• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01085 secondo i dati raccolti da Confagricoltura e Fondazione Open e diffusi durante il convegno «Contrabbando e Contraffazione: difendiamo la filiera italiana», il fenomeno della contraffazione...



Atto Camera

Interpellanza 2-01085presentato daSORIAL Girgis Giorgiotesto diVenerdì 18 settembre 2015, seduta n. 485

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell'interno, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
secondo i dati raccolti da Confagricoltura e Fondazione Open e diffusi durante il convegno «Contrabbando e Contraffazione: difendiamo la filiera italiana», il fenomeno della contraffazione alimentare sottrae al nostro Paese risorse per circa 4 miliardi di euro l'anno, che secondo il Censis si traducono in oltre 20 mila posti di lavoro in meno e una fetta di mercato rilevante sottratta alle potenzialità di sviluppo del comparto agricolo;
il business del food fake è ormai un'industria criminale globale dilagante che danneggia pesantemente le aziende produttrici, soprattutto quelle italiane, le quali, oltre ad avere il problema della contraffazione vera e propria, devono competere anche con l'industria alimentare dell’italian sounding;
il food fake costituisce anche un rischio per la salute dei consumatori che possono acquistare e utilizzare prodotti di dubbia qualità ed origine, pensando che si tratti di cibi made in Italy e dunque sicuri e controllati;
perfino l'Interpol si sta occupando della lotta al cibo contraffatto: in una delle ultime maxi operazioni, la Ospon IV, l'organizzazione internazionale della polizia criminale ha setacciato le dogane di 47 paesi scovando più di 2.500 tonnellate di merce illecita o contraffatta;
nei primi sette mesi del 2015 la Guardia di finanza ha sequestrato oltre 162 mila chili di cibi contraffatti: la regione più colpita dai sequestri sono le Marche con 44.564 chilogrammi di alimenti (in gran parte falsi prodotti biologici), seguita da Veneto (30.705 chilogrammi), Liguria (27.100 chilogrammi), Calabria (25.575 chilogrammi) e Basilicata (11.683 chilogrammi);
secondo un sondaggio Format per il Ministero dello sviluppo, su 1.000 imprese agroalimentari con più di 10 addetti, il 41,8 per cento ha subito almeno una contraffazione dei propri prodotti in Italia; nelle imprese con almeno 250 dipendenti il fenomeno è ancora più presente: tre quarti di queste aziende dichiarano di essere state vittime di contraffazione;
il fatturato stimato della vendita in Italia di prodotti agroalimentari contraffatti ammonta a oltre 1 miliardo di euro: tra i prodotti presi di mira ci sono vino, olio, formaggi, salumi, miele e pasta;
secondo il presidente di Confagricoltura Mario Guidi «Allargando il fenomeno al resto del mondo, stimiamo che i prodotti agroalimentari contraffatti o “allusivi” al Made in Italy rappresentino un mercato complessivo di quasi 70 miliardi di euro»;
se i Ministri interpellati siano a conoscenza della gravità del fenomeno descritto in premessa, sia dal punto di vista economico che come ricaduta sulla sicurezza alimentare e in che modo si stiano attivando, per quanto di loro competenza, per contrastare questa forma di criminalità;
se i Ministri interpellati non considerino necessario impegnarsi ed in che modo per promuovere la valorizzazione e tutela dei marchi del Made in Italy, intensificare i controlli, aggiornare continuamente la legislazione e implementare l'adozione di tecnologie di tracciabilità e rintracciabilità delle filiere dei prodotti più moderne ed efficaci, in modo da difendere il settore produttivo italiano e la salute dei cittadini;
se i Ministri interpellati, per quanto di competenza, non considerino necessario realizzare un'analisi delle ricadute del problema dei prodotti alimentari contraffatti sulla salute degli italiani e, in che modo intendano sensibilizzare e informare i cittadini rispetto ai rischi per la salute che derivano dall'attività di questa industria criminale.
(2-01085) «Sorial».