• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00370 CANTINI, CUOMO, PEZZOPANE, COCIANCICH, SPILABOTTE, LEPRI, FEDELI, GHEDINI Rita, SONEGO, PADUA, ROSSI Gianluca, LAI, CARDINALI, CIRINNA', BERTUZZI, LO GIUDICE, DE MONTE, ALBANO, DI GIORGI -...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00370 presentata da LAURA CANTINI
martedì 17 settembre 2013, seduta n.103

CANTINI, CUOMO, PEZZOPANE, COCIANCICH, SPILABOTTE, LEPRI, FEDELI, GHEDINI Rita, SONEGO, PADUA, ROSSI Gianluca, LAI, CARDINALI, CIRINNA', BERTUZZI, LO GIUDICE, DE MONTE, ALBANO, DI GIORGI - Ai Ministri dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze - Premesso che:

un decreto emanato dal Ministero dello sviluppo economico il 6 marzo 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 10 giugno 2013, n. 134, ha stanziato 190 milioni di euro, usufruendo di fondi europei, per un bando destinato alle imprese e ai cittadini con la finalità di creare le condizioni per la nascita di nuova imprenditorialità, di rafforzare la competitività dei sistemi produttivi, di sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata;

in particolare i fondi si distinguono in due linee di finanziamento, la prima denominata Smart che è volta a finanziare società di nuova costituzione, con un business innovativo sotto il profilo organizzativo o produttivo o orientate a nuovi mercati o volte a intercettare nuovi bisogni sociali o ambientali, i cui fondi una volta erogati serviranno a coprire in parte i costi di gestione nei primi 4 anni dell'attività, la seconda denominata Start che, invece, è mirata a sostenere gli investimenti di società di nuova costituzione che operano nel campo dell'economia digitale o sono riservati a società che realizzano programmi d'investimento a contenuto tecnologico per valorizzare i risultati della ricerca pubblica e privata;

entrambi i finanziamenti sono volti a promuovere l'imprenditoria nelle regioni svantaggiate Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia;

la gestione del bando dello stesso fondo è stata affidata a l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia);

l'Agenzia è votata ad accrescere la competitività del Paese in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo ed ha come azionista unico il Ministero dell'economia e delle finanze;

per accedere ai fondi Smart&Start le imprese e i cittadini interessati avrebbero dovuto presentare, a partire dal 4 settembre 2013, una domanda esclusivamente on line attraverso il sito internet predisposto da Invitalia;

considerato che:

al momento della raccolta delle domande numerosi sul sito si sono verificati molteplici disservizi che in molti casi hanno impedito ai soggetti interessati di procedere alla deposito della domanda; in particolare, secondo quanto riportato in un articolo di "la Repubblica" del 6 settembre 2013, tra i diversi problemi registrati, il form da riempire si bloccava, nello stesso modulo d'iscrizione la Sardegna non era ricompresa, il numero "pin" che ciascuno doveva ricevere per procedere non arrivava;

il disservizio è perdurato per molte ore e, a quanto risulta agli interroganti, tuttora permangono difficoltà nell'utilizzo della piattaforma del sito, rendendo complicata e, in alcuni casi impossibile, la partecipazione dei cittadini al bando,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti e di quali siano le ragioni e le responsabilità che hanno determinato tale problematiche;

se non ritengano di dover intervenire con la massima urgenza per far sì che i problemi rilevati sul sito internet siano risolti sollecitamente al fine di consentire ai cittadini interessati di partecipare al bando.

(3-00370)