• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06261 l'articolo 3 della Costituzione prevede che «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale»; l'articolo 32 della Costituzione cita: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06261presentato daGIORDANO Silviatesto diMercoledì 5 agosto 2015, seduta n. 476

SILVIA GIORDANO, GRILLO, LOREFICE, DI VITA e MANTERO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
l'articolo 3 della Costituzione prevede che «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale»;
l'articolo 32 della Costituzione cita: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana»;
il decreto ministeriale 70/02.04.2015, regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, individua l'articolazione della rete ospedaliera prevedendo reti, per patologia adottando il modello hub&Spoke. In particolare riguardo la disciplina di radioterapia oncologica il regolamento individua un bacino di riferimento compreso fra un minimo 600.000 persone ed un massimo 1.200.000 che tenga in considerazione anche criteri quali i volumi di attività, gli esiti nonché la percorrenza ai fini di garantire un corretto servizio per i pazienti;
le regioni sono tenute entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto ministeriale alla presentazione di un provvedimento generale di programmazione a garanzia del progressivo adeguamento del servizio sanitario regionale agli standard previsti;
il 23 giugno 2015, con la circolare numero 2520/c, il sub commissario alla sanità della regione Campania Mario Morlacco comunicava a tutti i direttori generali delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere campane che i tetti di spesa per il 2015 destinati alla branca di patologia specialistica sarebbero restati invariati rispetto a quelli fissati nel 2014, in ossequio ai princìpi di contenimento della spesa dettati dalla spending review;
nella suddetta circolare si sottolineava che la branca di patologia specialistica comprendeva anche le due macroaree della dialisi e della radioterapia «salvo possibili aggiustamenti in funzione di specifiche esigenze»;
lo stesso sub commissario Morlacco evidenziava una «preoccupante tendenza all'incremento della produzione, in particolare per la branca di patologia clinica», e di conseguenza invitava le aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche ad «attivare immediatamente ogni utile iniziativa per implementare al massimo l'attività delle proprie strutture di specialistica ambulatoriale e, soprattutto, di dialisi e radioterapia»;
entro 15 giorni dalla suddetta circolare, i direttori e i commissari straordinari di tutte le aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere, aziende ospedaliere universitarie e dell'IRCCS Pascale avrebbero dovuto fornire al sub commissario Morlacco «una dettagliata relazione sulle iniziative assunte per incrementare adeguatamente le prestazioni di specialistica ambulatoriale e, segnatamente, di dialisi e radioterapia» per poi instaurare «rapporti di reciproca collaborazione tra strutture pubbliche e private per evitare difficoltà nell'assicurazione dell'assistenza»;
l'obiettivo del sub commissario è «un ulteriore maggiore impegno delle strutture pubbliche anche per la Radioterapia»;
finora in Campania le prestazioni specialistiche di dialisi e radioterapia sono garantite per lo più da centri privati accreditati, infatti dei 22 presidi erogatori presenti se ne contano 12 privati (8 polispecialistici e 4 case di cura) e 10 pubblici;
le province di Avellino e Benevento sono completamente sprovviste di tali presidi specialistici e a fronte di 39 strutture previste per la Campania ne sono state attivate solo le 22 di cui sopra;
il 16 luglio 2015, il giornale on line Quotidianosanità.it lanciava l'allarme sul paventato blocco dell'erogazioni della radioterapia. All'Asl Napoli Nord, i fondi per le prestazioni sono terminati il 16 giugno scorso, mentre a settembre toccherà all'Asl Salerno e all'Asl Na1 Centro, per arrivare poi ad ottobre con lo stop di Caserta. Solo l'Asl Na3 Sud potrà resistere fino al prossimo dicembre;
a leggere le dichiarazioni del presidente dell'Aspat Campania, Pier Paolo Polizzi, rilasciate al Quotidianosanità.it, all'Asl Na2 un solo centro avrebbe speso, fino al mese di maggio 2015, 7 milioni di euro –:
se il Ministro sia a conoscenza dell'allarme lanciato dall'Aspat;
quali controlli di competenza siano stati attivati riguardo alla definizione della rete oncologica presente e futura all'interno del servizio sanitario regionale nonché all'aderenza agli standard previsti in merito alle prestazioni di dialisi e radioterapia;
quali controlli per quanto di competenza, siano stati attivati per accertare l'adeguamento delle strutture pubbliche all'implementazione dei propri centri ambulatoriali per garantire l'erogazione delle prestazioni di dialisi e radioterapia così come chiesto dal sub commissario alla sanità in Campania Mario Morlacco;
quali iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere per garantire una efficace ed efficiente rete pubblica del servizio sopra descritto scongiurando il blocco delle prestazioni delle branche di patologia clinica in Campania. (5-06261)