Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
S.9/01014/001 in sede di esame del disegno di legge n. 1014, recante "Conversione in legge del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei...
Atto Senato
Ordine del Giorno 9/1014/1 presentato da MICHELA MONTEVECCHI
mercoledì 18 settembre 2013, seduta n. 105
Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 1014, recante "Conversione in legge del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attivit
à culturali e del turismo",
premesso che:
il comma 1 dell'articolo 1 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 - in vigore dal 20 aprile 2013, concernente il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni - recita testualmente che la "trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche";
in particolare, il Capo II del decreto legislativo citato è intitolato agli Obblighi di pubblicazione concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni;
considerato che:
rispetto ai criteri di trasparenza sopra elencati si sono verificate documentabili opacità nella gestione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nella fattispecie riguardanti:
a) l'assegnazione e l'ammontare dell'importo di contributi erogati - in particolare dopo il sisma che ha colpito l'Emilia-Romagna nel 2012 - per l'assegnazione di interventi di restauro; tali dati, infatti, come le gare d'appalto in corso e quelle già assegnate, contrariamente a quanto avvenuto, avrebbero dovuto essere divulgati, in conformità a quanto stabilito dal decreto legislativo sulla trasparenza, nel sito Internet della Direzione regionale dell'Emilia-Romagna;
b) la valutazione della cosiddetta performance dei dirigenti: in aperto contrasto con quanto stabilito dall'articolo 20 del decreto (Obblighi di pubblicazione dei dati relativi alla valutazione della performance e alla distribuzione dei premi al personale), infatti, la valutazione dei dirigenti di II fascia avviene attraverso la Direzione regionale, contravvenendo ai più elementari princìpi che sottostanno al conflitto di interessi; in secondo luogo, nulla trapela delle valutazioni dei dirigenti in riferimento agli obiettivi raggiunti e all'ammontare dei premi annuali in denaro effettivamente distribuiti, il cui importo è calcolato ed erogato in modo consequenziale al giudizio;
c) i processi di "riqualificazione" del personale, per mezzo dei quali è stato possibile - a far tempo dal primo bando del 2002 - migliorare la propria posizione lavorativa ed economica sia all'interno della propria area di appartenenza, sia, in un secondo tempo, da un'area inferiore a una superiore (dalla carriera esecutiva dell'area II cioè, a quella III, direttiva del funzionario). Tali processi sono avvenuti per gli "interni" eludendo i più elementari criteri meritocratici e addirittura aggirando l'assenza del titolo di studio richiesto mercé una attestazione del dirigente sulle mansioni svolte dal candidato nel tempo; nel mentre sono state assegnate numerose consulenze esterne lautamente retribuite per incarichi affini all'area III funzionari (architetti, restauratori, ingegneri, e via enumerando);
impegna il Governo:
ad avviare un'istruttoria volta a verificare quanto esposto in premessa;
ad adottare le più opportune iniziative, anche di carattere normativo e/o disciplinare, al fine di sanare le criticità sopra evidenziate, per ristabilire un principio di trasparenza ed equità nella gestione del Dicastero.
(numerazione resoconto Senato G200)
(9/1014/1)
MONTEVECCHI