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Atto a cui si riferisce:
S.1/00132 premesso che: il fattore economico è la causa determinante per cui circa la metà degli italiani, già assediati da tasse, disoccupazione e erosione dei risparmi, ha deciso quest'anno di...



Atto Senato

Mozione 1-00132 presentata da MASSIMO BITONCI
mercoledì 4 settembre 2013, seduta n.094

BITONCI, DIVINA, CONSIGLIO, ARRIGONI, BELLOT, BISINELLA, CALDEROLI, CANDIANI, CENTINAIO, COMAROLI, CROSIO, DAVICO, MUNERATO, STEFANI, STUCCHI, VOLPI - Il Senato,

premesso che:

il fattore economico è la causa determinante per cui circa la metà degli italiani, già assediati da tasse, disoccupazione e erosione dei risparmi, ha deciso quest'anno di rinunciare alle vacanze;

nel corso del 2013, infatti, la crisi ha costretto, fino ad ora, circa 7,8 milioni di italiani a rimanere a casa e condizionato le ferie di altri 23,3 milioni di connazionali che, pur non rinunciando alle vacanze, hanno progressivamente modificato le proprie abitudini;

da un recente studio di Confartigianato emerge che, tra il 2009 e il 2013, l'indice dei prezzi dei servizi per le vacanze è aumentato del 15,1 per cento, mentre quello dei trasporti addirittura del 21,8 per cento; più contenuti, sempre nello stesso periodo, sono stati i rincari di pacchetti alberghi e ristoranti. Tutti questi indicatori, dopo 5 anni di recessione economica, pesano fortemente sulla possibilità di spesa per le vacanze delle famiglie italiane;

tali rincari, divenuti insostenibili a causa della crisi, hanno generato una riduzione della durata media dei soggiorni degli italiani che, inoltre, sono sempre più orientati verso soggiorni in case di amici e parenti, in luogo degli alberghi, segno tangibile di una vacanza all'insegna dell'economia e del risparmio;

tale contrazione dei consumi ha ripercussioni sull'industria turistica. Per la stagione 2013, si stimano perdite per 2,7 miliardi di euro di fatturato; le notizie più allarmanti riguardano l'occupazione stagionale, per cui si prevede un calo di 250-300.000 unità;

la sofferenza del mercato interno è aggravata dalla concorrenza di altri Paesi come la Croazia e addirittura l'Egitto, che attirano sempre più gli italiani con politiche tariffarie inarrivabili per il nostro Paese;

in questo contesto pesa anche un inizio di stagione fra i più disastrosi. In particolare, gli eventi calamitosi verificatisi all'inizio dell'estate sono stati determinanti per il calo di prenotazioni e di presenze di turisti in Italia, specie in riferimento agli italiani che avevano deciso di trascorrere le proprie vacanze in patria;

il settore del turismo è strategico per l'economia del Paese: il contributo del turismo al prodotto interno lordo dell'Italia ammonta ad oltre 130 miliardi di euro (circa il 9 per cento della produzione nazionale) e le persone impiegate in questo settore sono circa 2,2, milioni (un lavoratore su 10);

considerato che:

nella XVI Legislatura sono state emanate alcune disposizioni per aumentare la competitività del turismo al fine di riqualificare e rilanciare l'offerta turistica a livello nazionale e internazionale. In particolare, il piano strategico di sviluppo del turismo in Italia, adottato ai sensi dell'articolo 34-quinquies del decreto-legge n. 179 del 2012, ha messo in risalto come l'Italia ha ancora un ruolo rilevante nel turismo nazionale ed internazionale, ma stenta a tenere il passo della crescita e tende a perdere quote di mercato nei confronti dei suoi tradizionali concorrenti europei;

per prima la Germania, all'indomani dell'unificazione, emanò norme a sostegno del mercato interno del turismo che consentivano ai turisti tedeschi di detrarre dai propri redditi il costo delle vacanze trascorse in patria;

oggi anche la Svizzera discute l'applicazione di simili norme, al fine di incoraggiare i turisti locali a rimanere nei propri confini, rilanciando la domanda interna, specie nelle località meno turistiche, a beneficio dell'intero comparto industriale;

ritenuto che è necessario, in questo momento di crisi, adottare iniziative urgenti per contrastare la caduta della domanda turistica, che appare essenzialmente riconducibile alle difficoltà economiche delle famiglie italiane, dando così un segnale di incoraggiamento alla crescita delle imprese di settore,

impegna il Governo ad adottare immediate iniziative di sostegno al settore turistico italiano, reperendo le risorse necessarie per consentire ai cittadini italiani la possibilità di detrarre dalle imposte dirette sui redditi le spese sostenute per le vacanze effettuate in strutture turistiche italiane.

(1-00132)