• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02159 COTTI, CAPPELLETTI, FUCKSIA, LUCIDI, MARTON, MONTEVECCHI, SANTANGELO, SERRA - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Premesso che: da un articolo de...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02159 presentata da ROBERTO COTTI
martedì 8 settembre 2015, seduta n.499

COTTI, CAPPELLETTI, FUCKSIA, LUCIDI, MARTON, MONTEVECCHI, SANTANGELO, SERRA - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Premesso che:

da un articolo de "L'Unione Sarda" dell'8 luglio 2015 si è appreso dell'esistenza a Domusnovas, piccolo comune in provincia di Cagliari, dello stabilimento Rwm Italia munitions Srl (società riconducibile in ultimo all'azienda tedesca leader degli armamenti Rheinmetall Defence), il cui core business, secondo il sito dell'Aiad (Aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza), è rappresentato da "bombe d'aereo e da penetrazione, caricamento di munizioni e spolette, sviluppo e produzione di teste in guerra per missili, siluri, mine marine, cariche di demolizione e controminamento";

per quanto pubblicato dal giornalista Malachy Browne di "Reported", sito di giornalismo di inchiesta, in un articolo tradotto in italiano da "ilPost", la guerra in corso nello Yemen avrebbe visto il regno dell'Arabia saudita, con altri 8 Paesi (Egitto, Sudan, Qatar, Marocco, Bahrein, Giordania, Emirati arabi uniti e Kuwait) impegnato ad utilizzare le bombe MK82 e MK84 (ordigni contenenti oltre 250 chili di esplosivo) con attacchi aerei che avrebbero raso al suolo anche la capitale yemenita Sana'a, occupata dai ribelli Houthi, causando la morte di circa 3.000 persone, il ferimento di altri 11.000 e decine di migliaia di profughi;

le cronache e inchieste giornalistiche accreditano, quindi, la produzione in Domusnovas dei principali componenti delle bombe MK82 e MK84, usati poi per assemblare le armi di bombardamento sullo Yemen;

il tragitto fatto dai componenti necessari per assemblare gli ordigni è stato svelato da un gruppo di hacker che si fa chiamare "Yemen cyber army", entrato in possesso di documenti e comunicazioni diplomatiche trasmesse a "Reported", secondo cui i materiali bellici sarebbero giunti a Genova dal porto canale di Cagliari, per poi proseguire su Gedda, in Arabia saudita, per mezzo della nave "Jolly Cobalto" dell'armatore Ignazio Messina, e giungere successivamente via terra a un centro di produzione di armi di Abu Dhabi, la capitale degli Emirati arabi uniti. Peraltro, sempre secondo "L'Unione Sarda" in un articolo del 9 luglio, il traffico di bombe tra la Rwm Italia munitions Srl e la penisola araba andrebbe avanti, continuativamente, dal 2012, mentre ad acquistare gli ordigni sarebbe la Burkan Munition Systems, società di Abu Dhabi, che poi li assembla per rivenderli agli eserciti della Penisola araba;

la Rwm Italia munitions Srl produrrebbe anche le bombe d'aereo di penetrazione Blu 109, come è evidenziato sul sito internet dell'Aiad, ovvero ordigni che secondo gli esperti possono contenere uranio impoverito, sebbene il piano di emergenza dello stabilimento depositato presso la Prefettura di Cagliari non riporti notizia di lavorazioni di materiali radioattivi;

il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare aveva inserito i terreni su cui opera la Rwm munitions Italia di Domusnovas all'interno del perimetro del sito di interesse nazionale del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, salvo poi escludere gli stessi dalle operazioni di bonifica per richiesta della Rwm e decisione, nel 2011, della Regione Sardegna, sulla base di analisi del 2008, ovvero i 2 anni antecedenti alla conversione della fabbrica di esplosivi civili in stabilimento per la produzione di componenti per bombe militari;

considerato che:

a far data dalla fine del marzo 2015, con l'operazione "Tempesta di fermezza" e per mezzo di armamenti forniti dall'Occidente, si stanno operando attacchi aerei indiscriminati su città e villaggi yemeniti senza espressa e preventiva autorizzazione Onu; soltanto dopo alcune settimane dall'inizio dei bombardamenti il Consiglio di sicurezza ebbe a pronunciarsi con una risoluzione (n. 2216), a giudizio degli interroganti controversa, la quale, se da una parte non ha avallato l'intervento, dall'altra, nemmeno lo ha condannato;

l'Arabia saudita è il primo acquirente di sistemi d'arma del nostro Paese,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e se corrispondano al vero;

se risponda a verità che in Sardegna, a Domusnovas, si producono armamenti militari o loro componenti, di quale tipo e con quali destinazioni d'export;

se intenda fornire tutte le informazioni necessarie a chiarire la procedura seguita per l'esportazione di bombe MK82 o MK84, o loro componenti, dalla Sardegna all'Arabia saudita e fino agli Emirati arabi uniti, dal 2013 ad oggi, ovvero e più in dettaglio, se il Governo ne abbia autorizzato l'esportazione, per quali destinazioni e in quali date ai sensi delle disposizioni di cui ai primi 5 capi della legge 9 luglio 1990, n. 185, e successive modificazioni;

se ritenga che si possa escludere che gli armamenti, o loro componenti, prodotti in Sardegna, e venduti all'Arabia saudita o agli Emirati arabi uniti, siano stati usati per bombardamenti sullo Yemen.

(3-02159)