• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/00037 il sindaco di San Sperate (Cagliari) Enrico Collu ha segnalato all'interrogante la delicata situazione che si è verificata nelle scorse ore nel proprio comune in seguito allo sgombero del campo...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 9 agosto 2013
nell'allegato B della seduta n. 69
4-00037
presentata da
PILI Mauro

Risposta. — Il campo rom presente lungo la strada statale 554, nella periferia della città di Cagliari, sorge vicino ad agglomerati abitativi.
I servizi risultano molto carenti e in situazione di degrado, mentre la convivenza all'interno è stata spesso caratterizzata da forte conflittualità tra i diversi nuclei familiari.
Tale situazione è stata più volte esaminata sia in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che in diverse riunioni convocate sul tema al fine di affrontare, con il comune di Cagliari e gli altri enti e istituzioni competenti, i diversi profili attinenti alla igiene e salute pubblica, alla sicurezza e alla pubblica incolumità, agli aspetti di ordine sociale e di tutela dei minori.
L'attenzione delle forze di polizia è stata sempre costante.
Nel corso di una riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi il 22 maggio 2012 sulla base della richiesta della procura della Repubblica di Cagliari, si è provveduto al sequestro preventivo dell'area del campo, in considerazione della gravità ed attualità del pericolo per l'ambiente e la salute pubblica.
Nella medesima riunione il sindaco di Cagliari ha illustrato il progetto denominato «Dal campo alla città solidale, percorsi di inclusione sociale per le famiglie ROM», predisposto dalla Caritas diocesana e dai servizi sociali del comune, volto alla definizione di percorsi di inclusione della comunità ROM nel tessuto sociale ed al superamento della logica del «campo», secondo le linee guida contenute nella «Strategia nazionale d'inclusione dei Rom, dei sinti e dei caminanti» in attuazione della comunicazione della Commissione europea n. 173/2011.
Nell'occasione, il direttore della Caritas riferiva delle ricerche, in parte infruttuose, di abitazioni da locare ove trasferire le famiglie Rom presenti nel campo.
Al fine di agevolare le ricerche, il comune di Cagliari ha avviato sondaggi esplorativi presso i comuni dell'area vasta per verificarne la disponibilità dei siti.
Nella serata del 30 giugno 2012, il campo nomadi ubicato lungo la strada statale 554 è stato lasciato dalla totalità dei soggetti in ottemperanza a quanto disposto dal provvedimento del GIP del tribunale di Cagliari che nominava custode dell'area il sindaco del capoluogo sardo e lo autorizzava ad adottare ogni iniziativa necessaria ad assicurare la bonifica e messa in sicurezza dei luoghi.
A seguito del pacifico e spontaneo allontanamento dal campo, i rom sono stati accompagnati presso diverse strutture abitative, alcune pubbliche ed altre private, secondo l'articolato progetto di inclusione predisposto dalla Caritas e dai servizi sociali del comune.
Gli appartamenti sono stati reperiti nei comuni di Decimomannu, Monserrato, Quartu Sant'Elena, San Sperate e Selargius, mentre i 9 nuclei familiari alloggiati nel territorio del comune di Cagliari hanno trovato sistemazione presso la casa padri saveriani.
La concreta attuazione del progetto – costantemente monitorata dalla prefettura – ha incontrato qualche reazione negativa in alcuni dei comuni interessati, ove da parte di taluni settori della popolazione sono stati espressi timori circa paventati contraccolpi sul piano della sicurezza.
In tale contesto, il sindaco di San Sperate, piccolo centro dell’hinterland cagliaritano, ha lamentato una carente preventiva informazione riguardo alla soluzione alloggiativa individuata per due nuclei familiari.
Il risalto conferito dalla stampa locale alla vicenda ed il ripetersi di alcuni episodi di protesta e di intolleranza nei confronti dei rom ospitati in San Sperate hanno spinto la prefettura di Cagliari a convocare, il 6 luglio 2012, un'apposita riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, con la partecipazione del sindaco del comune capoluogo e degli amministratori di tutti i comuni interessati al fine di esperire ogni utile intervento di chiarificazione in ordine ai vari aspetti attuativi del progetto di inclusione sociale dei rom.
Tutti i sindaci condividevano con la prefettura di Cagliari e la Caritas la necessità di contrastare le tensioni sociali seguite al trasferimento dei cittadini rom e favorire l'integrazione degli stessi nel territorio.
A conclusione dell'incontro, in considerazione delle possibili difficoltà segnalate dagli amministratori locali, è stata disposta l'istituzione presso la provincia di un tavolo tecnico, tuttora operativo, con la partecipazione dei rappresentanti degli enti locali per monitorare l'andamento del progetto.
Si rappresenta, infine, che le criticità evidenziate sono state esaminate ed affrontate anche in sede di riunione di coordinamento delle Forze di polizia dove è stato disposto in via preventiva l'intensificazione delle misure di vigilanza nell'ambito del controllo del territorio, pur in assenza di segnali di particolare rilievo.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Domenico Manzione.