• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10303 la legge n. 38 del 2006, «Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet», prevede all'articolo 17 che «gli operatori...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10303presentato daBRAMBILLA Michela Vittoriatesto diGiovedì 10 settembre 2015, seduta n. 479

BRAMBILLA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
la legge n. 38 del 2006, «Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet», prevede all'articolo 17 che «gli operatori turistici che organizzano viaggi collettivi o individuali in Paesi esteri» inseriscano «in maniera evidente nei materiali propagandistici, nei programmi, nei documenti di viaggio consegnati agli utenti, nonché nei propri cataloghi generali o relativi a singole destinazioni», la seguente avvertenza: «Comunicazione obbligatoria ai sensi dell'articolo ... della legge n. ... – La legge italiana punisce con la reclusione i reati concernenti la prostituzione e la pornografia minorile, anche se commessi all'estero»;
la scadenza stabilita per adempiere all'obbligo era di novanta giorni dall'entrata in vigore della legge n. 38, il 2 marzo 2006;
a carico degli operatori inadempienti è fissata una sanzione amministrativa di importo variabile tra i 1.500 e i 6.000 euro, che il Ministero dello sviluppo economico ha il compito di irrogare;
nel VII rapporto dell'Osservatorio nazionale sull'applicazione della legge n. 269 del 1998 (novellata dalla n. 38 del 2006) e del codice di condotta recepito il 19 luglio 2003 dal CCNL del turismo, pubblicato nel marzo 2015 dall'Ente nazionale bilaterale per il turismo e da SL&A, si legge che l'obbligo di pubblicare l'avvertenza è ampiamente evaso: «Quasi nessuno (il 3,6 per cento per la precisione) si attiene agli obblighi di comunicazione nelle copertine o home page o in qualche parte rilevante della propria esposizione pubblica, e anche nelle postille delle «condizioni di viaggio» (a caratteri piccoli come quelli delle polizze di assicurazione) la citazione, peraltro gratuita e ben poco faticosa, non è unanime: lo fanno solo 7 aziende su 10» –:
se sia a conoscenza dei dati esposti nel citato rapporto, che ad avviso dell'interrogante evidenziano un preoccupante «calo di tensione» nella lotta ad un fenomeno orribile come i «viaggi della vergogna» collegati alla pratica della pedofilia, e se dal 2006 ad oggi siano state irrogate sanzioni ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge n. 38 del 2006, quante e per quale importo complessivo. (4-10303)