Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/00862 BERTUZZI - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali - Premesso che:
il settore della pesca in Italia rappresenta una comparto importante dell'economia, infatti la...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-00862 presentata da MARIA TERESA BERTUZZI
mercoledì 18 settembre 2013, seduta n.105
BERTUZZI - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali - Premesso che:
il settore della pesca in Italia rappresenta una comparto importante dell'economia, infatti la produzione complessiva della pesca marittima e lagunare, comprensiva di crostacei e molluschi, si attesta nel 2010 a 2.247 milioni di euro;
il settore della pesca sta vivendo, ormai da qualche anno, una profonda crisi dovuta al significativo aumento dei costi di gestione, su cui ha inciso fortemente l'aumento del costo del carburante, e al calo della vendita dei prodotti ittici locali provocato dalla concorrenza di prodotti importati e surgelati;
a tali problemi si aggiunge la grave crisi economica degli ultimi anni che rende assolutamente improcrastinabile lo stanziamento di cospicue risorse per risollevare le sorti del settore;
considerato che:
il Fondo europeo della pesca (FEP) prevede un aiuto finanziario per agevolare l'applicazione della riforma del 2002 della politica comune della pesca (PCP) e sostenere le necessarie ristrutturazioni correlate all'evoluzione del settore;
l'erogazione del FEP per il settore della pesca in Italia risulta fondamentale per intervenire, in particolare, sulle demolizioni delle imbarcazioni e le compensazioni al reddito per i fermi biologici della pesca effettuati negli scorsi anni;
il programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura, già previsto dal decreto legislativo n. 154 del 2004, è attualmente disciplinato dal decreto-legge n. 225 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 10 del 2011, che all'art. 2, comma 5-decies, dispone che il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentita la commissione consultiva centrale per la pesca e l'acquacoltura, adotti il programma nazionale contenente gli interventi di esclusiva competenza nazionale indirizzati alla tutela dell'ecosistema marino e della concorrenza e competitività delle imprese di pesca nazionali;
tenuto conto che:
il 15 luglio 2013 il Consiglio dell'Unione europea ha raggiunto un accordo su un orientamento generale relativo alla proposta sul fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP);
tale accordo è molto importante per il futuro del settore della pesca europeo, dunque anche italiano, in quanto si pone come obiettivo quello di aiutare i pescatori ad adattarsi ai principi fondamentali della riforma quali la conservazione degli stock ittici, mediante un migliore adeguamento delle catture ai pareri scientifici, e l'attuazione del divieto di rigetto;
nell'ambito del quadro finanziario pluriennale, il nuovo fondo, con la dotazione prevista di 6 396 miliardi di euro, sarà lo strumento più importante per finanziare, nel periodo 2014-2020, la PCP riformata e per sviluppare la politica marittima integrata dell'Unione europea;
rilevato che:
il 7 marzo 2013, è stato regolarmente registrato presso la Corte dei conti il rinnovo del contratto al direttore generale della pesca del Ministero ad interim Emilio Gatto, dal 16 gennaio al 16 giugno 2013;
scaduto il contratto, contemporaneamente alla discussione del programma triennale, lo stesso è stato prorogato per circa 45 giorni e rinnovato dal Ministro a fine luglio;
ad oggi il rinnovo del contratto, che conferirebbe al direttore generale della pesca ad interim Emilio Gatto "il potere di firma" per erogare i fondi destinati al settore non risulta registrato alla Corte de conti;
tra gli impegni di spesa previsti, bloccati a causa della mancata registrazione alla Corte dei conti del rinnovo del contratto, ci sono: fondo FEP tra cui il l'attesissimo pagamento del fermo di pesca del 2012, con le imprese nel frattempo obbligate al fermo 2013) e futuro fondo FEAMP, Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura e fondi della ricerca;
i tempi per la registrazione del contratto presso la Corte di conti ammontano a 60 giorni;
a quanto risulta all'interrogante, alla Corte dei conti non risulta ancora pervenuto alcun atto in merito,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo ritenga opportuno intervenire per sbloccare la situazione, provvedendo immediatamente alla registrazione, presso la Corte dei conti, del rinnovo del contratto al direttore generale della pesca ad interim Emilio Gatto, così da evitare il tracollo del settore della pesca, già in una situazione difficile a causa della crisi economica e permettendo che il fondo FEP possa continuare ad essere erogato;
se non ritenga di dover intervenire per rafforzare e stabilizzare la Direzione generale della pesca, dotando il programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura di risorse adeguate e tutelando gli interessi della flotta peschereccia italiana nell'ormai imminente negoziato sul FEAMP.
(4-00862)