• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/04660 CENTINAIO - Ai Ministri dell'interno e dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che: da quanto si apprende dalle notizie riportate dagli organi di stampa, la...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04660 presentata da GIAN MARCO CENTINAIO
giovedì 8 ottobre 2015, seduta n.520

CENTINAIO - Ai Ministri dell'interno e dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che:

da quanto si apprende dalle notizie riportate dagli organi di stampa, la dirigenza di una scuola materna di Rovereto (Trento) ha interessato l'amministrazione comunale, per chiedere come comportarsi in merito alle richieste fatte pervenire da alcuni genitori di fede musulmana, volte a far rimuovere dall'aula un gioco, un maialino a dondolo, perché ritenuto offensivo, in quanto il maiale, come è noto, è un animale impuro per l'Islam;

a parere dell'interrogante cedere, da un lato, a richieste pretestuose che trovano giustificazione solo in una folle interpretazione fondamentalista di dogmi religiosi e, dall'altro, lato cancellare i simboli dell'identità occidentale, collante indiscusso di una comunità, in nome di una ideologica visione relativista e laicista, significa unicamente svuotare di significato i principi su cui si fonda la società;

se, da una lato, la libertà religiosa, di credenza e di coscienza, è un diritto inviolabile consolidato nella cultura del popolo italiano e riconosciuto in modo inequivocabile dal combinato disposto degli articoli 3, 8, 19 e 20 della Costituzione italiana, è innegabile, dall'altro lato, che il patrimonio storico culturale del nostro Paese affonda le proprie radici nella civiltà e nella tradizione cristiana;

rispetto a questo sentimento religioso diffuso, si stanno da ultimo affermando tendenze laiciste che, in nome del rispetto della libertà religiosa, impongono l'abbandono di quelle tradizioni che costituiscono un punto di riferimento fondamentale per le radici culturali dell'Occidente;

l'Islam si presenta fin dalle origini come un progetto globale che include tutti gli aspetti della vita. Include un modo di vivere, di comportarsi, di concepire il matrimonio, la famiglia, l'educazione dei figli, perfino l'alimentazione. In questo sistema di vita, è compreso anche l'aspetto politico: come organizzare lo Stato, come agire con gli altri popoli, come rapportarsi in questioni di guerra e di pace, come relazionarsi agli stranieri, eccetera. Tali aspetti sono stati codificati a partire dal Corano e dalla "sunna" e sono rimasti "congelati" nei secoli. La legge religiosa determina la legge civile e gestisce la vita privata e sociale di chiunque vive in un contesto musulmano e, se questa prospettiva è destinata a rimanere immutata, come è accaduto finora, la convivenza con chi non appartiene alla comunità islamica non può che risultare difficile;

la legge islamica, rivolgendosi l'Islam a tutta l'umanità, è una legge personale e non dipende in nessun modo dall'elemento territoriale. La stessa nazionalità non è collegata, come avviene nella tradizione occidentale, allo ius sanguinis e allo ius loci, ma allo ius religionis, cioè all'appartenenza ad una comunità di credenti, che non è legata all'esistenza di un'entità statale;

qualsiasi iniziativa finalizzata all'integrazione della comunità islamica nel nostro Paese, che non sia supportata dall'esplicito rispetto dei principi fondamentali della Costituzione italiana e dell'ordinamento giuridico, è a giudizio dell'interrogante inaccettabile,

si chiede di sapere:

quali provvedimenti di propria competenza il Ministro dell'interno intenda adottare, al fine di chiarire che non si possono tollerare decisioni da parte delle amministrazioni comunali che vadano a soddisfare richieste pretestuose, fondate su interpretazioni fondamentaliste di precetti religiosi;

quali provvedimenti il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca intenda adottare per promuovere, nelle scuole, la tutela delle tradizioni e dei riti che appartengono alla cultura e alla storia dell'Italia, riconoscendo alle radici cristiane un valore fondante della cultura italiana.

(4-04660)