• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06388 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il comma 118 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, cosiddetta legge di stabilità 2015, ha reso operativo, dal 1o gennaio 2015, il...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06388presentato daTRIPIEDI Davidetesto diMercoledì 16 settembre 2015, seduta n. 483

TRIPIEDI, CIPRINI, COMINARDI, ALBERTI, CHIMIENTI, DALL'OSSO, LOMBARDI, DELLA VALLE, SILVIA GIORDANO, MANTERO, CASO, COLONNESE e CARIELLO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il comma 118 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, cosiddetta legge di stabilità 2015, ha reso operativo, dal 1o gennaio 2015, il nuovo esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato. L'incentivo, corrispondente ad 8.060 euro all'anno, prevede l'esenzione per i prossimi tre anni dal pagamento dei contributi per le imprese che nel 2015 assumano a tempo indeterminato un dipendente, sia con un nuovo contratto, sia trasformando un rapporto a termine già esistente;
in data 11 settembre 2015, la Fondazione studi consulenti del lavoro, pubblicava sul proprio sito la notizia che in base ai dati Inps che stimano in 787.000 le nuove assunzioni con l'esonero contributivo nei primi 7 mesi del 2015, le risorse di 1,8 miliardi di euro per pagare gli sgravi, risultano essere già esaurite;
nello specifico, la Fondazione ha calcolato che le casse dello Stato dovranno utilizzare 1,9 miliardi di euro per garantire l'esonero contributivo ai contratti attivati da gennaio ad agosto 2015, ma lo stanziamento previsto dalla legge di stabilità 2015, si fermava a 1,8 miliardi. In base a queste cifre, le risorse disponibili risultano essere esaurite;
Rosario De Luca, presidente della Fondazione, ha aggiunto che il Governo dovrà stanziare ulteriori risorse per coprire le spese previste sino al 31 dicembre 2015. I consulenti del lavoro hanno calcolato, infatti, una spesa complessiva di 3 miliardi di euro nel 2015;
sempre secondo la stessa Fondazione, al vaglio del Governo vi sono le possibili soluzioni per confermare la decontribuzione anche per l'anno 2016. Ma se ciò non si avverasse e a fine anno si verificasse il presunto boom di assunzioni, si aggraverebbe ulteriormente il disavanzo economico già esistente. Sono previste, infatti, assunzioni con sgravi per 1,15 milioni di persone per quasi 5 miliardi di spesa e un ammanco di 3 miliardi di euro;
il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, raggiunto dalla notizia, ha smentito lo studio fatto dai consulenti del lavoro, aggiungendo che anche al Ministero dell'economia e delle finanze, questo problema non è stato sollevato –:
se i Ministri interrogati, fornendo con precisione le stime in loro possesso, possano confermare o meno i calcoli sopra riportati, eseguiti dalla Fondazione Studi consulenti del lavoro;
se i calcoli effettuati dalla Fondazione in questione risultassero veritieri, quali iniziative il Governo intenda adottare per rimediare all'ammanco creatosi.
(5-06388)