• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02150 MONTEVECCHI, PAGLINI, SERRA, BERTOROTTA, PUGLIA, BUCCARELLA, MORONESE, CASTALDI - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo - Premesso che: nel dicembre 2014, il...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02150 presentata da MICHELA MONTEVECCHI
mercoledì 5 agosto 2015, seduta n.498

MONTEVECCHI, PAGLINI, SERRA, BERTOROTTA, PUGLIA, BUCCARELLA, MORONESE, CASTALDI - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo - Premesso che:

nel dicembre 2014, il Ministro in indirizzo, interveniva presso la 7a Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport) del Senato per illustrare la riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;

la riforma si è ispirata ai principi della cosiddetta spending review, con l'ambizione di raggiungere obiettivi riorganizzativi di ampio respiro. La riforma, come si evince dalle prime dichiarazioni del ministro Franceschini riportate nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Ministero in data 11 dicembre 2014: "è stata costruita per integrare pienamente cultura e turismo, semplificare l'amministrazione periferica, ammodernare la struttura centrale, rilanciare le politiche di innovazione e formazione, valorizzare le arti e l'architettura contemporanee con particolare riferimento alle periferie urbane e per dare maggiore autonomia ai musei statali italiani, finora grandemente limitati nelle loro potenzialità";

nelle sue intenzioni quindi si intravedeva un cambiamento di rotta, idoneo a rafforzare la centralità della cultura ed il rilancio di tutti i settori dei beni e delle attività culturali, sia quelli di primaria importanza, sia quelli periferici;

ciò nonostante, risulta agli interroganti che nella Regione Emilia-Romagna il ruolo del soprintendente dell'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali (IBC), attesa la cessazione del rapporto di lavoro per raggiunti limiti di servizio del titolare dell'incarico, è stato assunto dal direttore del medesimo istituto;

le norme regionali vigenti prevedono che, qualora una posizione apicale risulti non coperta, le funzioni esercitate dal dirigente risalgono al direttore, nel caso di specie, al direttore dell'IBC; tuttavia, sebbene lo scopo sia quello di garantire la continuità dell'azione amministrativa, la funzione e la competenza del soprintendente sono particolari in quanto il soggetto preposto, di norma, è dotato della competenza specifica e dei titoli necessari per ricoprire il ruolo assegnato;

considerato che:

dal 1983 fa parte dell'IBC la Soprintendenza regionale per i beni librari e documentari, che gestisce gli interventi per le biblioteche e gli archivi storici;

nel caso in questione, si tratta di una figura preposta alla Soprintendenza per i beni librari e documentari che svolge il servizio tecnico-scientifico in quanto all'ufficio spettano il compito di tutela, conservazione, censimento, valorizzazione e promozione dei beni librari e documentari e delle strutture bibliotecarie e archivistiche sul territorio regionale;

nel territorio dell'Emilia-Romagna, sono circa 1.300 le biblioteche esistenti, con un complesso di volumi pari a circa 20 milioni, ai quali vanno aggiunti i documenti in formati diversi (DVD, CD, opere di grafica, immagini, manifesti, eccetera); tra le biblioteche, ben 462 appartengono agli enti locali (molte sono di antica tradizione) e possiedono un patrimonio librario complessivo di oltre 12 milioni di volumi;

in ambito bibliotecario, il Ministero, mediante la Soprintendenza, esercita le funzioni di indirizzo e programmazione predisponendo il programma poliennale degli interventi; esercita anche funzioni di vigilanza sul patrimonio librario e documentario, promuove il censimento e la catalogazione dei beni librari e documentari nonché lo sviluppo dei servizi e delle attività degli istituti bibliotecari di enti locali;

sebbene le funzioni di soprintendente continuino ad essere esercitate dal direttore, a parere degli interroganti è evidente che lo stesso, non avendo le competenze necessarie, potrà svolgere solo funzioni di ordinaria amministrazione, in un settore che invece richiede interventi specifici data la peculiarità del patrimonio culturale complessivo tutelato,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

se non ritenga opportuno per la copertura del posto vacante, come per le altre posizioni dirigenziali scoperte, valutare con urgenza l'attivazione di procedure selettive nel rispetto delle modalità previste dalla normativa vigente e, nel caso, indicare il crono-programma entro il quale avvia.

(3-02150)