• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/02124 ALICATA - Ai Ministri dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che a quanto risulta all'interrogante: in data 5 luglio 2015 l'armatore della nave "Sti Dama" aveva...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02124 presentata da BRUNO ALICATA
venerdì 31 luglio 2015, seduta n.495

ALICATA - Ai Ministri dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

in data 5 luglio 2015 l'armatore della nave "Sti Dama" aveva programmato il cambio dell'equipaggio imbarcato, da svolgersi nel porto di Augusta (Siracusa), sfruttando i 2 giorni di sosta della nave per le operazioni di carico e scarico;

la nave, battente bandiera delle Isole Marshall, con 50.000 tonnellate di portata, ha attraccato al pontile Sasol del porto. Il comandante e il direttore di macchina erano imbarcati da circa un mese, mentre 21 membri dell'equipaggio necessitavano di sostituzione;

a tal proposito, la Polizia di frontiera di stanza nel porto di Augusta avrebbe manifestato la necessità di ottenere 5 giorni per evadere le pratiche di imbarco e sbarco dell'equipaggio;

dal canto suo l'armatore, conscio che uno stanziamento in porto per ulteriori 2 giorni avrebbe causato un ingente costo (di oltre 20.000 euro al giorno), ha deciso di trasferire l'equipaggio, tramite un volo aereo, nel porto di Malta, così come la nave, dopo aver terminato le operazioni di carico e scarico;

da notizie in possesso dell'interrogante, nell'era di internet e delle pratiche digitali, il limite di 5 giorni per evadere pratiche di imbarco e sbarco, è iniquo e non corrisponde alla realtà;

a giudizio dell'interrogante, procedendo in tale maniera, si è scontentato tutti: armatore, marittimi e agenzia. Non è concepibile che il porto di Augusta, snodo fondamentale per il Mediterraneo, debba "morire" per la troppa burocrazia nell'indifferenza generale. È necessario intervenire sullo snellimento della burocrazia che è uno dei veri guai della rada Megarese,

si chiede di sapere:

quali orientamenti i Ministri in indirizzo intendano esprimere, in riferimento a quanto esposto in premessa e, conseguentemente, quali iniziative vogliano intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per porre rimedio alla questione descritta in premessa;

se non ritengano di dover sollecitare azioni volte alla semplificazione e alla sburocratizzazione delle pratiche di imbarco e sbarco nei porti italiani, con particolare attenzione per quelli strategici;

se non vogliano attivare i propri poteri ispettivi presso il presidio di Polizia di frontiera presente nel porto di Augusta, affinché non si ripetano tali situazioni che, oltre a scontentare i diretti interessati, creano destabilizzazioni anche all'indotto.

(3-02124)