sia determinato da un decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, previo parere conforme delle competenti Commissioni parlamentari;
il fondo di dotazione a sostegno della suddetta esenzione IRAP è pari ad euro 188 milioni di euro per il 2014, di 252 milioni di euro per il 2015 e di 242 milioni di euro per il 2016;
ad oggi non risulta ancora emanato il citato decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, funzionale a permettere l'operatività dell'esenzione IRAP a partire dal 2014 –:
se il Ministero dell'economia e delle finanze abbia provveduto a redigere tale decreto attuativo e quali siano i tempi attesi per la sua emanazione;
quale sia l'orientamento relativo al valore soglia dei beni strumentali che dovrà essere individuato dal citato decreto;
se il valore complessivo dei beni strumentali ricompreso tra euro 50.000 ed euro 60.000 sia espressivo della presenza di un'organizzazione minima di mezzi e possa essere assunto dal decreto come valore soglia ai fini dell'esenzione da IRAP;
se si sia provveduto all'individuazione di criteri alternativi e aggiuntivi da affiancare al valore soglia;
se sia attualmente confermata la dotazione del fondo a sostegno dell'esenzione IRAP previsto dalla legge di stabilità 2013 e se, in previsione dell'entrata a regime nel 2014 di tale esenzione, si provvederà ad incrementare le risorse destinate a tale fondo di dotazione;
se il Ministero dell'economia e delle finanze abbia effettuato delle stime ed individuato i potenziali beneficiari di tale misura e la reale capacità del fondo di dotazione di garantire a tutti coloro che si troveranno nelle condizioni fissate dalla legge finanziaria di beneficiare dell'esenzione IRAP;
se il Ministero dell'economia e delle finanze abbia previsto e quali siano le modalità di accesso a tale regime al fine di garantire a tutti i beneficiari, nel rispetto dei requisiti, la possibilità di avvalersene.
(5-00895)