• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02222 PICCOLI, AMIDEI, BERTACCO, MALAN - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che: la costruzione del gasdotto trans-adriatico (TAP,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02222 presentata da GIOVANNI PICCOLI
martedì 29 settembre 2015, seduta n.512

PICCOLI, AMIDEI, BERTACCO, MALAN - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:

la costruzione del gasdotto trans-adriatico (TAP, Trans-Adriatic pipeline) è un progetto volto alla realizzazione di un nuovo condotto per il trasporto di gas, che dalla frontiera greco-turca attraversa Grecia e Albania, per approdare in Italia, nella provincia di Lecce, permettendo l'afflusso di gas naturale proveniente dall'area del mar Caspio (Azerbaijan) in Europa;

il progetto è nato per volere della Elektrizitats Gesellschaft Laufenburg (EGL), ora denominata Axpo, società svizzera, attiva soprattutto nel trading di elettricità, gas e prodotti finanziari energetici, che, nel 2003, iniziò uno studio di fattibilità conclusosi nel 2006, con parere positivo circa la realizzabilità tecnica, economica e ambientale del gasdotto;

il punto di approdo del gasdotto in Italia sarà San Foca, Marina di Melendugno, in provincia di Lecce. In prossimità del litorale italiano, la condotta sottomarina, dopo aver attraversato l'Adriatico, passerà sotto la costa, attraverso un micro tunnel di approdo dedicato, lungo 1,5 chilometri, a circa 700 metri dalla spiaggia e uscirà in mare a circa 800 metri, ad una profondità di 25 metri;

la lunghezza complessiva della condotta interrata in territorio italiano sarà di circa 8 chilometri, con una valvola di intercettazione in prossimità del punto di approdo e un terminale di ricezione (PRT, pipeline receiving terminal) a Melendugno, a 8,2 chilometri dalla costa;

il terminale di ricezione costituirà il centro di supervisione e controllo dell'intero gasdotto. Situato su un'area di 12 ettari, il PRT è stato progettato per integrarsi con il paesaggio circostante e limitarne l'impatto visivo;

considerato che, a quanto risulta agli interroganti:

Ilva SpA, per tentare di uscire dall'impasse finanziaria che l'ha coinvolta, ha partecipato alla gara internazionale per l'aggiudicazione dell'appalto per la costruzione del gasdotto;

Metal One corporation, il trader giapponese che ha garantito finanziariamente l'Ilva nella partecipazione alla gara internazionale, con lettera datata 18 settembre 2015, ha comunicato che la proposta di quest'ultima si debba ritenere inidonea, a causa di molteplici elementi ritenuti inadeguati;

da quanto si può evincere dalla stampa, gli elementi inadeguati sarebbero i seguenti: non conformità delle specifiche tecniche del progetto, inefficienza dei tempi e dei luoghi di consegna dei tubi;

da notizie in possesso degli interroganti, però, tali contestazioni sarebbero tranquillamente state superate, se vi fosse stato l'interessamento fattivo delle istituzioni italiane, nonché una contestuale azione politica adeguata;

a seguito di ciò sfumerebbe una commessa da circa 300 milioni di euro, che avrebbe garantito all'Ilva opportunità lavorative nel settore della costruzione dei tubi, considerato da sempre uno tra i più redditizi;

la pessima notizia formalizzata a Metal One dal consorzio TAP fa facilmente comprendere, altresì, per quali ragioni, un paio di settimane fa, i commissari di Taranto abbiano stabilito di chiudere uno dei due tubifici dello stabilimento pugliese;

a giudizio degli interroganti quanto descritto è anomalo e paradossale: il Governo ha utilizzato ripetutamente lo strumento della decretazione d'urgenza, per non procedere alla chiusura dello stabilimento Ilva SpA di Taranto, ma poi, quando si è trattato di sostenere, a livello internazionale, la medesima azienda per un progetto strategico, volto a rilanciare l'impresa e salvaguardare la perdita di 15.000 posti di lavoro, se ne è disinteressato,

si chiede di sapere:

quali orientamenti il Ministro in indirizzo intenda esprimere in riferimento a quanto esposto e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per porre rimedio alla questione che vede coinvolta l'azienda Ilva SpA di Taranto;

per quali ragioni il Governo si sia disinteressato e non abbia supportato l'Ilva nella gara internazionale per l'acquisizione dell'appalto, relativo ai tubi indispensabili alla costruzione del gasdotto TAP;

se corrisponda al vero che la commessa per l'acquisizione dell'appalto, relativo alla produzione dei tubi, ammontasse a 300 milioni di euro;

se vi sia un nesso di consequenzialità tra la chiusura di uno dei due tubifici all'interno dell'Ilva di Taranto e la perdita dell'aggiudicazione dell'appalto;

quali azioni il Ministro intenda intraprendere, al fine di evitare il licenziamento dei 15.000 dipendenti dello stabilimento tarantino, alla luce della perdita dell'ingente commessa;

quali prospettive lavorative e occupazionali, nonché quale politica industriale strategica, siano state compiute in favore dell'Ilva di Taranto.

(3-02222)