• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10312 con la legge n. 81 del 30 maggio 2014 si è disposta la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) che sarebbe dovuta avvenire il 31 marzo 2015; in Italia gli Opg erano sei,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10312presentato daRONDINI Marcotesto diGiovedì 10 settembre 2015, seduta n. 479

RONDINI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
con la legge n. 81 del 30 maggio 2014 si è disposta la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) che sarebbe dovuta avvenire il 31 marzo 2015;
in Italia gli Opg erano sei, ovvero quello di Castiglione delle Stiviere (che ospita anche le donne), Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino, Napoli, Aversa e Barcellona Pozzo di Gotto. Con la nuova legge questi ospedali psichiatrici dovranno chiudere e alcuni degli internati saranno trasferiti nelle REMS (Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza detentive), istituita dai ministri della salute e della giustizia;
il problema scaturisce precisamente da questo fatto, perché le REMS non sono infatti pronte ad accogliere i più di 700 internati degli ospedali psichiatrici e, per di più, gli Opg non accolgono al loro interno solo i malati mentali per attuare una funzione rieducativa, ma anche persone che, oltre ad essere malati di mente, hanno commesso dei crimini e perciò devono ancora scontare la loro pena. Purtroppo esistono dei casi in cui alcuni internati, nonostante abbiano già scontato la propria pena e dovrebbero essere riaccolti dalle famiglie, rimangono ricoverati nella struttura perché non più accettati dai loro familiari;
ciò che manca alle REMS sono proprio le strutture di detenzione necessarie nei casi di malati mentali che abbiano commesso dei crimini. Non avendo le celle al loro interno, alcuni comuni italiani si sono ribellati e non hanno accettato l'apertura e l'accoglienza nella loro città;
le criticità sulla sicurezza delle nuove strutture è già sotto gli occhi di tutti: alla fine di agosto un 39enne marocchino, detenuto psichiatrico internato nella Rems di Bologna (struttura sanitaria che ha preso il posto degli ospedali psichiatrici giudiziari), si è allontanato durante una passeggiata che stava facendo in un parco pubblico, sfuggendo all'operatore che lo accompagnava;
a quanto risulta all'interrogante si tratta di un piromane, che stava scontando una condanna per incendio e danneggiamento (reati commessi a Ravenna) nella residenza di via Terracini, aperta il 27 marzo 2015 dopo la chiusura degli Opg;
i detenuti internati in queste strutture sono ritenuti socialmente pericolosi, ma incapaci di intendere e volere al momento della commissione del reato. La legge prevede che scontino la pena in maniera riabilitativa, e nell'ambito di questo percorso oggi il marocchino, grazie a un'autorizzazione specifica della magistratura, era stato accompagnato a fare un giro nel parco di Villa Angeletti, in via Carracci, dove è riuscito a sfuggire all'operatore che era con lui;
nell'aprile 2015, a poche settimane dall'apertura della Rems, un detenuto 60enne internato nella residenza di Bologna era fuggito e si era barricato in casa con la madre a Bellaria, minacciando di uccidersi col gas, ma l'intervento dei carabinieri lo aveva fatto desistere;
come testimoniato anche dagli operatori del settore a luglio 2015, il problema sicurezza è divenuto una priorità, infatti 41 psichiatri dell'Ausl avevano sottoscritto un documento per denunciare le insufficienti misure di sicurezza nella Rems di Bologna;
un altro segnale della difficoltà nella gestione della sicurezza nei REMS è evidenziata da un'altra fuga sempre della fine dell'agosto 2015: il giorno di Ferragosto dall'ex ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere (Mantova) scavalcando la recinzione è evaso, Lucan Valcelian, romeno di 29 anni, che era ricoverato da febbraio, dopo aver ucciso a bastonate la moglie in una fabbrica abbandonata di Moncalieri (Torino), dove la famiglia viveva;
con gli ingressi degli ultimi mesi, la struttura di Castiglione si trova in una condizione di notevole sovraffollamento infatti i dati dicono come la struttura aloisiana abbia in carico oltre 260 pazienti, rispetto ai 160 previsti, di cui oltre un centinaio provengono da regioni ancora sprovviste delle Rems: quindi da un lato è cresciuta la presenza di ricoverati, che difficilmente accettano riduzioni dello spazio di libertà e, contestualmente, è aumentato il numero di pazienti con posizione giuridica provvisoria, spesso caratterizzati da patologie psichiatriche minori;
anche in questo caso, gli operatori, nonostante l'implementazione di misure di sicurezza nella struttura psichiatrica dell'Alto Mantovano, chiedono che venga attuato un significativo intervento da parte delle autorità di competenza per quel che concerne il tema del ridimensionamento delle presenze dei pazienti, secondo i valori previsti dalla normativa vigente. Tutto ciò per accrescere la sicurezza degli utenti e, soprattutto, degli operatori sanitari, in una adeguata dimensione di cura e assistenza;
l’«Accordo concernente disposizioni per il definitivo superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari» oltre agli aspetti economico-finanziari dell'attivazione delle REMS, attraverso alcuni articoli, cerca di chiarire anche gli aspetti operativi per la gestione delle REMS, tra cui: trasferimenti, traduzioni e piantonamenti dei pazienti internati, la formazione del personale, la sicurezza e i rapporti con la Magistratura. Dalla lettura del dispositivo emergono numerose criticità. La questione più spinosa è rappresentata dalla custodia degli internati e i diversi aspetti della sicurezza delle REMS. Gli internati sono sottoposti a misure di sicurezza giudiziaria, infatti la norma sancisce che tutti i diritti della persona internata nelle REMS siano disciplinati dalla normativa penitenziaria, ma la custodia passa dal DAP (dipartimento dell'amministrazione penitenziaria) alla sanità (dipartimento salute mentale) –:
se il Ministro sia a conoscenza della situazione e se non intenda assumere iniziative al più presto al fine di modificare la legge n. 81 del 30 maggio 2014 con cui si è disposta la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) per garantire la sicurezza di cittadini ed operatori.
(4-10312)