• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00763 ORELLANA, BIGNAMI, SANTANGELO, GIARRUSSO, CAPPELLETTI, CASALETTO - Al Ministro della giustizia - Premesso che: come rilevato dal CSM con il parere reso in data 8 maggio 1991, in...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00763 presentata da LUIS ALBERTO ORELLANA
giovedì 8 agosto 2013, seduta n.093

ORELLANA, BIGNAMI, SANTANGELO, GIARRUSSO, CAPPELLETTI, CASALETTO - Al Ministro della giustizia - Premesso che:

come rilevato dal CSM con il parere reso in data 8 maggio 1991, in relazione al disegno di legge n. 2478/S (relativo alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie), l'esigenza di una riforma dell'assetto territoriale degli uffici giudiziari ha costituito un punto nodale di fondamentale importanza che condiziona tutti i profili organizzativi e funzionali dell'apparato giustizia e che soprattutto condiziona la portata complessiva della risposta ed efficienza giudiziaria;

con un emendamento alla legge di conversione del decreto-legge n. 138 del 13 agosto 2011, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, è stata approvata la delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. La prospettiva delineata è quella della soppressione di 52 tribunali, 200 sezioni distaccate e 700 sedi del giudice di pace;

l'art. 1 della legge n. 148 del 14 settembre 2011 delega al Governo l'emanazione di uno o più decreti legislativi per riorganizzare la distribuzione degli uffici giudiziari, al fine di realizzare risparmi di spesa ed incremento di efficienza;

la riforma interesserà nello specifico gli uffici giudiziari di primo grado, gli uffici requirenti non distrettuali, gli uffici del giudice di pace e, conseguentemente, tutto il personale amministrativo ed i magistrati degli uffici soppressi;

considerato che:

la soppressione di alcuni tribunali di per sé non può comportare quel risparmio di spesa auspicato e promosso dal Governo. Il personale amministrativo e giudicante resta comunque in servizio, con conseguente permanenza invariata del capitolo di spesa nel bilancio dello Stato;

il ruolo delle cause dei tribunali soppressi andrà a confluire in quello già oberato del tribunale accorpante, paralizzandone l'attività e determinando un sensibile allungamento dei tempi di definizione delle controversie;

considerato altresì che:

nei tribunali impropriamente definiti "minori", come quelli di Tortona e Voghera, i tempi di risposta della giustizia sono ottimali e rispecchiano i parametri europei anche in presenza di organici sottodimensionati e non aggiornati. Tutto ciò è anche dovuto alla struttura, per così dire più contenuta dell'ufficio che, in quanto meno complessa e burocratica di quella dei grandi Tribunali, consente un più rapido accesso a tutti i servizi da parte dei cittadini e contestualmente altrettanto rapide decisioni in sede civile e penale;

tribunali come quelli di Tortona e Voghera assicurano un sistema di giustizia periferica e di prossimità rappresentando punti di riferimento per la collettività dei residenti su cui andrebbero a riverberarsi ineluttabili disagi in termini di tempi e costi per l'accesso alla giustizia;

anziché ricreare in tutti i tribunali le condizioni per raggiungere standard qualitativi di alto livello nonché strutture snelle, funzionanti ed utili alla collettività, si sopprimono alcuni esempi virtuosi per creare strutture provinciali meno efficienti per le eccessive dimensioni, con ulteriore aggravio delle difficoltà già in essere;

in quest'ottica i consigli dell'ordine degli avvocati di Voghera e Tortona, hanno deliberato rispettivamente il giorno 8 settembre e il giorno 7 ottobre 2011 di ovviare alla soppressione dei tribunali di Voghera e Tortona, attraverso un progetto di unione dei due Tribunali, dal quale derivi la creazione di una struttura unica, che estenda la competenza territoriale ad un unico territorio costituito dalla unione delle contigue circoscrizioni territoriali dei due tribunali di Voghera e Tortona;

detto progetto nasce dalla necessità di mantenere un presidio giudiziario in un'area molto vasta, che in difetto rimarrebbe abbandonata, non potendo tale ruolo essere svolto con efficacia dai tribunali di Alessandria e Pavia che, in base alla legge n. 148 del 14 settembre 2011, dovrebbero incorporare rispettivamente Tortona e Voghera;

da tale unione deriverebbero senz'altro notevoli vantaggi, sia nei termini economici delineati dalla citata legge, che in termini di efficacia dell'amministrazione della giustizia,

si chiede di sapere se non sia più opportuno, piuttosto che una mera eliminazione dei tribunali di Voghera e Tortona, un loro accorpamento in un'unica struttura, così come deliberato dai consigli dell'ordine degli avvocati di Voghera e Tortona, un tribunale che svolga le funzioni di presidio della giustizia in un vasto territorio di superficie pari a 1.784,02 chilometri quadrati.

(4-00763)