• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/00974/064 premesso che: il provvedimento in esame reca, all'articolo 41, disposizioni in materia ambientale; tra le criticità che interessano la tutela...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/974/64 presentato da ALDO DI BIAGIO
martedì 6 agosto 2013, seduta n. 090

Il Senato, in sede di esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia,
premesso che:
il provvedimento in esame reca, all'articolo 41, disposizioni in materia ambientale;
tra le criticità che interessano la tutela dell'ambiente e del territorio destano crescente perplessità gli effetti derivanti dall'approvazione, nel corso della precedente legislatura, dell'articolo 35 del Decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, che ha disposto la riapertura delle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi nei mari italiani, determinando il rischio di gravi criticità di natura ambientale;
la norma, che rischia di inaugurare una sconsiderata speculazione da parte di soggetti imprenditoriali e industriali potenzialmente coinvolti, espone i nostri ecosistemi marini ad una grave situazione di criticità;
secondo quanto emerso dai dati presentati da ISPRA, INGV e CNR nel corso di un'audizione presso la Commissione ambiente del Senato, un'effettiva riapertura delle trivellazioni e delle procedure esplorative per la ricerca del petrolio, lungi dal determinare il conseguimento di obiettivi energetici di rilievo, provocherebbe un danno ambientale di inestimabile valore, avendo un impatto deleterio sulla flora e sulla fauna marina, sullo stato delle acque e conseguentemente sul turismo che costituisce una delle attività principali delle aree che si affacciano su quel mare;
il citato articolo 35 determina serie criticità di natura ambientale in particolare nel mare Adriatico, dove le aree interessate dal provvedimento, ovvero da richieste di autorizzazione alla ricerca ed estrazione, sarebbero almeno 16;
l'eventualità di un'effettiva riapertura delle trivellazioni e delle procedure esplorative per la ricerca del petrolio, lungi dal determinare il conseguimento di obiettivi energetici di rilievo, provocherebbe un danno ambientale di inestimabile valore, avendo un impatto deleterio sulla flora e sulla fauna marina, sullo stato delle acque e conseguentemente sul turismo che costituisce una delle attività principali delle aree che si affacciano su quel mare;
in merito a tale circostanza e sulla base del citato ciclo di audizioni recentemente svolto sul tema, la 13º Commissione (Ambiente, territorio e beni ambientali) del Senato ha formulato, nell'ambito del parere espresso sul provvedimento in esame, un'osservazione molto chiara, evidenziando come «nell'ambito complessivo delle finalità e degli obiettivi da conseguire mediante il decreto-legge n. 69 del 2013, andrebbe inoltre disposta la soppressione dell'articolo 35 del decreto-legge 22 giugno 2013, n.83 (c.d. decreto sviluppo)»;
impegna il Governo ad adottare le opportune misure, anche di natura normativa, finalizzate alla soppressione dell'articolo 35 del decreto-legge 22 giugno 2013, n. 83, dando accoglimento alle osservazioni eccepite dalla 13º Commissione in sede di parere sul provvedimento in esame, nonché in linea con le evidenze provenienti da accreditati referenti del mondo istituzionale e associazionistico.
(numerazione resoconto Senato G41.100)
(9/974/64)
DI BIAGIO