• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10053 l'ACI ha indetto un concorso pubblico per esami per il conferimento di dodici posti di dirigente di seconda fascia, nel ruolo del personale dirigente dell'Automobile Club d'Italia. Il testo...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10053presentato daD'ARIENZO Vincenzotesto diMercoledì 29 luglio 2015, seduta n. 471

D'ARIENZO. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
l'ACI ha indetto un concorso pubblico per esami per il conferimento di dodici posti di dirigente di seconda fascia, nel ruolo del personale dirigente dell'Automobile Club d'Italia. Il testo integrale del bando è pubblicato sul sito istituzionale dell'Ente www.aci.it nella sezione pubblicità legale/bandi di concorso;
come dispone espressamente l'articolo 1, comma 425, della legge n. 190 del 2014, è prioritaria la ricollocazione dei dipendenti provinciali in sovrannumero, fatto poi confermato anche con la deliberazione della Corte dei conti, sezione autonomie, 16 giugno 2015, n. 19. Tale priorità vale per qualsiasi tipo di assunzione che si ponga in contrasto con gli scopi delle norme citate;
il bando sembra all'interrogante non rispettare le disposizioni contenute nella legge n. 190 del 2014 commi 421, 422, 425, senz'altro applicabili anche all'Automobile Club d'Italia, al quale, in vigenza delle disposizioni indicate, sarebbe consentito esclusivamente negli anni 2015 e 2016 assumere vincitori di concorsi le cui graduatorie risultino vigenti o approvate alla data dell'1 gennaio 2015 o lavoratori in sovrannumero delle province. La circostanza, invece, che l'Ente ACI abbia bandito il concorso evidenzierebbe che non vi siano graduatorie vigenti o approvate alla data del 1o gennaio 2015;
l'assunzione relativa all'avviso pubblico in questione pare anche contrastare con il disposto dell'articolo 34, comma 6, del decreto legislativo 165 del 2001, laddove prevede che «Nell'ambito della programmazione triennale del personale di cui all'articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, l'avvio di procedure concorsuali e le nuove assunzioni a tempo indeterminato o determinato per un periodo superiore a dodici mesi, sono subordinate alla verificata impossibilità di ricollocare il personale in disponibilità iscritto nell'apposito elenco». Ricordato che la collocazione dei dipendenti provinciali in sovrannumero è funzionale alla loro possibile messa in disponibilità a decorrere dal 1o gennaio 2017, apparirebbe evidente che sottraendo un posto disponibile per dirigenti provinciali in sovrannumero mediante il concorso in questione, l'Automobile Club d'Italia violerebbe sul piano sostanziale l'articolo 1, comma 425, della legge 190 del 2014, letto in combinato disposto col citato articolo 34, comma 6, del decreto legislativo 165 del 2001, in quanto contribuirebbe a spingere dirigenti in sovrannumero, virtualmente già in indisponibilità, verso una situazione di disponibilità non più solo di fatto, ma anche di diritto;
occorrerebbe verificare se sussistano profili di danno erariale. Infatti, l'Automobile Club d'Italia, attivando le assunzioni indicate:
a) attiverebbe una spesa pubblica nuova, in quanto introduce 12 nuove unità lavorative nel sistema pubblicistico; laddove invece attivasse la procedura di mobilità imposta dalla legge 190 del 2014, l'assunzione di dirigenti provinciali in sovrannumero non creerebbe un incremento di pesa pubblica;
b) aggraverebbe la situazione finanziaria delle province, impedendo radicalmente che esse possano ridurre la propria spesa di personale, pur essendovi posti liberi per la ricollocazione di dirigenti in sovrannumero –:
se il bando e la procedura concorsuale attivata si pongano in contrasto con la normativa citata, considerato che si sottraggono al processo di ricollocazione dei dipendenti provinciali i 12 posti previsti;
se per effetto di tale eventuale violazione di legge, il bando e le conseguenti assunzioni siano da considerare oltre che illegittime, anche nulle, come dispone espressamente l'articolo 1, comma 425, della legge 190 del 2014. (4-10053)