• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02203 CASTALDI, GIROTTO, PETROCELLI - Ai Ministri dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze - Premesso che: ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge 29 dicembre 1993, n....



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02203 presentata da GIANLUCA CASTALDI
martedì 22 settembre 2015, seduta n.509

CASTALDI, GIROTTO, PETROCELLI - Ai Ministri dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze - Premesso che:

ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge 29 dicembre 1993, n. 580, come modificata dal decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 23, è in divenire il processo di accorpamento tra le Camere di commercio di Chieti e Pescara;

con la delibera n. 2 del 20 febbraio 2015 del consiglio della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Pescara e delibera n. 7 dell'11 maggio 2015 del consiglio della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Chieti adottate ai sensi di legge, è stato deliberato l'accorpamento delle 2 camere di commercio, definendo anche il nome e la sede legale a Pescara del nuovo organismo;

l'accorpamento, come si legge nella relazione di accompagnamento allo schema di decreto di istituzione della nuova "Camera di commercio industria artigianato e agricoltura Chieti Pescara", risponde ad un obiettivo di autoriforma, e va inquadrato in un più generale progetto di riordino delineato dal sistema camerale, finalizzato alla razionalizzazione e riduzione dei costi;

sempre secondo la relazione, l'istituzione della Camera di commercio è disposta con decreto del Ministero dello sviluppo economico previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, disciplinando i criteri e le modalità per la successione nei rapporti giuridici esistenti;

considerato che:

la Regione Abruzzo ha espresso, con nota dell'8 settembre 2015, parere favorevole "alla iniziativa di fusione delle due strutture camerali" nonché "avviso favorevole alla acquisizione dell'intesa con lo stato relativamente allo schema di decreto approntato per chiudere il procedimento di unificazione";

nella relazione di accompagnamento, in data 10 agosto 2015, la giunta della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Chieti ha affidato l'incarico di verificare i bilanci della Camera di commercio di Pescara e delle sue partecipate al segretario generale della stessa Camera di commercio, che nella sua relazione ha rilevato una serie di gravi criticità nella società partecipata Marina di Pescara Srl, il cui socio unico è la Camera di commercio di Pescara, identificabili nelle seguenti: la Camera di Pescara aveva presunto nel bilancio di previsione 2014 un aumento di capitale sociale per la Marina di Pescara Srl, di 1.840.000 euro, poi rinviato; i bilanci degli ultimi 3 esercizi della società evidenziano perdite crescenti per un importo complessivo di 323.287 euro; i crediti della Marina di Pescara Srl risultano di notevole entità rispetto ai ricavi e mostrano trend crescenti; la cassa diminuisce sensibilmente del 53 per cento negli anni considerati; nelle note integrative risulta un lodo arbitrale perso dalla Marina di Pescara Srl, nei confronti della Danimar Boat Srl per un importo di 1.400.000 euro non rilevato in bilancio; necessità di un piano industriale che il socio unico Camera di commercio di Pescara ha richiesto nel 2013 (investimenti giudicati urgenti ed indifferibili) di cui non si ha ancora traccia, che gli stessi revisori sollecitano e che potrebbe riguardare investimenti per la messa in sicurezza per svariati milioni di euro;

considerato, inoltre, che:

ai sensi della legge 29 dicembre 1993, n. 580, recante "Riordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura", dell'art. 4 (Vigilanza), comma 2 "La vigilanza si esercita, in particolare, negli ambiti relativi all'attività amministrativa e contabile, al funzionamento degli organi e allo svolgimento dei compiti di interesse generale";

la legge 7 agosto 2015, n. 124, "Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 13 agosto 2015, n. 187, e in vigore dal 28 agosto, prevede (all'art. 10) misure per assicurare alle Camere di commercio accorpate la neutralità fiscale delle operazioni derivanti dai processi di accorpamento e dalla cessione e dal conferimento di immobili e di partecipazioni, da realizzare attraverso l'eventuale esenzione da tutte le imposte indirette, con esclusione dell'imposta sul valore aggiunto;

risulta agli interroganti che la necessità di chiarimenti sul bilancio della Camera di commercio di Pescara sia stata più volte sollecitata da diversi consiglieri, anche in sede formale, al presidente della Camera di commercio di Chieti, che ha fatto in modo di non soddisfare mai la richiesta, fino a formale convocazione del consiglio del 28 luglio 2015;

in data 30 luglio, su sollecitazione dei 2 presidenti, veniva portata, senza che gli organismi camerali della Camera di commercio di Chieti ne venissero informati, in seduta plenaria della Conferenza Stato-Regioni la bozza di decreto di accorpamento, la cui approvazione è stata rinviata alla commissione tecnica;

in data 1° settembre 2015 si è tenuta una riunione presso l'Assessorato per le attività produttive della Regione Abruzzo per fornire elementi utili all'espressione del parere di competenza, di cui i consiglieri della Camera di commercio di Chieti non conoscono ancora oggi i contenuti e gli argomenti trattati e di cui il presidente della stessa Camera di commercio non ha mai fornito alcuna informazione agli organi camerali;

risulta agli interroganti che, in ottemperanza alla richiesta di 11 consiglieri, in data 16 settembre 2015 è stato convocato il consiglio della Camera di Chieti in seduta straordinaria per la trattazione della richiesta di sospensione del procedimento di fusione, al fine di approfondire i dati di bilancio della Camera di commercio di Pescara ed in modo particolare della società controllata al 100 per cento Marina di Pescara Srl;

a favore della mozione di sospensione della fusione camerale si sono pronunciate 8 organizzazioni datoriali, quali Confcommercio, Confederazione italiana agricoltori, Unione provinciale artigiani - Confederazione delle libere associazioni artigiane italiane, Confederazione autonoma sindacati artigiani, Confartigianato, Confcooperative, Confederazione nazionale dell'artigianato e Unione piccole e medie imprese, per un totale di 13 consiglieri camerali, con un esito tale da determinare un risultato di netta e precisa divisione del consiglio camerale risultando 13 voti a favore della sospensione e 13 voti contrari;

in data 17 settembre 2015 un consigliere camerale ha chiesto al Ministero dello sviluppo economico, al presidente della Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Provincie autonome, al direttore della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, le Regioni e le Province autonome, al Ministero dell'economia e delle finanze e alla Regione Abruzzo di essere convocato in audizione unitamente ad una delegazione dei consiglieri della Camera di Chieti in merito al procedimento di accorpamento al fine di "acquisire trasparenza nei bilanci della Camera di Commercio di Pescara ed in modo particolare delle società di diretta emanazione, al fine di evitare gravi ripercussioni economiche sulla istituenda Camera di Commercio di Chieti e Pescara nonché sull'intero tessuto economico e sociale dei territori di riferimento",

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;

se non ritengano doveroso, in qualità di responsabili della vigilanza camerale, accertare l'effettiva situazione e, di conseguenza, valutare la sospensione dell'accorpamento;

se non ritengano urgente intraprendere ogni utile iniziativa volta a salvaguardare i profili economici e patrimoniali nell'accorpamento delle Camere di commercio di Chieti e Pescara, in una logica di efficienza ed economicità, evitando negative ripercussioni future, stante la situazione della società Marina di Pescara Srl;

se non ritengano, contrariamente a quanto scritto nella relazione di accompagnamento allo schema di decreto di istituzione della nuova "Camera di commercio industria artigianato e agricoltura Chieti Pescara", di introdurre nel decreto stesso disposizioni di dettaglio relativamente ai criteri contabili di valutazione ed iscrizione in bilancio dei patrimoni accorpati, alle conseguenze su aziende speciali, associazioni e società controllate o partecipate dalle camere accorpate.

(3-02203)