• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/10443 il decreto-legge n. 83 del 2012 (Misure urgenti per la crescita del Paese), convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, ha istituito l'Agenzia per l'Italia digitale...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10443presentato daMELILLA Giannitesto diMartedì 22 settembre 2015, seduta n. 487

MELILLA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
il decreto-legge n. 83 del 2012 (Misure urgenti per la crescita del Paese), convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, ha istituito l'Agenzia per l'Italia digitale sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro da lui delegato (articolo 19 e successive modificazioni);
dalla data di entrata in vigore del decreto, gli enti DigitPA e l'Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione sono stati soppressi ed è stato disposto il trasferimento all'AgID delle dotazioni organiche e delle risorse (articolo 22);
la norma ha disposto, altresì, che dal trasferimento del personale non dovevano derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato (articolo 22, comma 8);
nelle more dell'inquadramento in ruolo dei passaggi il dottor Mauro Nicastri, uno dei dipendenti oggetto dei provvedimenti di transitato, ha promosso un'azione giudiziaria tesa al riconoscimento dell'inquadramento della qualifica dirigenziale (area 1a) del CCNL Ministeri;
al momento dell'instaurazione del contenzioso il ricorrente era inquadrato, secondo la classificazione Aran, nell'area dei «comparti» (contratto della ricerca) e, quindi, in nessun modo poteva essere considerato e valutato come figura dirigenziale;
l'AgID, in occasione del citato giudizio, aveva ricevuto da parte dell'Avvocatura dello Stato (cfr. posta certificata 13 giugno 2014-257151 P) e degli organi di controllo/Presidenza del Consiglio dei ministri — dipartimento della funzione pubblica, indicazione a resistere in giudizio in quanto la pretesa del ricorrente sarebbe risultata priva di qualsiasi presupposto logico e fondamento giuridico (cfr. nota 0058675/18.12.2013 e nota 0026125/12.05.2014);
inoltre, anche la Suprema Corte ancora di recente con sentenza n. 37/2015, ha statuito che non è possibile per il pubblico dipendente transitare dall'area dei «Comparti» a quella dei dirigenti, se non con pubblico concorso;
sorprendentemente nel mese di ottobre 2014 l'AgID ha manifestato formalmente la volontà di transare aderendo alla richiesta del ricorrente; una decisione, a giudizio dell'interrogante, totalmente incomprensibile, tanto che l'Avvocatura dello Stato ha proceduto a richiedere ufficialmente spiegazioni all'Agenzia (Cfr. posta certificata 9/7/2014-293302 P);
l'AgID, contravvenendo ai più elementari e consolidati principi di trasparenza, che devono sempre caratterizzare l'agire di tutta la pubblica amministrazione, si rifiuta pervicacemente di rendere note le motivazioni per le quali è addivenuta alla transazione;
nel merito è appena il caso di ricordare che la cosiddetta riforma «Bassanini» e la conseguente privatizzazione del rapporto di impiego del pubblico dipendente con la correlata contrattualizzazione ha reso inapplicabile e superata qualsiasi precedente regolamentazione;
l'azione posta in essere dall'AgID, in assenza di ogni requisito normativo e regolamentare, rappresenta a parere dell'interrogante un inammissibile provvedimento «ad personam», che comporta a favore del pubblico dipendente un ingiusto vantaggio e soprattutto un possibile danno a carico delle finanze pubbliche profilo questo meritevole di esame da parte della Corte dei conti e dell'Autorità anticorruzione per le rispettive competenze –:
quali iniziative si intendano assumere al fine di ricondurre l'AgID a comportamenti ispirati a principi di trasparenza, doverosi per una pubblica amministrazione, e in quali tempi, e quali concrete iniziative intendano adottare rispetto a quanto esposto in premessa. (4-10443)