• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/04626 AUGELLO - Al Ministro dell'interno - Premesso che a quanto risulta all'interrogante: il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha ricoperto la carica di presidente della onlus "Imagine", fino...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04626 presentata da ANDREA AUGELLO
lunedì 5 ottobre 2015, seduta n.517

AUGELLO - Al Ministro dell'interno - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha ricoperto la carica di presidente della onlus "Imagine", fino alla data del 23 novembre 2013, quando l'assemblea dei soci ha preso atto e quindi ratificato le sue dimissioni da socio e da presidente, presentate il 16 luglio dello stesso anno;

la onlus pare avesse occupato illegalmente un immobile, attualmente adibito a sede ufficiale, in via dei Volsci 10, nel settembre del 2006;

dopo 3 anni di occupazione abusiva, Marino sarebbe riuscito ad ottenere dal Comune di Roma un atto di concessione dell'immobile, con determinazione dirigenziale numero 86 del 25 febbraio 2009;

il 23 aprile 2009 veniva sottoscritto l'atto di concessione;

nella sua qualità di presidente e di legale rappresentante della onlus "Imagine", Ignazio Marino, avrebbe omesso però di iscrivere nell'anagrafe TARI la onlus, reiterando la condotta omissiva, fino alla data delle sue dimissioni;

a tutti gli effetti, quindi, l'attuale sindaco di Roma, dal punto di vista fiscale, potrebbe essere considerato un evasore totale, per almeno 5 anni ed in tale singolare posizione si trovava al momento della sua candidatura a sindaco;

considerato inoltre che, a quanto risulta all'interrogante:

nel marzo 2013, Ama SpA avrebbe scritto una lettera alla onlus "Imagine" ed ad altre associazioni non iscritte all'anagrafe TARI, intimando di regolarizzare le posizioni e allegando il bollettino per il pagamento dell'anno in corso;

la onlus "Imagine" avrebbe risposto all'intimazione soltanto nell'ottobre 2013, senza peraltro sanare gli arretrati e senza neppure saldare il bollettino ricevuto dall'Ama, adempiendo a quest'ultima formalità soltanto il 30 ottobre 2014;

nell'ultima settimana di campagna elettorale, nel 2013, notizie di stampa avrebbero riferito di gravissimi illeciti compiuti all'interno della onlus "Imagine", tanto da indurre lo stesso sindaco Marino a presentare una querela contro un dipendente e la Procura di Roma ad aprire un fascicolo, indagando sul querelato e su altri, presumibilmente ai vertici della stessa onlus, per truffa ai danni dello Stato;

protocollata la querela, il magistrato titolare dell'inchiesta iniziava le indagini, affidando alla Guardia di finanza gli accertamenti del caso;

nell'imminenza dell'inchiesta, su incarico del successore di Ignazio Marino, F.S., membro del comitato direttivo della onlus, si sarebbe proceduto con comunicazione all'Ama, datata 19 dicembre 2013, ad un ravvedimento operoso, autodenunciandosi per la mancata iscrizione all'anagrafe TARI e per 5 anni di evasione totale della tariffa;

in conseguenza della comunicazione, di cui l'Ama prendeva atto l'8 gennaio 2014, la posizione della onlus veniva riportata in bonis, effettuando i relativi pagamenti, con decorrenza retroattiva al 23 aprile 2009, cioè al giorno della concessione;

per l'esattezza, come risulterebbe dall'accesso agli atti effettuato dal consigliere comunale, Roberto Cantiani, la onlus usufruiva della possibilità di dilazionare gli arretrati, saldando il dovuto con 3 versamenti di 344 euro in data 30 ottobre 2014, 26 gennaio 2015 e 18 marzo 2015;

tutti i pagamenti e le procedure di sanatoria, come la sottoscrizione del ravvedimento operoso, sarebbero stati quindi effettuati dopo le dimissioni da presidente e da socio presentate da Marino nel luglio 2013;

alla luce dei fatti riportati, è evidente, a giudizio dell'interrogante, come il sindaco, Ignazio Marino, si trovasse alla data della sua elezione, in evidente conflitto di interessi tra la sua posizione di primo cittadino e quella di evasore totale della TARI, nella qualità di presidente della onlus "Imagine";

non è invece chiaro all'interrogante se, a quell'epoca, Ama SpA avesse o meno avviato un contenzioso per recuperare l'evasione dalla onlus in questione e dalle associazioni nella stessa situazione;

in particolare, si dovrebbe accertare a giudizio dell'interrogante se le lettere inviate nel marzo 2013 costituiscano una traccia del contenzioso o se quelle comunicazioni siano state inviate a pioggia, proprio per creare le premesse di un successivo contenzioso;

l'incertezza non pare di secondaria importanza, perché, come è noto, qualora Ignazio Marino, come presidente della onlus "Imagine", si fosse trovato, alla data della presentazione della candidatura, impegnato in un contenzioso con il Comune di Roma, tale circostanza avrebbe posto seri dubbi sulla sua eleggibilità nel 2013;

a prescindere, quindi, dalle valutazioni politiche che si possono avanzare, non solo sul comportamento di Ignazio Marino, ma anche sugli attuali assessori Cattoi e Leonori, all'epoca rispettivamente membri del comitato direttivo e del collegio dei revisori dei conti della onlus, pare di fondamentale importanza accertare l'esistenza o meno di un contenzioso tra Ama SpA e la onlus "Imagine" nell'aprile 2013, considerato che, in quel momento, la onlus avrebbe evaso totalmente la TARI da 5 anni,

si chiede si sapere se il Ministro in indirizzo intenda approfondire le questioni richiamate in premessa e, in particolare, quelle riguardanti l'eleggibilità di Ignazio Marino al momento della presentazione della propria candidatura a sindaco di Roma Capitale.

(4-04626)