• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/04636 PEPE - Al Ministro della difesa - Premesso che: in data 19 marzo 2014, il Consiglio supremo di difesa ha ravvisato la necessità di procedere alla elaborazione di un Libro bianco della...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04636 presentata da BARTOLOMEO PEPE
martedì 6 ottobre 2015, seduta n.518

PEPE - Al Ministro della difesa - Premesso che:

in data 19 marzo 2014, il Consiglio supremo di difesa ha ravvisato la necessità di procedere alla elaborazione di un Libro bianco della difesa, attraverso un'attenta analisi dello scenario internazionale, dei rischi, delle esigenze di sicurezza e degli interessi del Paese, con lo scopo di ridefinire il quadro strategico di riferimento per lo strumento militare, gli obiettivi di efficacia e di efficienza che esso dovrà conseguire, i lineamenti strutturali e organizzativi che dovrà assumere;

in data 18 giugno 2014, il Consiglio supremo di difesa ha espresso pieno sostegno alle linee guida per l'elaborazione del Libro bianco presentate dal Ministro in indirizzo, stabilendo l'invio del documento ai àpresidenti delle Commissioni permanenti Esteri e Difesa dei due rami del Parlamento, per le valutazioni e suggerimenti utili alla definizione del documento, di cui il Governo si è assunto l'iniziativa e la responsabilità;

in data 2 ottobre 2014, la 4ª Commissione permanente del Senato si è riunita per procedere alle comunicazioni del Governo sulle linee guida del futuro Libro bianco della Difesa e relativo impatto sui programmi d'arma;

il 21 aprile 2015 il testo definitivo del documento, dal titolo "Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa", è stato presentato al Consiglio supremo di difesa;

nel relativo comunicato del Consiglio supremo di difesa, si legge che "Il documento (...) delinea una significativa riforma volta a realizzare una maggiore integrazione interna del sistema-Difesa, a rafforzare la direzione politica del Ministro e la capacità di direzione unitaria del Vertice militare e a migliorare l'attuale modello professionale", definendo "i principi e i criteri sulla cui base sarà impostata e realizzata una complessa opera di riorganizzazione articolata in quattro aree di intervento (...), che saranno sviluppate ed elaborate (...) unitamente alle conseguenti misure di revisione della vigente normativa, da specifiche commissioni guidate dal Capo di Stato Maggiore della Difesa sulla base delle direttive del Ministro";

considerato inoltre che:

in data 14 maggio 2015, le Commissioni permanenti 3ª e 4ª congiunte del Senato e della Camera hanno provveduto ad audire il Ministro in indirizzo difesa sul Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa, che ha dichiarato: "il futuro Direttore Nazionale degli Armamenti e della Logistica dovrà avere una dipendenza diretta dal Ministro per recepirne l'indirizzo di politica industriale di interesse della difesa. Il nuovo Segretariato Generale, quindi, non si occuperà più delle attività di acquisizione degli armamenti, ma sarà a capo della gestione amministrativa, e sarà un civile. (...) Molto importante, per il Governo, è poi il superamento di quelle artificiose distinzioni che hanno tradizionalmente circoscritto il personale civile della Difesa a limitati compiti e funzioni, escludendolo da ruoli che, invece, si attagliano perfettamente a dei professionisti ben preparati, anche senza le stellette. Come già detto, il futuro Segretario Generale della Difesa, come riconfigurato nella maniera che ho descritto, dovrà essere un civile";

a pagina 42 del Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa, si legge che la direzione di un Segretariato Generale della difesa "sarà affidata a un Segretario Generale civile posto alle dipendenze del Ministro della difesa";

considerato infine che:

in un articolo di stampa apparso il 14 settembre a pag. 35 del settimanale "l'Espresso" (n. 37), dal titolo "Difesa, chi sarà il generale d'oro?", si legge: "È una poltrona d'oro: chi la occupa ogni anno mette la firma su contratti che valgono più di cinque miliardi di euro, forse l'incarico che controlla più fondi di tutta la pubblica amministrazione. E forse per questo sulla nomina del nuovo segretario generale della Difesa si è scatenata una piccola battaglia istituzionale. Il candidato in pole position era il generale Carlo Magrassi, attuale consigliere militare di Palazzo Chigi. È un ufficiale dell'Aeronautica che da vent'anni si occupa di appalti, in Italia e nell'Unione europea, e dal 2013 lavora a contatto con il governo prima come capo di gabinetto del ministro Mario Mauro, poi alla presidenza del Consiglio con Renzi. Ma i rumors lo indicano come una figura poco gradita a Mauro Moretti, leader di Finmeccanica ossia dell'azienda a controllo pubblico che è anche il principale fornitore delle forze armate. Tanto che lo stesso premier avrebbe preso in considerazione un nome alternativo: l'ammiraglio Filippo Maria Foffi, comandante della squadra navale ed esperto di tecnologia elettronica. Una testimonianza della recente passione dell'entourage renziano per la Marina. La scelta doveva avvenire entro il 30 giugno ma di fronte all'incertezza si è preferito rinviare tutto a fine settembre. Senza escludere che nella partita possa farsi sentire anche il Quirinale: Sergio Mattarella, ex ministro della Difesa, è molto sensibile alle decisioni in materia";

il Consiglio dei ministri, riunitosi il 25 settembre 2015, su proposta del Ministro in indirizzo, ha conferito al generale Carlo Magrassi l'incarico di segretario generale della difesa e direttore nazionale degli armamenti,

si chiede di sapere:

se le indiscrezioni riportate dal settimanale "l'Espresso" corrispondano al vero;

per quali motivi, più precisamente, la previsione contenuta nel Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa, riguardo alla figura di un segretario generale "civile" posto alle dipendenze del Ministro, come più volte ribadito dal Ministro in indirizzo, non sia stata confermata;

qual sia stato l'iter seguito per individuare e nominare il nuovo segretario generale della difesa.

(4-04636)