Testo INTERPELLANZA
Atto a cui si riferisce:
C.2/01081 a pochi giorni dalla morte di Aylan — 3 anni, siriano, in fuga dalla guerra — un altro battello è affondato davanti alla Grecia causando altre decine di vittime, per la metà bambini e tra...
Atto Camera
Interpellanza urgente 2-01081presentato daCUPERLO Giovannitesto diMartedì 15 settembre 2015, seduta n. 482
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
a pochi giorni dalla morte di Aylan — 3 anni, siriano, in fuga dalla guerra — un altro battello è affondato davanti alla Grecia causando altre decine di vittime, per la metà bambini e tra loro dei neonati, a conferma che questa strage infinita non pare destinata a fermarsi;
solo quest'anno — e si è a settembre 2015 — più di 430 mila migranti hanno sfidato il Mediterraneo per il loro viaggio della speranza. Vuol dire il doppio di quanti lo avevano fatto nell'intero 2014. A migliaia non hanno toccato la riva e di molti non si potrà mai recuperare il corpo. La maggior parte fugge dalla Siria. Molti da Pakistan, Iraq o dall'Afghanistan e dall'Africa. Il numero più alto percorre la via che conduce dalla Turchia alla Grecia. Altri sbarcano sulle nostre coste dopo una via crucis in territorio libico;
l'Europa — anche grazie alle pressioni del nostro Governo — sta correggendo un'assenza prolungata e un egoismo colpevole, ma senza risolvere il tema di fondo di quali vie legali si possono utilizzare per chiedere asilo in Europa, migliaia di donne, uomini, bambini non troveranno alternativa al ricatto di criminali e scafisti;
l'Italia ha il merito enorme di avere soccorso in mare migliaia di naufraghi. È un'opera di cui andare orgogliosi e che va proseguita fintanto che l'emergenza continuerà. Ma se si vogliono evitare nuove tragedie la sola soluzione — umanamente e politicamente saggia — è andare a prendere quanti hanno il diritto di mettersi in salvo prima che la loro vita sia comperata e mercificata da trafficanti senza principi –:
se il Governo ravvisi a oggi la necessità di farsi promotore presso l'Unione europea di una intensa pressione politica e diplomatica finalizzata, in una collaborazione stretta con l'UNHCR, ad attivare dei canali umanitari sicuri e dei presidi nei Paesi di partenza ovunque ciò sia possibile — dalla Turchia al Libano, dalla Giordania alla Tunisia — così da procedere in un contesto di protezione a una prima selezione dei migranti in possesso del requisito di rifugiato e ai quali garantire visti umanitari per chi scappa dalla guerra e la certezza di non essere respinti dai Paesi di transito; se in tale contesto non ritengano necessario individuare dei criteri umanitari partendo dalla salvezza di donne e bambini in modo da evitare che altre creature o neonati debbano salire su una di quelle sciagurate imbarcazioni, e comunque con l'obiettivo di trasferire i profughi con diritto di asilo nei Paesi di sbarco in condizioni di sicurezza, stroncando un traffico odioso di esseri umani che solo quest'anno ha già fruttato alle organizzazioni criminali centinaia di milioni di dollari.
(2-01081) «Cuperlo, Rosato, Luciano Agostini, Albini, Argentin, Baruffi, Bargero, Basso, Bazoli, Beni, Blazina, Brandolin, Bruno Bossio, Carra, Carloni, Carnevali, Castricone, Casellato, Cassano, Cenni, De Maria, Fabbri, Fontanelli, Gianni Farina, Fossati, Carlo Galli, Gandolfi, Gnecchi, Giorgis, Giuseppe Guerini, Guerra, Iacono, Laforgia, La Marca, Lattuca, Marazziti, Martella, Marzano, Malisani, Miotto, Murer, Pastorino, Pollastrini, Prina, Romanini, Rubinato, Scuvera, Speranza, Stumpo, Terrosi, Tullo, Zampa».