• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02133 Elena FERRARA, D'ADDA, FAVERO, MANASSERO, BORIOLI, FISSORE, RICCHIUTI, ZANONI, Mauro Maria MARINO - Ai Ministri della difesa, dell'interno e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02133 presentata da ELENA FERRARA
lunedì 3 agosto 2015, seduta n.496

Elena FERRARA, D'ADDA, FAVERO, MANASSERO, BORIOLI, FISSORE, RICCHIUTI, ZANONI, Mauro Maria MARINO - Ai Ministri della difesa, dell'interno e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:

presso l'aeroporto militare di Cameri (Novara), è stato realizzato negli anni scorsi l'unico centro europeo di assemblaggio finale e di verifica per i velivoli F-35 destinati ai Paesi europei (la FACO, final assembly and check out/maintenance), che farà da base per la linea di manutenzione, riparazione, revisione e aggiornamento di tutti gli F-35 europei (esclusi quelli inglesi) e quelli americani che operano nel Mediterraneo (la MROU&U, maintenance, repair, overhaul and upgrade); il sito che si estende su una superficie di circa 500.000 metri quadri contiene 20 fabbricati divisi in produttivi, tecnologici, logistici e di servizio per una superficie coperta di oltre 100.000 metri quadri;

come emerso dalla documentazione a suo tempo fornita dal Governo italiano, la scelta della località di Cameri fu determinata sia dalla richiesta statunitense di realizzare, per ragioni di sicurezza, la linea di assemblaggio finale e di verifica su un'area militare, sia in base a criteri di competenza tecnica, ottimizzazione delle risorse, posto che in tale base militare erano stati già realizzati in passato investimenti per costituire il primo reparto manutenzione velivoli per le linee dei velivoli Tornado ed EF2000;

considerato che:

da tempo alcune associazioni e organizzazioni sindacali attive sul territorio segnalano presunte irregolarità e violazioni, da parte delle aziende private che operano all'interno dello stabilimento, della normativa in materia di lavoro e di affidamento dei contratti, nonché l'insufficienza di adeguati controlli ai varchi di ingresso e addirittura la presenza all'interno dello stesso stabilimento di lavoratori in nero;

inoltre, da alcune segnalazioni pervenute agli interroganti, si apprende che sarebbe stato aperto un nuovo varco di accesso alla base aerea militare, peraltro non presidiato da personale militare ma da dipendenti di istituti di vigilanza privata che prestano la loro attività per conto delle aziende operanti all'interno dello stabilimento industriale FACO;

una simile situazione, qualora dovesse corrispondere al vero, sarebbe fortemente preoccupante ed allarmante, ciò soprattutto per 2 motivi: il primo, di carattere più generale, legato alla potenziale vulnerabilità di un sito così delicato, che potrebbe anche essere considerato obiettivo di attentati, anche di stampo terroristico; il secondo legato alla permeabilità del sito stesso, appetibile a soggetti legati alla criminalità organizzata, che potrebbero in maniera surrettizia aggiudicarsi subappalti, puntando sulla possibilità di "addomesticare" i controlli di un varco non presidiato da personale militare;

rilevato, altresì, che:

gran parte degli appalti relativi ai lavori per la realizzazione del secondo varco sarebbe stata aggiudicata dal gruppo Maltauro, che, a sua volta, l'avrebbe subappaltata alla Cerutti Lorenzo Srl, società del gruppo Eco-Nord;

la Maltauro costruzioni risulta coinvolta in inchieste riguardanti appalti truccati, anche per i lavori di realizzazione di Expo 2015,

si chiede di sapere:

se le informazioni riportate corrispondano al vero, in particolare quelle relative all'apertura di un nuovo varco non sottoposto ad un sistema di sorveglianza militare, e se i Ministri in indirizzo non ritengano che tale circostanza possa, in qualche modo, compromettere la sicurezza complessiva dell'intera area militare;

se non ritengano necessario avviare le opportune attività ispettive di competenza, anche al fine di accertare il rispetto da parte delle ditte appaltanti o subappaltanti della normativa in materia di sicurezza sul lavoro e di documentazione antimafia, nonché per verificare l'adozione dei migliori standard per la salute e la sicurezza del personale, civile e militare, che opera all'interno dello stabilimento e degli abitanti che vivono nell'area limitrofa all'aeroporto;

se e quali ulteriori elementi siano in grado di fornire, anche al fine di fugare ogni dubbio circa il rischio di una potenziale situazione di insicurezza dell'intera area nonché il verificarsi di gravi irregolarità, illegittimità e pericolose infiltrazioni, anche criminali, nella gestione del complesso delle attività dello stabilimento.

(3-02133)