• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00329 MANASSERO, ESPOSITO Stefano, BORIOLI, ALBANO, CALEO, FORNARO, DIRINDIN, MICHELONI, LEPRI, MARINO Mauro Maria, ZANONI, FERRARA Elena, FISSORE, VATTUONE, FAVERO - Ai Ministri delle...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00329 presentata da PATRIZIA MANASSERO
giovedì 8 agosto 2013, seduta n.093

MANASSERO, ESPOSITO Stefano, BORIOLI, ALBANO, CALEO, FORNARO, DIRINDIN, MICHELONI, LEPRI, MARINO Mauro Maria, ZANONI, FERRARA Elena, FISSORE, VATTUONE, FAVERO - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e degli affari esteri - Premesso che:

la linea ferroviaria Cuneo-Limone-Ventimiglia collega la città piemontese alla cittadina ligure attraversando un tratto di territorio francese. Tale singolare circostanza è dovuta alla cessione alla Francia di Nizza e parte della Val Roya nel 1860 e di Briga e Tenda al termine della seconda guerra mondiale (1947);

questa storica linea ferroviaria è collocata a cavallo di tre regioni: Piemonte e Liguria in Italia, Provence-Alpes-Côte d'Azur ("Paca") in Francia e rappresenta la connessione internazionale occidentale verso il mare di tutto l'arco alpino e consente di valicare le Alpi marittime per raggiungere la costa italiana. La linea è caratterizzata da un'elevata utenza sia da parte di residenti che di turisti;

considerato che:

sono necessari 27 milioni di euro per i lavori di messa in sicurezza della linea ferroviaria e per evitare che, nel tratto francese, si viaggi a 40 chilometri orari determinando un collegamento ferroviario con tempi di percorrenza così allungati da arrecare disagi fortissimi all'utenza;

la Convenzione italo-francese del 1970, che disciplina gli obblighi dei due Paesi relativamente al collegamento ferroviario ed è tuttora vigente, impone che sia l'Italia ad erogare tale somma, del tutto proporzionata al valore della linea che si aggira tra gli 8 e i 10 miliardi di euro,

si chiede di sapere:

se lo Stato italiano intenda fare fronte ai propri obblighi economici relativi alla manutenzione, stanziando i 27 milioni di euro richiesti ed evitando il determinarsi di una situazione di gravissimo disservizio con i treni obbligati a viaggiare a 40 chilometri orari e la sicurezza a rischio per i passeggeri;

quali iniziative il Governo intenda adottare, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di far segnare una virtuosa inversione di tendenza scongiurando il rischio che, in assenza di interventi qualificati, la tratta ferroviaria rischi la chiusura. Un risultato che mortificherebbe un'infrastruttura dal grande valore storico, ingegneristico e ambientale ma anche di fondamentale importanza per l'economia di un'ampia zona del nostro Paese;

se non ritenga necessario attivarsi affinché si proceda in tempi brevi ad aggiornare il trattato internazionale tra l'Italia e Francia per la manutenzione e gestione della stessa linea ferroviaria, attivando un'apposita commissione in cui devono essere adeguatamente rappresentate le Regioni e gli enti locali che già dal 2009 ne richiedono la revisione;

se, infine, nell'ambito della revisione della Convenzione citata, ritenga possibile il cofinanziamento dei lavori da parte dell'Unione europea attraverso la presentazione di appositi progetti o la valorizzazione di quanto previsto in bandi già varati.

(3-00329)