• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02231 ZANONI, FORNARO, MATTESINI, FAVERO, FRAVEZZI, PALERMO, GRANAIOLA, SOLLO, PEZZOPANE, BERTUZZI, SCALIA, ALBANO, RUTA, PAGLIARI, CUCCA, BORIOLI, IDEM, Elena FERRARA, RICCHIUTI, VALENTINI,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02231 presentata da MAGDA ANGELA ZANONI
martedì 29 settembre 2015, seduta n.512

ZANONI, FORNARO, MATTESINI, FAVERO, FRAVEZZI, PALERMO, GRANAIOLA, SOLLO, PEZZOPANE, BERTUZZI, SCALIA, ALBANO, RUTA, PAGLIARI, CUCCA, BORIOLI, IDEM, Elena FERRARA, RICCHIUTI, VALENTINI, FILIPPIN - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che:

il Consiglio dei ministri ha approvato il 3 marzo 2015 la strategia italiana per la banda ultralarga e la strategia per la crescita digitale 2014-2020, con l'obiettivo di colmare il ritardo digitale del Paese rispettivamente sul fronte infrastrutturale e nei servizi, entrambe in coerenza con l'Agenda digitale europea;

le strategie sono state definite dall'Agenzia per l'Italia digitale e dal Ministero dello sviluppo economico sotto il coordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;

l'obiettivo della strategia italiana per la banda ultralarga è quello di rimediare al gap infrastrutturale e di mercato, creando le condizioni più favorevoli allo sviluppo integrato delle infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili, con azioni quali agevolazioni tese ad abbassare le barriere di costo di implementazione e incentivi pubblici per investire nelle aree marginali;

le risorse pubbliche a disposizione consistono nei fondi europei FESR e FEASR, il fondo di sviluppo e coesione, per complessivi 6 miliardi di euro, a cui si sommano i fondi collegati del "piano Juncker";

considerato che:

molte zone marginali hanno una forte necessità di collegamenti con banda ultralarga, anche per poter colmare le difficoltà già insite nella loro natura di zone lontane dai grandi centri e poter così usufruire di molti servizi on line;

si tratta di una scelta strategica fondamentale, anche in considerazione della tendenza allo spopolamento e all'impoverimento di queste aree, sia montane che non, lontane da grandi centri urbani, ma che rappresentano centri abitati di grande importanza per il contesto generale delle zone in cui si collocano;

a titolo di esempio, ci si può riferire alla zona del pinerolese, in provincia di Torino, con riferimento anche ai territori delle valli Olimpiche. Qui, grazie a investimenti diversi effettuati negli scorsi anni, si è riusciti a posare la fibra ottica in diverse zone, da Pinerolo a Luserna San Giovanni, in val Pellice, fino a Pragelato, nella valle Chisone, o ancora fino a Frossasco, nella valle Noce;

nonostante la presenza della fibra, non è mai stato possibile, per mancanza di fondi, completare i collegamenti con i pozzetti per dare effettivamente la possibilità di utilizzare collegamenti veloci per i territori interessati;

i soggetti privati che operano nel settore non colgono opportunità di mercato per effettuare gli investimenti necessari a collegare la fibra;

si è dunque nell'assurda situazione di aver investito migliaia di euro per la posa della fibra e non poter ora fare l'ultimo passo necessario per garantire il collegamento a molti territori,

si chiede di sapere:

quali saranno le priorità di intervento stabilite all'interno della strategia italiana per la banda ultralarga e quali i tempi stabiliti;

se, così come indicato nel comunicato del Consiglio dei ministri, tra le priorità vi sono "incentivi pubblici per investire nelle zone marginali", come si intenda tradurre tali linee strategiche in reali opportunità per i territori.

(3-02231)