• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01757 il 30 settembre 2015 il quotidiano la Stampa, con un articolo a firma di Roberto Gonella dal titolo «Ha sottratto oltre 9 milioni all'Atc. Ora avrà la pensione da invalido», ha dato la...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01757presentato daROMANO Paolo Nicolòtesto diVenerdì 9 ottobre 2015, seduta n. 499

PAOLO NICOLÒ ROMANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
il 30 settembre 2015 il quotidiano la Stampa, con un articolo a firma di Roberto Gonella dal titolo «Ha sottratto oltre 9 milioni all'Atc. Ora avrà la pensione da invalido», ha dato la sconcertante notizia del riconoscimento, da parte della commissione di valutazione della azienda sanitaria locale di Torino Uno (ASL TO 1), di un assegno di invalidità civile a favore di Pierino Santoro, ex direttore generale Atc di Asti, l'Agenzia territoriale per la casa di Asti, reo confesso per aver sottratto indebitamente quasi nove milioni di euro dalle casse dell'ente, preposto alla gestione dell'emergenza abitativa della provincia astigiana durante la sua disastrosa gestione. Per tale grave accusa il 20 novembre 2014 è stato condannato, con il rito del patteggiamento, ad una pena di 4 anni e due mesi di reclusione. Sentenza immediatamente impugnata dallo stesso Pierino Santoro con il rischio che si determini la prescrizione del giudizio;
tale notizia, ripresa anche da altri organi di stampa, ha immediatamente destato profonda indignazione in quanto l’ex direttore Santoro, riconosciuto affetto da una invalidità dell'80 per cento per una grave forma di ansia e depressione, nella sua decennale condotta criminosa ha mostrato una personalità tutt'altro che psichicamente invalida ed incapace d'agire. Infatti, le risultanze dell'inchiesta giudiziaria hanno evidenziato un'abilità fuori dal comune del Santoro nel perseguire con metodicità, sistematicità e spregiudicatezza, per più di un decennio, il suo disegno criminale di sottrarre dalle casse dell'Agenzia territoriale per la casa di Asti risorse accertate per oltre nove milioni di euro. Spregiudicatezza mostrata anche nel corso delle indagini della magistratura inquirente considerando che, come è stato riportato dalla stampa, in una intercettazione telefonica lo stesso Pierino Santoro confidava al suo interlocutore di non soffrire di alcuna patologia ma di essersi ricoverato nel tentativo di evitare l'arresto;
sorprende, pertanto, la decisione della commissione di valutazione dell'ASL TO 1; essendo tali notizie di dominio pubblico, anche eventuali motivazioni di carattere economico risulterebbero comunque forzate considerando il lussuoso tenore di vita del condannato, l'accertato patrimonio mobile ed immobile in suo possesso e il fatto che solo 800 mila euro, a fronte dei nove milioni sottratti, risultano effettivamente restituiti. Sorprende anche l'anomala velocità con cui questo assegno gli è stato riconosciuto. Secondo la stessa fonte giornalistica sopracitata la domanda, inoltrata ad agosto, ha visto concludere il suo iter nel giro di appena due settimane. Insomma un vero record per la farraginosa burocrazia italiana;
l'invalidità civile è tale se comporta la riduzione permanente delle capacità o delle attitudini lavorative di in soggetto a causa del sopravvenire o dell'aggravarsi di una patologia fisica e/o psichica. Per quanto riguarda Pierino Santoro è del tutto evidente che non ci si trova dinanzi ad un caso del genere. Tutte le azioni messe in campo per depistare le indagini, occultare il suo considerevole patrimonio, frutto degli illeciti commessi, e per difendersi dall'accusa attraverso un'oculata strategia di contenimento del danno, evidenziano il profilo di un soggetto tutt'altro che psichicamente inabile e incapace di agire razionalmente. L’ex direttore Pierino Santoro denota, invece, una tenace attitudine a sottrarre denaro pubblico con i sistemi più ingegnosi, tra cui anche questa domanda di invalidità civile;
pur essendo vero che le commissioni sanitarie provinciali non dispongono di alcuna discrezionalità nella valutazione dei requisiti di invalidità previsti dalla legge 30 marzo 1971, n. 118, Nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili, ma debbono limitarsi ad accertarne la loro sussistenza sotto il profilo tecnico, in ogni caso, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera c) della sopracitata legge, le suddette commissioni hanno il compito di «valutare la necessità o l'opportunità di accertamenti psico-diagnostici ed esami attitudinali». La velocità con cui l'istruttoria relativa alla domanda di Pierino Santoro è stata evasa fa dubitare che tali «accertamenti psico-diagnostici ed esami attitudinali» siano stati effettuati;
l'asl di Torino 1 è da mesi nell'occhio del ciclone giudiziario per un'inchiesta per appalti interni truccati. Numerosi sono i dirigenti e i funzionari indagati e arrestati per turbata libertà degli incanti e falso ideologico. Il 29 settembre 2015 sono state arrestate cinque persone, mentre nel mese di febbraio 2015, sempre nel corso della medesima inchiesta, ne sono state tratte in arresto ben nove. La posizione di numerosi altri dirigenti e funzionari è al vaglio della magistratura inquirente. Il dubbio che tra le persone indagate ci siano anche medici e funzionari che hanno trattato l'assegnazione della indennità di invalidità di Pierino Santoro è forte;
Pierino Santoro è coinvolto in nuovi filoni di inchiesta, che aggraveranno certamente la sua posizione, in quanto, non passa giorno che non saltino fuori notizie relative all'ennesima illegalità della sua scellerata gestione. Infatti, subito dopo la sua condanna, oltre all'indagine della Corte dei conti che risulta in corso, sono emerse nuove delibere false dove risultano costi gonfiati per svariati milioni di euro per la costruzione di nuove palazzine. In caso di una nuova condanna, Santoro non potrebbe più evitare il carcere. Quindi la richiesta di riconoscimento dell'invalidità civile potrebbe impedirgli una futura reclusione;
questo riconoscimento dell'invalidità civile, ad avviso dell'interrogante, strumentale offende le moltissime persone che nel nostro Paese sono effettivamente affette da handicap fisici e psichici e che ogni giorno combattono contro indifferenza, burocrazia e risorse pubbliche insufficienti. Al di là dell'esiguo importo erogato, corrispondenti a 280 euro al mese per tredici mensilità, tale riconoscimento di per sé rappresenta l'ennesima beffa per le persone oneste del nostro Paese che continuano a credere nella giustizia. Cosa ancora più grave, questo riconoscimento rappresenta un pericoloso precedente poiché ogni criminale italiano si sentirà legittimato a chiedere l'assegno di invalidità civile in virtù del proprio stato d'ansia e depressione. Stati psicologici che rappresentano una condizione emotiva tipica di chi è imbrigliato nelle maglie della giustizia ed è consapevole della perdita del proprio status di uomo libero e del mancato perseguimento del proprio disegno criminoso. Praticamente si verrebbero a creare i presupposti giuridici per un avallo al riconoscimento di una indennità per tutti i criminali, molti dei quali versanti in condizioni psicologi che sicuramente peggiori del Santoro –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto in premessa e se non ritengano opportuno, nei limiti delle loro competenze, intervenire con urgenza per verificare la correttezza della procedura di valutazione dei requisiti di assegnazione dell'invalidità civile riconosciuta all’ex direttore dell'Atc di Asti Pierino Santoro; in particolare, se, oltre agli adempimenti di legge, la commissione valutatrice abbia ritenuto opportuno, come avrebbe dovuto ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera c) della legge 118 del 1971, avvalersi di ulteriori accertamenti psico-diagnostici ed esami attitudinali per capire se non vi fosse in atto una manipolazione delle proprie condizioni psicologiche da parte del Santoro e, inoltre, ai sensi della lettera b) del comma 1, dell'articolo 8, se la minorazione eventualmente riscontrata potesse essere ridotta mediante idoneo trattamento di riabilitazione;
se i Ministri interrogati, per quanto di competenza, non ritengano opportuno, in virtù del ciclone giudiziario che ha investito l'asl di Torino Uno, verificare se nomi coinvolti nell'inchiesta sugli appalti truccati abbiano direttamente o indirettamente fatto parte della commissione di valutazione e o aver influito nella sua decisione di riconoscere lo status di invalido civile dell’ex direttore Pierino Santoro. (3-01757)