• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10007 l'Agenzia giornalistica Italia (Agi), è un'agenzia di stampa italiana, fondata nel 1950 e controllata al 100 per cento dall'Ente nazionale idrocarburi (ENI) dal 1965; l'Eni è...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10007presentato daSIBILIA Carlotesto diLunedì 27 luglio 2015, seduta n. 469

SIBILIA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
l'Agenzia giornalistica Italia (Agi), è un'agenzia di stampa italiana, fondata nel 1950 e controllata al 100 per cento dall'Ente nazionale idrocarburi (ENI) dal 1965;
l'Eni è partecipata dal Ministero dell'economia e delle finanze per una quota pari al 4,34 per cento e dalla Cassa depositi e prestiti spa per il 25,76 per cento;
la Cassa depositi e prestiti, a sua volta, è partecipata dal Ministero dell'economia e delle finanze per l'80,1 per cento del capitale;
come risulta dallo stralcio del bilancio 2013, l'Agi ha usufruito di erogazioni di denaro pubblico per un importo totale di 32.632.000 euro, ripartiti tra presidenza del Consiglio dei ministri (8.940.000 euro), gruppo Eni (17.341.000 euro) e pubblica amministrazione (6.351.000 euro, ossia circa l'85 per cento di 7.472.000 euro che è il totale della voce «pubblica amministrazione, media, industria»);
nella voce «pubblica amministrazione, media, industria» sono ricomprese le convenzioni con regioni, province, comuni, enti e società pubbliche per la ricezione dei notiziari Agi, cui si aggiungono anche altri servizi, che, a parere degli interroganti, non sono in linea con le reali esigenze di un ente pubblico;
come riporta un articolo pubblicato l'8 luglio 2013 sul sito on line ilfattoquotidiano.it dal titolo «L'Eni non bada a spese per l'informazione» a firma di Francesco Tamburini, «nel mese di febbraio l'Agi ha inoltre firmato un contratto con la presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero degli affari esteri per la realizzazione di una rassegna dei principali organi di stampa egiziani. L'agenzia di stampa ha d'altronde deciso di puntare sull'Egitto, Paese cruciale per gli affari dell'Eni, dove il gruppo italiano è tra i principali operatori petroliferi»;
nello stralcio del bilancio 2013, nella paragrafo intitolato «Profilo dell'anno», al punto «3. Agi vanta già 37 partnership attive a livello internazionale e ha varato un programma di sviluppo che prevede ulteriori 16 nuove partnership (+65 per cento) entro il 2014 focalizzate su Paesi chiave per il business Eni (es. Saudi Arabi, Libya, Iran)»;
a parere degli interroganti, il fatto che l'Agi sia controllata dall'Eni e venga finanziata dallo Stato per implementare le proprie attività anche in quei Paesi del mondo in cui l'Eni stessa sta sviluppando affari legati al petrolio, rappresenta un chiaro caso di conflitto di interessi –:
se il Governo non ritenga di assumere iniziative, anche normative, affinché si ponga rimedio alle criticità di cui in premessa, posto che l'Agenzia, a parere dell'interrogante, opera nel libero mercato in posizione di vantaggio rispetto alle altre aziende concorrenti. (4-10007)